Beyond Skyline – La Recensione 7 anni dopo l'uscita delle sale del film sci-fi Skyline, esce un sequel che cambia genere e location.

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Nel 2010 nelle sale cinematografiche mondiali fa la sua comparsa un film di fantascienza intitolato Skyline, destinato a non lasciare minimamente il segno nella storia del cinema nonostante un incasso di 66 milioni di dollari ( a fronte di una spesa di 10 per realizzarlo).

Sette anni dopo, senza preavviso, mi sono trovato a vedere un film di un esordiente alla regia, Liam O’Donnell, intitolato Beyond Skyline. Inizialmente qualcosa mi era scattato in mente, del tipo: La trama mi ricorda qualcosa ma cosa? dopo ho capito che era il sequel della pellicola dei fratelli Strause ( Aliens vs. Predator 2).
In realtà, analizzando il film con il senno di poi il collegamento era palese ( dopo esserci ricordati dell’esistenza del primo film ), ma la realtà è che questo seguito decide di prendere alieni e burattini e spostarsi in oriente, precisamente in Vietnam e nello spostarsi ha lasciato in valigia il genere fantascientifico più puro per comprare qualcosa di più locale, il cinema action ancora tanto caro  agli abitanti di quel continente.

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Beyond Skyline infatti affida le parti da protagonisti a 2 che con gli alieni di solito hanno poco a che fare, Frank Grillo e Iko Uwais, il quale ormai non esce di casa senza il fido “Mad Dog ” Yayan Ruhian, praticamente Liam ha riunito il cuore pulsante di The Raid e gli ha fatto incontrare colui che avrebbe dovuto rifarlo in chiave americana, il risultato è semplice: a mani nude contro gli alieni.

Mark è un detective della polizia di Los Angeles . Trent è il suo problematico figlio adolescente a un passo dal finire in carcere. Quando una strana luce blu inizia a risucchiare in cielo tutti quanti, i due si uniscono a una guidatrice della metropolitana, all’ex partner di Mark e a un anziano cieco  per capire cosa stia accadendo. Il loro tentativo di fuga si rivela ben presto senza speranza,  finiscono a combattere all’interno della nave madre aliena, che si schianta in Vietnam. Lì, Mark si trova suo malgrado a fare squadra con alcuni locali ,insieme ai quali dovrà provare a trovare un modo per fermare i nemici extraterrestri e addirittura salvare gli esseri umani già ‘convertiti’.

Come avrete sicuramente capito tutta la trama è un enorme binario abbastanza scontato che porta quei tre a stare sullo stesso palco e scatenarsi, tutto il resto è un mix riscaldato e superficiale di cose già viste in altre centinaia di pellicole, nessun introspezione sui personaggi,nessuna spiegazione.

 La CGI funziona a corrente alternata, in alcuni punti realizzata discretamente mentre in altri grossolana, carino lo scontro fra  “ finti kaijū ” sul finale, ma non è nulla che lascia a bocca aperta.

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Se siete amanti dei film sulle arti marziali, quel trio è l’unico vero motivo che posso darvi per vedere il film, per tutti gli altri, Beyond Skyline è un titolo da tenere in considerazione solamente se si vuole passare una serata all’insegna del blando intrattenimento.

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2.5

Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD