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“Shock Pokèmon“: l’episodio bannato dei Pokemon La Pokemania affrontò un momento di crisi prima della vera mania per i Pocket Monster

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Non tutti lo sanno, ma dal breve rilascio della serie anime Pokemon nel 1997 accadde un episodio più che spiacevole.
Era il 16 dicembre 1997 quando andava in onda in tutto il Giappone, l’episodio 38 degli animali tascabili.
Il nome dell’episodio era “ Electric Soldier Porygon “ ( in originale Dennō Senshi Porygon でんのうせんしポリゴン ) e forse solo i fan un po’ più datati ricordano cosa accadde quel giorno.

VI AVVERTIAMO CHE L’EPISODIO E’ REPERIBILE ON LINE MA SI SCONSIGLIA ASSOLUTAMENTE LA VISIONE DELLO STESSO.
La visione è a vostro rischio e pericolo, PROSEGUENDO NELLA LETTURA DELL’ARTICOLO NON TROVERETE NESSUNA RIPRODUZIONE VIDEO E/O GIF DELLA SCENA IN QUESTIONE.

L’episodio vedeva i nostri amati protagonisti aiutare l’infermiera Joy a riparare il trasmettitore di Poke Ball del Pokemon Center.
Per questo Ash, Pikachu, Misty e Brock si recano dal Professor Akihabara, l’inventore del sistema di trasmissione.
Esso gli rileverà che il Team Rocket ha rubato il suo Pokemon speciale Porygon, una particolare specie digitale che i malfattori stanno usando e rubare tutti i Pokemon del cyber spazio.

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Ciò ha messo in crisi il programma di trasferimento delle Poke ball da un Centro Pokemon a un altro.
Sarà quindi il Professor Akihabara a inviare i protagonisti nel cyber spazio assieme al suo secondo Porygon, in grado di sconfiggere quello sottrattogli dal Team Rocket.

L’infermiera Joy però, inconsapevole della presenza dei ragazzi all’interno della macchina, invia uno speciale programma antivirus all’interno del PC.
Questo speciale sistema è in grado di assumere la forma di un enorme siringa, sparando razzi speciali chiamati: “ missili vaccinali “.
L’antivirus attaccò non solo il Team Rocket, ma anche Ash e i suoi amici, Pikachu si vide costretto così a usare il suo attacco Thunderbolt per fermarli.

Visto che la storia si svolge nella versione cyber di Pokemon, per rimarcare questa concezione e dare l’idea che non si tratti del mondo reale, l’esplosione che ne consegue, non è convenzionale.
L’episodio andò in onda alle 18:30, ora locale del Giappone.
Esso è stato trasmesso su trentasette stazioni TV quel martedì sera, ottenendo il punteggio più alto, ed è stato visto da circa 4,6 milioni di famiglie.

Per realizzare l’effetto dell’esplosione è stata usata una particolare tecnica di alternanza stroboscopica a 12 Hz di luci rosse e blu.
Questo ha causato in molti episodi di: mal di testa, svenimenti, nausea, capogiri e perfino crisi epilettiche.
Per questo 685 spettatori ( 310 ragazzi e 375 ragazze ) sono stati portati in ospedale e due di loro sono rimasti ricoverati per circa 2 settimane.
Studi successivi hanno mostrato che il 5-10% degli spettatori hanno avuto sintomi lievi per i quali non sono stati necessari interventi ospedalieri.
Si ritiene che circa 1 persona su 4.000 sia suscettibile a questa tipologia di crisi, ma il numero di persone colpite in questo episodio non ha precedenti.

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La trasmissione degli episodi è stata fermata per circa 4 mesi e l’episodio in questione non è mai stato ritrasmesso né in Giappone, né nel resto del mondo.
Il giorno seguente, Tv Tokyo ha espresso le sue scuse al popolo giapponese.
Lo stesso giorno l’accaduto si è subito fatto sentire sulla borsa di Tokyo, dove le azioni di Nintendo sono scese dell’oltre 5%.
Dopo l’incidente, le emittenti televisive hanno volontariamente aggiunto degli avvertimenti sullo schermo, incoraggiando gli spettatori a guardare gli anime in una stanza ben illuminata e a sedersi lontano dal televisore.
Lo “ Shock Pokemon “ ha anche portato alla riunione di diversi esperti per stilare nuove linee guida sull’uso di tali tecniche nell’animazione per evitare che un episodio simile potesse ripetersi.

Anche lo stesso Porygon è stato escluso, infatti nessun episodio successivo ha mostrato tale Pocket Monster eccetto per alcuni rari cammeo suoi e dei suoi derivati Porygon2 e Porygon-Z.
Al di fuori del Giappone, l’episodio non è mai stato nemmeno doppiato.

Di seguito il video rilasciato all’inizio del primo episodio andato in onda dopo il fatto, che spiega l’accaduto, avverte gli spettatori, rinnova le scuse, ma ringrazia per il sostegno.

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Francesca Bandini

Totalmente avvolta nella sua bolla fatta di letteratura (principalmente fantasy, urban fantasy e distopico), ballo, recitazione, post produzione, cinematografia e fotografia. Cosplayer dal 2008. Dedita al violino come il celebre Sherlock Holmes, innamorata della chitarra come Jimi Hendrix (senza darle fuoco). Entra nel mondo del K-Pop senza passare dal via e fra i suoi gruppi preferiti del genere svettano Super Junior e AOA. Tanti anni prima sposa il genere J-Rock, dove i GazettE resteranno sempre sovrani nella sua playlist.