regno di fanes

Il Regno di Fanes – Recensione

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Il Regno di Fanes è tra i fumetti fantasy italiani più belli di sempre!

Questo Il Regno di Fanes è un brossurato di 132 pagine a colori, formato 17x26cm, al prezzo di 14€. Per maggiori informazioni consultate il sito di Manfont.

STORIA

regno di fanes

Uno squarcio di luce, suoni e profumi risveglia l’umanità perduta nel piccolo popolo di fanes, che dopo aver vissuto millenni sottoterra in una città “paese dell’oro e delle luci”, torna nel regno della natura e vi rimarrà per sempre, essendo le porte del proprio regno invisibili. Seguendo le gesta della principessa Dolasilla scopriremo chi sono i Fanes!

Federico Memola scrive una sceneggiatura solida e ben coordinata tra didascalie, che ci informano sul mondo e le sue coordinate temporali e i dialoghi che ben esprimono i desideri, le paure e l’animo dei nostri protagonisti.

I Fanes sono una popolazione leggendaria, che ha abitato fino alla tarda epoca del Bronzo l’Alpe di Fanes. La loro storia è conosciuta attraverso l’epopea nota come Il Regno di Fanes, il ciclo epico che compone il nucleo della Mitologia Dolomitica e solo di recente un gruppo di archeologi ha confermato l’esistenza di questo popolo leggendario.

Come spesso accade quindi ci troviamo di fronte ad una storia la cui verità si è trasformata in ricordo, e il ricordo si è arricchito di elementi fantastici, di epoca in epoca, diventando infine vera e propria matrice di miti e leggende.

Un viaggio tra ricordi e fantasia che non dovreste farvi scappare per nessun motivo, soprattutto per gli amanti del fantasy che troveranno pane per i loro denti (immensi tesori, nani, mostri, stregoni, sovrani bramosi di nuove terre, armi e armature magiche, grandi battaglie, non-morti, spiriti elementali ecc…).

A dimostrazione di come il fantasy non sia solo anglo-sassone e che l’Italia ha storie anche più belle da raccontare…

DISEGNI

regno di fanes

Federico Vicentini ripercorre la strada del grande Mario Alberti, autore della copertina, optando per un segno molto sintetico eppure dinamico e focalizzato ad esprimere l’emotività dei personaggi attraverso i volti e i corpi, costruendo come un abile burattinaio ogni singola scena. A supporto delle linee esili troviamo un’inchiostrazione che sporca le tavole e trasmette una buona consistenza dei soggetti.

Teresa Marzia ai colori si dimostra impeccabile. Dai giochi di luce e ombre, alla varietà di colori che regnano nella natura, per poi passare ai colori che vestono gli uomini e le donne. Ogni singolo elemento in scena è curato per essere ricordato e per impressionare il lettore che viene così risucchiato in un’atmosfera antica e perduta.

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  • 7.5/10
    STORIA - 7.5/10
  • 7.5/10
    DISEGNI - 7.5/10
7.5/10

Riassunto

La Manfont si sta rivelando una miniera d’oro di ottimi disegnatori e sceneggiatori. Il regno di Fanes si staglia sul panorama del fumetto fantasy italiano come uno dei suoi più grandi esponenti. Ricordandoci che non c’è bisogno di copiare i modelli anglo-americani del fantastico, e che anche l’Italia dispone di un humus narrativo perfetto per il genere fantastico.

Riccardo Maggi

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