Dopo le accuse a Tarantino, il regista fornisce la sua versione dei fatti sulle molestie subite dalla Thurman
Da stretto collaboratore di Weinstein quale è sempre stato, le accuse a Tarantino non possono aver smosso troppo l’opinione pubblica. A far scalpore, e anche dispiacere, è la divulgatrice di queste notizie, la sua storica collaboratrice e intima amica Uma Thurman.
L’attrice ha infatti dato manforte alle maldicenze sul comportamento estremo del regista durante le riprese, dichiarazione poi sostenuta a gran voce, e senza troppi fronzoli, dalla fautrice dello Scandalo Weinstein, Asia Argento, che ha augurato a Tarantino di “bruciare all’Inferno”, elevandosi ad autrice di tweet di questo tipo.
https://twitter.com/AsiaArgento/status/959842974501883904
Tarantino ha quindi fornito una versione dei fatti sullo scandalo, che vuole mettere chiarezza sugli avvenimenti, in un certo senso per attenuare il polverone alzato dall’attrice e dalla Argento.
Avrebbe insistito sul fatto che Weinstein si scusasse con la Thurman, all’epoca delle molestie e che l’aiutò a raccontare la sua storia al Times. Parlando con Deadline, gli è stato chiesto se riteneva che le contro il produttore offuscate dalla copertura dell’incidente che aveva subito mentre faceva Kill Bill.
“Ero assolutamente d’accordo sul fatto che Uma dovesse parlare. La sostenni, parlai con lei, cercai di capire a quando potesse risalire il fatto, che dovrebbe essere avvenuto nel 1996. Anche Mira mi aveva detto cosa le aveva fatto Harvey, non ci potevo credere, ero terrorizzato per lei e imbarazzato per lui. Poi, durante la preparazione di Kill Bill, anche Uma mi disse che Harvey le aveva fatto la stessa cosa. Era chiaro come lui avesse un modello comportamentale, e l’ho fatto scusare con lei, dicendogli che se voleva fare il film con noi, doveva accettare le conseguenze del suo gesto.”
– Quentin Tarantino
Tarantino sottolinea il fatto che quando Weinstein si è scusato con l’attrice, lui non fosse presente, ma è certo che ciò sia avvenuto perché fu la Thurman stessa a riferirglielo.
Quentin ha anche aggiunto che per lui è stato scioccante leggere l’articolo della rabbia di Uma. Oramai anche lui, collaboratore storico del produttore, ha compromesso la sua percezione di quest’uomo.
Non si entra in merito alle accuse della Thurman, che lo dipingono come un regista omicida, ma sono parole che fanno comunque riflettere. Tarantino non è un uomo di poco conto, speriamo per lui che tutto si chiarisca e non infici sulla carriera del regista più amato degli ultimi anni.
Fonte: Digital Spy