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Okunoshima: l’isola giapponese abitata da conigli Storia, orrori, ma anche natura e rivincita

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Okunoshima ( 大久野島 ) è un’isola giapponese nella prefettura di Hiroshima, vicino alla città di Takehara, nel Mar interno di Seto.
Attualmente è conosciuta con il soprannome di “ Usagi Shima “, ovvero l’isola dei conigli.
Infatti, Okunoshima è abitata quasi esclusivamente da oltre 300 di questi piccoli animaletti.

Sull’isola non vi abita più nessuno, l’ultimo “stabile” dell’umanità è un residence per i turisti che vogliono passare qualche giorno sulla piccolissima isola ormai rivendicata dalla natura.
Tante le escursioni percorribili a piedi o tramite il noleggio di biciclette lungo i percorsi naturali ora dichiarati incontaminati.
Infatti, tra il 1929 e il 1945 l’isola fu addirittura cancellata dalle mappe, nascosta al mondo.
La lontananza da Tokyo e la sua posizione isolata la rendevano perfetta per lo scopo dell’Impero Giapponese.
Questo perché fu utilizzata come base militare per la produzione di gas letali ( soprattutto l’iprite ) da utilizzare in guerra ( nonostante la convenzione di Ginevra le avesse abolite nel 1925 ).
Gli allora abitanti dell’epoca e i ricercatori erano naturalmente obbligati al segreto.

Riguardo la parte storica di Okunoshima, sull’isola è possibile visitare un piccolo museo che riporta a quegli anni.
Reperti storici, parti di macchinari, fotografie e testimonianze reali, come i diari dei ricercatori e donati dai famigliari degli operai.
Il museo fu aperto nel 1988 e racconta anche gli effetti delle suddette armi chimiche. Molti degli operai dell’industria morirono durante i lavori di produzione.
Diverse teorie raccontano l’avvento della moltitudine di conigli, come quella legata proprio alla storia militare dell’isola.
Alcuni dicono che alla chiusura delle fabbriche di gas letali, i ricercatori liberarono le loro piccole cavie, che si ripresero la vita, la liberta e l’isola intera.
Altri raccontano di una scolaresca che lasciò otto coniglietti a Okunoshima, non potendo più tenerli nella propria scuola.

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Un post condiviso da SueAnn⭐️ (@sueann_yap) in data:

E’ possibile raggiungere l’isola dal porto di Tadanoumi e il prezzo del traghetto è di 300 yen circa, la traversata invece dura 15 minuti.
E’ possibile acquistare souvenir e cibo da dare ai conigli solo al porto, in quanto sull’isola non vi sono negozi.
I conigli si sono abituati e hanno proliferato quasi immediatamente, grazie anche alla completa assenza di predatori.
I piccoli animaletti sono tranquillamente avvicinabili, in quanto abituati alla presenza dell’uomo.
Ovviamente accorrono maggiormente richiamati dal cibo, c’è chi addirittura porta intere borse da casa piene di verdure.

E voi?
Cosa ne pensate? Visitereste l’isola di Okunoshima?

Se siete interessati a queste avventure naturali, potete leggere l’articolo dedicato al Villaggio delle Volpi di Zao CLICCANDO QUI.

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Francesca Bandini

Totalmente avvolta nella sua bolla fatta di letteratura (principalmente fantasy, urban fantasy e distopico), ballo, recitazione, post produzione, cinematografia e fotografia. Cosplayer dal 2008. Dedita al violino come il celebre Sherlock Holmes, innamorata della chitarra come Jimi Hendrix (senza darle fuoco). Entra nel mondo del K-Pop senza passare dal via e fra i suoi gruppi preferiti del genere svettano Super Junior e AOA. Tanti anni prima sposa il genere J-Rock, dove i GazettE resteranno sempre sovrani nella sua playlist.