Marvel: Zub ed Ewing parlano del ritorno di Hulk in Avengers: No Surrender gli autori della saga ci parlano dello stato dell'evento, dicendoci di più sul ritorno nel mondo dei vivi di Bruce Banner e sulle origini di Voyager

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Gli autori dell’evento Avengers: No Surrender ci aggiornano sullo stato di avanzamento della saga che vedrà gli avengers terminare un lunghissimo ciclo di storie e prepararsi ad un nuovo inizio e sul ritorno del originale hulk, prima dell’inizio di una nuova testata dedicata a Bruce Banner. Un avviso , Jim Zub, Al Ewing e Mark Waid non si sono trattenuti,nelle loro parole sono presenti un sacco di spoiler 

Ewing

Il ritorno di Hulk era nell’aria da un sacco di tempo, e la sua abilità di risorgere attendeva di essere trattata. L’ultima volta che sono stato nelle stanze riunioni della Marvel, all’inizio dell’anno scorso, si parlava del personaggio, e io ho suggerito che i suoi molti ritorni dalla morte dipendessero da una sua abilità intrinseca. Non abbiamo bisogno di un MacGuffin per riportarlo in vita: semplicemente, lui ritorna. Perché fa parte di lui. Non credo che sia mai stato detto da nessuno, ma poi mi sono seduto a pensare e mi è venuta in mente una cosa, in maniera molto naturale: quando la bomba gamma esplose, Bruce morì… per poi risorgere. Alla nascita stessa di Hulk c’è la prova del suo potere di tornare in vita.

Ci ho messo un sacco di tempo a diventare lo sceneggiatore delle sue avventure, ma quando ci sono riuscito, avevo l’idea di base già in mente e avevo la possibilità di fare quel che preferisco: giocare con le primissime apparizioni del personaggio per cogliere le vibrazioni originarie e assorbire ogni bizzarra coincidenza e sincronia che esse hanno prodotto.

Zub 

Mi ricordo una cena e una serata, il giorno prima del nostro incontro per parlare di Avengers e metterci d’accordo sui punti chiave della nostra storia. Al mi disse quanto sognasse diventare lo scrittore di Hulk e come volesse inserirlo nella trama della nostra serie settimanale per darle una spinta. Sono felicissimo di come siano andate le cose e del fatto che abbia ottenuto la sua possibilità.

Sin dall’inizio, gli sceneggiatori hanno iniziato a progettare il ritorno di Bruce Banner e le grandi scene d’azione in cui sarebbe ricomparso. L’idea era quella di un’intera squadra di Avengers ad affrontarlo, da costruire come un match di wrestling. Se davvero Hulk è “il più forte che c’è” e se è scontato che la vittoria sia sua, meglio metterlo contro i più deboli e i più feriti, trasformando lo scontro in una lotta disperata per la sopravvivenza. Ewing promette che non tutti ne usciranno vivi.

Ewing 

Sento di star realizzando qualcosa di nuovo, nel senso che non sto riproponendo consapevolmente la visione del personaggio di un altro autore. Quando ho utilizzato il Maestro, durante Contest of Champions, ho rispettato la versione di Peter David. Ma se proprio deve esserci un Hulk del passato insito nel mio, è quello dei primissimi numeri, che lo proponevano come un essere strano e sconosciuto, un personaggio horror. Mi sto aprendo alla bizzarria, al vecchio, al sogno contenuto nelle sue origini, lasciando che mi guidino.

Una delle cose che mi colpisce è il fatto che all’epoca tutti quelli che incontravano Hulk ne erano terribilmente spaventati. Non è mai più successo. Avevano paura di quel che avrebbe fatto, perché era impossibile saperlo. Questo sarà il nostro Hulk: un mistero terrificante.

Mark Waid ha invece parlato di Voyager, che nell’ultimo numero uscito negli USA ha rivelato la sua vera natura, è la figlia del Gran Maesto, l’architetto degli eventi della saga No Surrender, scongiurata quindi l’ipotesi di rettifica alla storia dei vendicatori:

L’idea è stata una delle prime sul tavolo, mentre facevamo brainstorming, perché ci dava un buon asso nella manica da giocare. Mi pare di essere stato io a proporre che fosse una teleporta, un potere che non si è visto molto spesso tra gli Avengers e che non avrebbe interferito con l’area di influenza di altri membri. Ma qualcun altro ha avuto l’idea splendida del nome. Quello a cui avevo pensato io era Vector, che abbiamo infine assegnato alla sua identità segreta.

Avengers: No Surrender  #684 – Anteprima

 

 

Fonte: Comic Book Resources

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Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD