E’ inutile: il Personal Computer si conferma e sempre si riconfermerà la patria dei giochi di ruolo. Avere decine di tasti a disposizione, un puntatore veloce e fluido e soprattutto Hard Disk di grandi dimensioni, permette a tutti gli effetti di godere di esperienze ludico-ruolistiche altrimenti difficili da affrontare su altre piattaforme. Ma se i grandi publisher stanno da tempo finanziando ibridi action-rpg interessanti e veloci da giocare, è anche vero che persiste una nutrita cerchia di videogiocatori ancori attaccati al concetto ruolistico più classico, possiamo dire d’epoca. Tra questi vive vivido da qualche mese Tower of Time, progetto di Event Horizon uscito nell’autunno 2017 che tanto ha lasciato a bocca aperta gli appassionati più esigente del genere. Al proposito anche noi di Projectnerd.it volevamo dire la nostra: alla fine non potevamo di certo lasciare in disparte un videogioco della qualità di Tower of Time. Perché è vero e lo dico subito: Tower of Time è un videogioco ben fatto, solido e davvero capace di soddisfare i palati tremendamente più esigenti. I motivi sono vari e se volete scoprirli tutti non dovrete far altro che leggere la nostra recensione.
UNO SVILUPPATORE QUASI SCONOSCIUTO
Iniziare col piede giusto vuol dire ottenere un grande vantaggio sia in fatto di visibilità che, soprattutto, in fiducia da parte degli sviluppatori. Event Horizon non poteva di certo esordire in modo migliore. Dopotutto è da tempo che affermo come in Polonia sappiano davvero sviluppare videogiochi come si deve, creando stringhe di codice perfette che vanno a comporre prodotti creati con pazienza ed estrema dedizione. Sarà che nell’Est Europa ancora hanno ben in mente la lentezza dei processi del governo comunista e che per tale motivo sanno effettivamente prendersi i giusti tempi senza fretta, ma che sia Cd Projekt (The Witcher), 11 bit studios (The War of Mine), 4a Studios (Metro), e gli stessi Event Horizon è ormai innegabile come nell’Est Europa sviluppino grandiosi videogiochi.
Il motivo per cui Tower of Time risulta essere uno dei “grandi videogiochi” dell’Europa Slava, sta nel suo essere un equilibrato ibrido tra un RPG classico e un RTS. Due generi che a primo achito effettivamente qualcosa condividono, ma che mai sono stati mixati in modo così sapiente. Certo sarebbe sbagliato affermare che Tower of Time sia effettivamente l’unico esponente di questa particolare unione (a conti fatti anche Dragon Age lo era), ma certo l’opera polacca di Event Horizon alza l’asticella verso nuovi lidi. Una vetta qualitativa raggiunta unendo a tutti gli effetti quella che è l’esperienza ruolistica classica composta da innumerevoli dialoghi e mappe enormi piene di tesori da trovare e un combattimento in stile RTS “Close Quartier” ben pensato e bilanciato. Il risultato è un videogioco appassionante, difficile quanto basta e decisamente appagante anche nella sua espansa longevità e nel suo sottile plot narrativo.
UNA TORRE CREATA DAL NULLA
La storia di Tower of Time non è sicuramente una delle più originali, ma nemmeno delle più banali. Il contesto è “ovviamente” un normale scenario medievale devastato da un antico cataclisma (vi ricorda qualcosa?). La storia inizia personificando un bambino che, intento nelle sue fanciullesche scorribande, si imbatte in quella che sembra essere un’antica rovina. Al suo interno vi trova delle creature mitologiche tra cui due Golem e un antico spirito legato a un trono che tanto mi ricorda il Trono di Ghiaccio di Arthas. Il bambino viene quindi assalito da una visione del futuro, scoprendo a suo malgrado di essere il protagonista di una vicenda legata alla liberazione del mondo dalle tenebre che lo attanagliano. Fatto sta che tale visione si avvera, portando il bambino, ormai adulto, a vivere il suo eroico destino. Il tutto si svolge nella “Torre del Tempo”, un luogo ove a quanto pare si nasconde il male che da qualche secolo a questa parte ha schiavizzato l’intero pianeta.
Tale escamotage di trama ha permesso agli sviluppatori di creare un gioco di ruolo che potesse coinvolgere il giocatore su battaglie a “istance”, ove per ogni piano o settore della torre si possono trovare nuovi e ancor più forti avversari. Al proposito si può effettivamente definire Tower of Time come una sorta di Dungeon Crawler. Un Dungeon Crawler che funziona bene, tant’è che Event Horizon si è ispirata agli RTS più in voga del momento per definire il suo combat system. In parole povere, ogni volta che si esce dalla fase di esplorazione e si entra in una fase di combattimento, il titolo passa dall’essere un “comune” RPG con visuale isometrica a un Real Time Strategy con tanto di macro e tasti selezione. Il tutto si concretizza in battaglie dalla completezza disarmante, in senso positivo. Di fatti, il “modulo” RTS di Tower of Time si dimostra essere profondo e appagante, nonché stimolante da utilizzare dato che i developer si sono impegnati molto per rendere ogni scontro vivace e mai noioso. Senza star troppo entrare nel dettaglio (poiché altrimenti dovrei scriverci un libro), posso confermare il fatto che il combat system non è di certo dei più intuitivi, ma definirlo complesso e difficile non è nemmeno giusto. A mio dire, la scelta di rendere gli scontri alla pari di un RTS Close Quartiers si è rivelata una scelta giusta, soprattutto nell’ottica di considerare Tower of Time come un videogioco per super nerd.
