Voi come reagireste a scoprire che sotto al vostro ufficio, dove lavorate da 30 anni senza mai ricevere promozioni, esiste un passaggio per un altra terra, quasi parallela alla nostra?? e nello scoprire che il noi stessi di questa dimensione, diametralmente opposto a noi,ci trascinerà in un torbido gioco di spie?
Queste sono alcune delle premesse da cui parte Counterpart, una serie TV thriller dalle tinte sci-fi. Un tipo di fantascienza diversa, nulla di onnipresente in stile Altered Carbon o inquadrato in una gabbia di distopia come The Handmaid’s Tale, una vena più realistica, accennata sullo sfondo di una trama che non parte dallo spunto più originale esistente ( basti pensare a Fringe ), ma che riesce lo stesso a trovare la sua “ragione di vita ” nel panorama esautorato delle serie televisive.
L’emittente televisiva Starz aveva già colpito nel segno con la serie American God e con Counterpart replica la piacevole sorpresa, a patto che siate in grado di dargli il giusto tempo.
Se siete spettatori da tutto e subito vi dico subito di cercarvi altro da guardare, la trama ci immerge fin da subito nella sua atmosfera cupe da film di spie, più vicino alla concezione recentemente vista al cinema con Red Sparrow che a quella un più action\veloci di Homeland o The Americans. Con la relativamente breve durata di 10 episodi, Counterpart è una serie dall’incedere lento e cadenzato, fatto da lunghi dialoghi e colori spenti. In nessun momento vedremo la trama fare un passo svelto per acchiappare lo spettatore, ma assisteremo episodio dopo episodio ad una selezione naturale che porterà alla fine del decimo episodio ad avere davanti allo schermo solamente spettatori soddisfatti ( o particolarmente pazienti).
Si vedono due terre parallele, ma si legge guerra fredda
Un paragone reso ancora più facile dalla location: Berlino, che come ai tempi del muro la vedremo divisa in due metà ( in realtà in 2 interi per quanto paradossale). Fra i due mondi ci saranno piccole differenze non ancora del tutto esplorate nelle dimensioni e nelle motivazioni, una deriva che ha portato “l’altra parte” a trasformarsi in un mondo più duro, fino a spingerlo al terrorismo. Quest’ultimo argomento ci regalerà una delle scene più riuscite della serie, un esempio dell’imprevedibilità di questo tipo di guerriglia.
Una delle note più positive della serie è la prestazione maiuscola di J.K Simmons, di certo l’attore di Whiplash non ha bisogno di elogi, ma in Counterpart avrà il difficilissimo compito d’interpretare Howard Silk, il duplice protagonista, in entrambe le sue versioni. Due ruoli inizialmente completamente opposti che nel cammino convergeranno sempre di più lasciando a J.K il compito di muoversi tra le sfumature, con il risultato che fino alla fine le due entità rimarranno chiare e distinguibili nella loro ritrovata uguaglianza. Nel cast anche Harry Lloyd ( Game Of Throne), Olivia Williams, Nazanin Boniadi, Ulrich Thomsen e l’italiana Sara Serraiocco (La ragazza del mondo, Brutti e cattivi)
Counterpart non è una serie senza difetti, ma per concezione e realizzazione è sicuramente una serie degna di nota. Ovviamente gli autori hanno intenzione di continuare la loro opera con un finale che lascia ancora molta carne sul fuoco per una futura seconda stagione
Per tutte le notizie sul mondo dello Spettacolo seguite Cinefili Scatenati su Facebook