Dragon Ball

Dragon Ball Full Color – Recensione Al vaglio la nuova ristampa a colori edita da Star Comics del capolavoro di Toriyama

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Dragon Ball

• La sceneggiatura: il vecchio che non invecchia mai

Torna anche in Italia in una veste grafica fresca e rinvigorente Dragon Ball, l’opera cardine – insieme a Dr. Slump – del maestro del fumetto giapponese Akira Toriyama. L’onere e l’onore di questa riedizione è stato preso da Star Comics, che ultimamente si è lanciata in riproposizioni di grande interesse artistico, tra cui Rocky Joe e Ushio e Tora. Sono passati  34 anni da quando l’avventura di Goku iniziò ad essere pubblicata sulle pagine di  Weekly Shōnen Jump e, da allora, non ha mai smesso di emozionare i lettori di tutto il mondo e, soprattutto, di tutte le età. Il più grande merito che è imprescindibile riconoscere a Toriyama, valorizzato egregiamente da questa ristampa, è non solo quello di avere modellato, tipizzandolo, il genere dello shōnen e aver fatto così da apripista ad un intero filone fumettistico, ma anche quello di avere dato alle stampe un’opera che ha saputo reggere la sfida di un tempo inclemente e incontrastabile. Sarà forse il condizionamento psicologico indotto dai colori sgargianti, ma questa nuova edizione restituisce all’opera quasi una verginità artistica: la genuinità della narrazione, l’efficacia di un umorismo che trovo persino più efficace di quello proposto in un manga precipuamente comico quale Dr. Slump, il trascinante senso di coinvolgimento che il mangaka è stato in grado di imprimere ci si ripropongono con la stessa intensità che la stessa lettura ci ha offerto quindici, dieci, cinque anni fa. Scelta che incontrerà sicuramente il favore degli appassionati più scrupolosi è quella di aver trasposto la nomenclatura originale giapponese: ci sono il bastone Nyoi, la nuvola Kinto, il Drago Shenlong. Non mancano le gag spinte tra il maestro Muten, Oolong e Bulma, e per questo diciamo: grazie, Star Comics. La trama la conoscono a menadito anche i profani, i muri, gli eterni scettici: un bambino con una strana coda e dall’animo turbolento viene ritrovato da un anziano, Son Gohan, che lo battezza col nome di Goku e lo cresce come un figlio, instradandolo sulla via delle arti marziali. Morto il proprio tutore e rimasto solo, Goku, appena quattordicenne, incontra Bulma, una ragazza, anch’ella appena adolescente, alla ricerca delle sette sfere del drago, un manufatto che, secondo antiche scritture, garantisce di vedere esaudito da un enorme drago un proprio desiderio. Il resto è magia consegnata alla storia.

• I disegni: l’affascinante incontro di colori e forme

Partiamo dai disegni in senso stretto. Il tratto e la definizione grafica dei personaggi – come i dialoghi – non sono invecchiati di una virgola: si tratta di composizioni allegre, da cui emerge la chiara volontà di perseguire uno e un solo intento, ossia divertire, nel senso lato del termine, da intendersi come svago intellettuale, volto a costruire uno spazio ludico per la fantasia e l’immaginazione. Dragon Ball probabilmente deve il suo successo proprio a questo, alla capacità di fare quello che può e di riverberare da questa offerta sincera un entusiasmo che contagia anche il lettore più freddo e distaccato. Quanto ai colori, direi che è stato fatto un lavoro più che convincente: lasciandosi andare a previsioni frettolose basate sulle pagine iniziali del primo volume, si potrebbe pensare che sia stata utilizzata una tavolozza troppo accesa, ma così non è; le poche scan che girano in rete non sono purtroppo indicative della bontà del lavoro svolto, che è stato condotto all’insegna della moderazione e dell’attenzione, con la giusta vicinanza e il sempre adeguato distacco dall’immaginario collettivo dei personaggi. Quindi, fedele sì, ma al contempo molto intrigante, mai scontato (su tutti, saltano subito all’occhio i capelli viola – anziché verde acqua, come in certe trasposizioni animate – di Bulma). Un elemento su cui Star Comics sta lentamente raddrizzando il tiro è il controllo, in fase di stampa, di eventuali striature nere che talvolta possono inficiare il risultato complessivo di pagine praticamente perfette; sono più che convinto che queste sviste siano limitate ad alcuni lotti soltanto e, soprattutto, al più ai primi numeri.

Dragon Ball

• Commenti finali

Star Comics ha, nei suoi piani, di ristampare l’intera saga in 32 maxi-volumetti (con dimensioni orizzontali e verticali di un manga comune) da circa 240 pagine, tutte a colori, con l’aggiunta di alcune curiosità in coda agli albi e copertina plastificata, al prezzo che io ritengo più che giustificato di 6.90€, considerato anche l’utilizzo di una tipologia di carta sottile, ma di molto buona fattura. Penso non serva alcuna ulteriore indicazione per convincere coloro che siano già possessori di un’edizione passata o chi invece non abbia mai sfogliato le pagine di questa magica e indimenticabile avventura ad acquistare questa ristampa che ridesta la bellezza di una delle stelle del firmamento fumettistico. Posso solo dirvi, in estrema sintesi, che Dragon Ball è e rimarrà l’architettura di un sogno.

PRO

1) Trama e dialoghi senza tempo, calzanti per un pubblico di qualsiasi età

2) Trasposizione accurata della nomenclatura

3) Scelta dei colori più che condivisibile e azzeccata

CONTRO

1) Lievissimo inciampo in fase di stampa, qualche pagina non è scampata al pericolo di striature antiestetiche

2) /

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  • Trama
  • Dialoghi
  • Disegni
4.8

Il giudizio di Two-Face

Star Comics ristampa l’intera avventura di Goku e i suoi amici in 32 volumetti completamente a colori, tradotti con considerevole fedeltà e inchiostrati in maniera intelligente ed intrigante, mai scontata. Occasione perfetta e da non lasciarsi scappare per chi ancora non abbia letto Dragon Ball e opportunità per i fan più accaniti di rivivere in maniera inedita le avventure dei propri eroi.

Two-Face

Un nickname per nulla casuale: due amici, due studenti di giurisprudenza, due appassionati di fumetti; nel tempo libero, gestori della pagina Facebook And comics for all.