COME GIOCO NELLA TORRE
Nonostante la trama di gioco e il suo gameplay possano risultare forse generici, è pur vero che la prima impressione viene scardinata man mano che ci si inoltra nella fitta e lunga campagna in singolo. Considerato che vi sono numerosi personaggi da controllare e che ognuno di essi possiede una cosa come decine di migliaia di dialoghi da comunicare nel corso dell’avventura e che molti di essi sono addirittura doppiati, si comprende nel tempo quanto effettivamente Tower of Time possa essere profondo e granitico nella sua esperienza di gioco. E’ vero infatti che Event Horizon non ha voluto escludere alcun dettaglio nella creazione del suo titolo di punta, cercando in tutti i modi di offrire al giocatore un’esperienza ruolistica di qualità. Un’esperienza che in questi casi passa proprio attraverso le interazioni colloquiali tra i personaggi di gioco che puntualmente si ricorderanno di fare il punto della situazione con dialoghi sempre coerenti e ben caratterizzati. Non solo. Cosa ben gradita è il fatto che ogni componente di equipaggiamento è modellato in tre dimensioni andando di conseguenza a modificare l’aspetto del personaggio oltre che alle sue centinaia di statistiche. Già, perché se non lo avete ancora capito, Tower of Time è un videogioco davvero per Super Nerd, fatto di statistiche infinite, alberi abilità giganteschi e tanto, tanto equip da trovare, da craftare e, soprattutto, sognare.
Il fatto è che Tower of Time eccita dall’inizio alla fine proprio per il suo essere estremamente profondo in tutti i suoi aspetti, senza mai dimenticare di essere divertente e intuitivo. Giocarci non è infatti troppo difficile, così come non è difficile battere le orde di nemici che puntualmente assalgono il giocatore nelle fasi di combattimento (anche grazie a una feauture di Slo-Motion ben implementata). Se però siete come me, ansiosi di aver equipaggiato gli item migliori disponibili nell’inventario nonché di aver scelto i migliori perk passivi, allora sappiate che vi ritroverete ore e ore a vagare tra alberi abilità e schede personaggio. I contenuti in tal senso sono mastodontici, ma nonostante tutto Tower of Time si può godere anche con una esperienza più casual..o Hardcore/casual per fare una ironia.
COME MI VEDO NELLA TORRE
Event Horizon, essendo polacca, non poteva di certo sfigurare dal punto di vista tecnico. In questa recensione vi ho già accennato il fatto di come gli studios di sviluppo dell’Est Europa abbiano effettivamente una marcia in più nel creare videogiochi. Tower of Time conferma di certo questa tendenza, risultando bello da vedere e gradevole da gustare. Il motore grafico di gioco riesce a essere leggero in tutte le situazioni, mentre ombre, luci e colori sono stati utilizzati magistralmente per rendere ogni fotogramma una prelibatezza per gli occhi. I modelli poligonali dei personaggi sono inoltre modellati davvero bene, mentre si può riconoscere la maniacalità del dettaglio proposto dagli sviluppatori nel movimento di ogni singolo componente di equip sul corpo del personaggio ad ogni suo passo. Ogni piano della torre è invece caratterizzato a dovere, mentre ho trovato magistrale la colonna sonora del gioco. Le note al limite della Synthwave che accompagnano il giocatore dal menù principale fino alle fasi inoltrate del gioco fanno ben capire quanto Event Horizon abbia curato anche questo aspetto sin nei minimi dettagli, offrendo agli avventurieri di tutto il globo un vero toccasana per le orecchie. In definitiva, Tower of Time è un gioco bello da vedere e bello da ascoltare.
IN THE CONCLUSION (Si, è scritto sbagliato e ho fatto apposta a scriverlo così)
Come ben sapete a me piace dare un taglio inedito alle mie recensioni. Non mi piace soffermarmi sul raccontare quelle che sono le meccaniche del gioco e tanto meno anticiparvi tutti gli eventi di rilievo della trama del gioco. A me piace raccontarvi quello che percepisco di un determinato gioco quando prendo in mano mouse e tastiera per srotolarlo sotto le mie dita ed è quello che ho fatto con questa recensione. Volevo però puntualizzarlo perché in realtà c’è molto di più da dire riguardo a Tower of Time, ma vorrei che foste voi a scoprire cosa effettivamente offre il primo titolo di Event Horizon. Già, perché Event Horizon è stata fondata nel 2016, soltanto due anni fa, e nonostante tutto sta sfornando uno degli RPG più belli, profondi e complessi degli ultimi cinque anni.
Nonostante il gioco sia in Early Access, mi sento di premiare gli sforzi della software polacca: questi ragazzi ci sanno fare, il loro gioco è divertente e strizza gli occhi ai giocatori più esigenti, soddisfando in pieno le loro aspettative. E’ un videogioco che può ancora crescere molto, che dice già tanto e che soprattutto può essere il trampolino di lancio per uno studios che promette davvero faville. Pertanto, giocare e acquistare Tower of Time non è soltanto consigliabile, ma anche un investimento sul futuro: con il denaro racimolato, potremmo davvero aspettarci dei gran capolavori da questo nuovo studios di sviluppo dell’est.
In Breve
Tower of Time è un videogioco riuscito davvero bene. Event Horizon lo sta tutt’ora sviluppando e migliorando, ma già da adesso si può ben scorgere e assaporare per intero la sua grande qualità. E’ un videogioco concreto, solido e sviluppato molto bene e che segna un esordio eccezionale per un nuovo studio di sviluppo destinato a brillare