L’ombra di Walter si staglia su Better Call Saul
Dieci anni fa il mondo ha incontrato Walter White per la prima volta. L’insegnante di chimica affetto da tumore che diventa un narcotrafficante è la sinossi di un progetto entrato nella storia della televisione. Dopo Walt, per Vince Gilligan è arrivato Jimmy McGill, l’avvocato eticamente flessibile che Bob Odenkirk ha interpretato in Breaking Bad con un altro nome: Saul Goodman. Ufficialmente in produzione la quarta stagione, il prequel Better Call Saul arricchisce il contesto della Albuquerque di Heisenberg, imponendo la propria narrativa, atipica per uno spin-off.
In un’intervista con AVC, Gilligan ha rilasciato dettagli che preannunciano l’andamento narrativo che avrà la quarta stagione di Better Call Saul, alludendo ai toni sempre più cupi che lo avvicineranno definitivamente a Breaking Bad, e stuzzicando l’idea che Walter possa essere annunciato durante il corso della stagione, ma cita anche il personaggio di Chuck.
Durante l’intervista, infatti, discutendo dei premi ricevuti dal cast e della qualità delle loro prestazioni, quella di Michael McKean viene citata al tempo passato, e Gilligan lascia intendere che forse abbiamo visto l’ultima performance di Chuck McGill da vivo.
Come ogni fan di Breaking Bad o di Better Call Saul sa, la nostra forma di narrazione è cronologicamente elastica, rendendo possibile la rappresentazione dei personaggi, morti nel tempo presente del racconto, durante dei flashback. Probabilmente, questo è il modo in cui potremo vedere Charles durante il resto della serie, perché, pensaci, abbiamo mai mostrato qualcuno che sta per morire alla fine di una stagione, comparire vivo all’inizio di quella successiva? Non lo facciamo mai, quindi, tira pure le tue conclusioni.

Parlando invece di Giancarlo Esposito, AVC pone una serie di domande alle quali Gilligan risponde arrivando, addirittura, ad annunciare il ritorno di Heisenberg. Introdurre Gustavo Fring in Better Call Saul è stato un grande passo, perché dà la possibilità di spiegare il modo in cui gli sceneggiatori scelgono di reinserire un personaggio e Gilligan ha spiegato il processo col quale la produzione prende le decisioni narrative di questo tipo.
Ho avuto il piacere di dirigere Giancarlo in entrambe le serie. L’intero equipaggio, molti dei quali erano in Breaking Bad, erano davvero felici di rivederlo. Ha un sorriso meraviglioso ed è stato bello vederlo salutare di nuovo la crew prima dell’inizio delle riprese, ci si è sentiti tutti in famiglia. Poi all’improvviso diventa gelido e torna ad essere Gus, come se fosse un interruttore della luce. È un grande professionista, proprio come Bryan Cranston. Ricordo di averlo visto una volta mentre cazzeggiava sul baseball subito prima che gli dicessi “azione”, e come se niente fosse era diventato Heisenberg. Comunque, com’è che riportiamo alla luce i personaggi? Semplicemente, vogliamo farlo. Siamo avidi e vogliamo riaverli tutti in Better Call Saul, compreso Walter White. Sul come e il quando ciò avverrà, ancora non lo sappiamo, ma ci stiamo lavorando e comunque, non posso dirti troppo. Vogliamo lasciarlo per dessert, facendo sì che la storia ci dica quando riportarlo indietro in modo del tutto naturale.

L’ultima domanda chiude perfettamente il cerchio, tenendo alte le aspettative per la quarta stagione di Better Call Saul. Essendo partiti molto lentamente da una prima stagione, nella quale Jimmy fa di tutto per sopprimere la sua indole poco ortodossa, la serie ha mostrato elementi che annunciano palesemente Breaking Bad. Ogni episodio che passa Jimmy si trasforma in qualcosa di sempre più simile a Saul, sovrapponendo perfettamente le due serie. Gillian viene pertanto interrogato su quali saranno i toni narrativi della quarta stagione.
La cosa che abbiamo sempre notato durante la produzione di Better Call Saul, è che il pubblico arriva prima di noi alle conclusioni narrative che ci servono. Nei giorni migliori lasciamo che siano i personaggi a mostrarci il loro percorsi, pertanto noi scrittori dobbiamo semplicemente scrivere un dettato. Purtroppo però non è sempre così, alcuni giorni sono difficili da superare, ma posso dirti che nella quarta stagione arriveranno alcune cose affascinanti. Lo spettacolo diventerà più cupo in questi episodi, accompagnati dall’umorismo e dai momenti divertenti di Jimmy che combatte con Saul. Il finale di stagione in particolare sarà piuttosto emozionante.

L’intervista completa di AVC è a questo link, nella quale Gilligan parla di alcune scelte narrative fatte per la terza stagione e parla del team di lavoro. Better Call Saul sta ufficialmente diventando Breaking Bad, Heisenberg, quasi parafrasandolo, sta bussando alle porte e Saul Goodman potrebbe comparire già nella quarta stagione, orfana di Chuck. Le aspettative sono altissime già da tempo, sopratutto perché la quarta stagione ha tardato a partire a causa dell’assenza di una sceneggiatura soddisfacente. Le riprese sono comunque iniziate in anticipo e forse, senza sperarci troppo, Netflix rilascerà gli episodi già nel 2018.