Yamazaki 18 Years Compendium

Yamazaki 18 Years – Compendium – Recensione

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Yamazaki 18 Years Compendium è il fumetto Manfont che non sapevate di dover assolutamente leggere!

Yamazaki 18 Years Compendium è un brossurato di 156 pagine in bianco, nero e rosso, formato 17x26cm, al prezzo di 20€. Per maggiori informazioni consultate il sito di Manfont.

STORIA

Yamazaki 18 Years Compendium

Il mondo è cambiato drasticamente dopo l’incidente Bannister, il cui compito era inizialmente osservare e studiare il cuore stesso della materia e dello spazio-tempo in generale, ma ora ha permesso il contatto tra la nostra dimensione e quella della nostra immaginazione!

Yamazaki 18 Years è stato creato dal Gentleman Kaiju Club.

Death Race vede ai testi Diego Cajelli nonostante le evidenti citazioni (il film omonimo, Ritorno al Futuro per la targa dell’auto e il protagonista, Psycho per l’insegna del Motel, La Corsa Più Pazza del Mondo il cartone per l’avversario del nostro, Mad Max ecc…), riesce a trasmettere magnificamente quel senso di adrenalina e velocità che solo chi è al volante di un bolide riesce a provare e solo chi guida un’utilitaria si sogna di notte. Inoltre l’utilizzo di questi elementi Pop è funzionale a trasmettere l’illusione che i personaggi di questa storia abbiano vissuto nel nostro stesso mondo e parte integrante della trama.

Sì lo so non suona benissimo neanche a me ma è dannatamente divertente perché adesso c’è solo una semplice regola: più una cosa è improbabile e più diventa reale e plausibile. Una bella sfida per qualsiasi autore che si rispetti! (probabilmente tratta da Assurdo Universo di Fredric Brown).

Anche Red Baroness è scritta da Cajelli e qui la follia sgorga come una cascata e la scrittura del buon Diego amplifica quel senso di straniamento e pazzia che permea ogni singolo atomo di questo mondo dove è la fantasia dell’autore a contare.

Outsiders:Shush! e Outsider sono opera di David Messina coadiuvato da Rita Pedruccioli nei disegni dentro le nuvolette (davvero fantastici e puntuali) e nell’introduzione della seconda storia. Anche qui si gode come ricci semplicemente perché non si ha la più pallida idea di cosa ci possa essere nella pagina successiva e i vari protagonisti si presentano interessanti e divertenti, mai riempitivi però.

Insomma se cercate un volume divertente, ben scritto e disegnato con una premessa tanto folle quanto divertente, non cercate oltre e recuperatevi questo volume!

DISEGNI

Yamazaki 18 Years Compendium

Valerio Schiti opta come era logico aspettarsi da un segno estremamente fluido e dinamico, votato a obbligare il lettore a tenersi stretto il volume fra le dita per non rischiare di volare via. Ma è il colore rosso il vero protagonista emotivo e narrativo del suo segno, essendo l’unico vero aspetto reale di questo mondo post-apocalisse.

Emanuele Simeoni al contrario predilige sporcare con tante pennellate secche e un segno grottesco ed esagerato che ben si sposa al tono assurdo della vicenda. Nonostante ciò sono sue alcune delle scene più ritmate e meglio “coreografate” del volume, grazie all’utilizzo intelligente dell’alternanza di vignette a dettaglio e panoramiche.

David Messina invece presenta un tratto molto più americano, dove il segno si mescola alla griglia, per giocarci e scomporla in favore dell’azione e dello “effetto fumetto” dove le figure sembrano saltare fuori dalle vignette.

Il volume si arricchisce di studi di personaggi, bozzetti, copertine, illustrazioni e ogni altra diavoleria per disegnatori e artisti impegnati a creare un mondo e un’atmosfera.

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  • 7.5/10
    STORIA - 7.5/10
  • 8/10
    DISEGNI - 8/10
7.8/10

Riassunto

Autoproduzione italiana davvero strepitosa! Se volete qualcosa di diverso dal solito e dichiaratamente fuori di testa compratelo!

Riccardo Maggi

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