Perfect Day di Lou Reed: Il suono della trsitezza

Perfect Day di Lou Reed: tra l’eroina e la depressione Nell'anniversario del compleanno di Lou Reed, torniamo a parlare di quella che è forse la sua canzone più famosa: Perfect Day

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Perfect Day | La musica Dark, Lou Reed e Transformer

Prima di cominciare la sua carriera solista, ben prima di comporre Perfect DayLou Reed è stato voce e chitarra di uno dei gruppi più importanti della storia della musica: i Velvet Underground. Con il gruppo, insieme a Nico, ha contribuito a creare un nuovo modo di suonare il Rock ‘n’ Roll. Nasce infatti dalla loro musica il vasto filone del Dark, che negli anni Ottanta, quando si mischierà alle influenze New Wave, vedrà annoverare tra le sue fila gruppi del calibro dei Bauhaus, The Cure, Joy Division e New Order.

Un giovane Lou Reed
Un giovane Lou Reed

Negli anni settanta Reed abbandona il gruppo e avvia una carriera solista. La sua scelta musicale è ovviamente ancora indirizzata verso il Dark, ma assume adesso un indirizzo più cantautoriale. Lou Reed, rifacendosi alla tradizione della musica Folk, comincia ad alternare delle ballate alle canzoni Rock. Diventano poi centrali nella sua poetica temi come la tossicodipendenza, l’omosessualità e il disagio sociale. Il suo secondo album, intitolato Transformer, è forse quello di questa fase in cui questa ibridazione gli riesce meglio. Non a caso, infatti, proprio in questo album ci sono alcuni dei suoi pezzi ancora oggi più noti e amati, come Walk On The Wild Side e, appunto, Perfect Day.

Perfect Day | Una canzone che parla di droga

You just keep me hanging on

Mi dai la forza di andare avanti” dice Reed a colui che lo accompagna nella sua giornata perfetta. Un qualcuno che secondo molti altro non è che l’eroina. Infatti, secondo questa interpretazione, l’ovattamento con cui il cantante osserva il mondo che lo circonda altro non è che l’effetto della droga, che lo porta a rimanere distante da quello che a intorno, ma che allo stesso tempo gli dona sollievo. Sotto l’effetto dell’eroina Reed è in pace; sotto l’effetto dell’eroina Lou Reed vive una giornata perfetta.

David Bowie, Iggy Popo e Lou Reed
David Bowie, Iggy Pop e Lou Reed

D’altra parte, la sua tossicodipendenza, così come il suo controverso pensiero sulle droghe, sono ben noti. Prima di Perfect Day, infatti, Lou Reed aveva già scritto e cantato canzoni come Heroin. Per il musicista la droga è sempre stata quasi un rifugio dalla realtà, nella quale non è mai riuscito a trovare un posto per se stesso.

Perfect Day | Una canzone sulla depressione

It’s such a perfect day, i’m glad to spend it with you

Non solo la droga, però. L’eroina è infatti solo una via di fuga. Il problema è il mondo che lo circonda. Lou Reed guarda infatti a quello che ha intorno senza riuscire a provare alcuna gioia, anzi: senza riuscire a provare un qualsiasi sentimento. La banalità del suo giorno perfetto è desolante, e l’apatia con cui lo affronta altro non è che il sintomo di una viscerale depressione.

È all’interno di questo discorso che si inserisce la droga, e l’annebbiamento che essa porta con se. È da questo che deriva il suo giorno perfetto: dal riuscire a vivere con serenità – anche se si tratta solo di serenità chimica – l’ennesimo giorno da prigioniero della depressione.

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Davide Ricci

Studente presso l'università di Firenze, dove frequenta il corso di laurea triennale in discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (D.A.M.S.). Cinefilo polemico e appassionato, ha iniziato a scrivere recensioni e approfondimenti riguardanti la settima arte su di un blog personale, che ancora oggi gestisce. Grande lettore di narrativa fantastica sin da piccolo, ha al suo attivo la pubblicazione di diversi racconti. Per alcuni di essi è stato anche premiato in concorsi letterari di livello nazionale.