Travis è un poliziotto, un padre di famiglia con una vita qualunque, in un posto qualunque, un piccolo villaggio di montagna americano, dove conduce la sua monotona routine. Eppure Travis è anche la star inconsapevole di un reality in perfetto stile Truman Show: manipolatorio, fittizio, corrotto. La sua vita cambierà radicalmente quando gli ascolti cominceranno a calare e il regista e la produzione dovranno prendere una decisione importante per salvare il programma. Le ultime quattro puntate, così, si trasformeranno nel calvario di Travis, un countdown verso il suo ultimo giorno, verso l’eterno successo. Perché si sa che al mondo niente fa audience come la morte. Che lo spettacolo abbia inizio!
Cosa succede quando Truman Show incontra Die Hard ? beh a spiegarcelo troviamo Fish Eye, il fumetto scritto da Massimo Rosi e disegnato da Stefano Cardoselli. Il volume edito da Weird Book raccoglie i 4 albi usciti negli USA sotto l’effige di Scout Comics in un unico brossurato da 104 pagine.
In Fish Eye seguiremo 2 diverse storyline, dentro e fuori lo studio, con i due protagonisti, L’autore Ethan Wood e Travis l’inconsapevole star del reality show Fish Eye. Uno spettacolo che con il tempo ha annoiato lo spettatore e che quindi va soppresso, ma che come canto del cigno ha scelto di chiudere in bellezza eliminando il suo protagonista, come apice di un ipotetico climax narrativo di un ultimo story-arc di 4 puntate.
Ogni capitolo del volume corrisponde quindi ad una delle puntate che mancano alla fine del reality, alla prevista morte per Travis, forse l’errore principale della trama di Rosi è proprio nel mostrare all’inizio la fine della storia, in questo modo il lettore avrà già chiaro buona parte della storia o almeno di dove la storia vorrà portarci perdendo secondo me parte del pathos su cui poteva giostrare.
Il protagonista non è consapevole della sua situazione (almeno non inizialmente) per lui quella che vive è la vita reale,che piano piano prende una piega da film horror, con una setta religiosa che gioca con la sua vita, ma per quanto un autore possa essere bravo come Ethan Wood gli umani sono imprevedibili e Trevis intraprenderà una spirale di violenza che lo porterà vicino alla figura di The Punisher, arrivando ad un epico scontro uno vs città.
I disegni di Stefano Cardoselli, colorati da Simone Bertoni, mi hanno ricordano in alcuni momenti il tratto del più famoso papà di Hellboy, Mike Mignola. Fish Eye mostra nei suoi disegni e colori la sua anima da opera Indie, con vignette “tagliate” grossolanamente nella pagina , bordi spessi, ombre pesanti e pochi dettagli superflui, solo quelli fondamentali per distinguere i personaggi importanti nei momenti giusti. Forse non uno stile per tutti i gusti, ma funziona anche nelle scene più affollate.
Fish Eye è un volume ad alto tasso di violenza, adatto ad un pubblico maturo,nonostante le tematiche siano già viste ,nel mondo del protagonista si cita senza problemi Truman Show come fonte d’ispirazione , l’insieme è originale quanto basta per essere gradevole.