Netflix minaccia di ritirare cinque film dal Festival di Cannes
L’alta tensione tra Netflix e il Festival di Cannes sta raggiungendo un punto critico in vista dell’annuncio della line-up della manifestazione durante la prossima settimana. Vanity Fair ha parlato della volontà della compagnia di streaming, che ha minacciato di ritirare cinque dei suoi film che sono saranno presentati in anteprima al Festival di Cannes, per protestare contro una regola del festival che vieta Netflix di poter partecipare alla competizione principale. I toni si scaldano da entrambe le parti e la manifestazione sembra partire sempre più in salita, come si presagiva nelle ultime uscite.
Roma di Alfonso Cuarón, Norvegia di Paul Greengrass, Hold the Dark di Jeremy Saulnier, L’altra Parte del Vento di Orson Welles, e il documentario di Morgan Neville They’ll Love Me When I’m Dead, che racconta proprio di Welles, sono i film Netflix programmati per la proiezione al Festival di Cannes 2018. La regola del festival, istituita nel 2017, sembra essere un modo per gli stakeholder dell’industria cinematografica di limitare la crescente influenza di Netflix che ha già annunciato una spesa di 8 miliardi di dollari di contenuti originali nel 2018.
Un fonte interna al settore sostiene che “Stanno armando il Festival di Cannes, ma cosa dovrebbero fare queste persone? Gli studios non gli finanziano i film, ai registi non resta che scegliere Netflix come spiaggia per dire la propria”.

Netflix ha già presentato due suoi film durante il Festival di Cannes del 2017, Okja e The Meyerowitz Stories, scatenando una forte reazione da parte di produttori e registi francesi che contestano la politica della piattaforma, che pubblica i propri film online nello stesso momento in cui vengono proiettati nei cinema. Dopo il clamore nel 2017, il direttore del festival Thierry Frémaux ha detto che qualsiasi film futuro che vorrebbe competere al Festival di Cannes dovrà impegnarsi per essere distribuito nelle sale francesi.
La legge francese è particolarmente odiosa per società come Netflix, che richiede ai distributori di attendere 36 mesi dopo l’uscita in sala prima di rendere disponibile un film sui siti di streaming. Dopo che Frémaux ha annunciato la nuova regola vigente al Festival di Cannes, il capo di Netflix Ted Sarandos ha detto che la direttiva ha reso molto meno allettante la prospettiva di partecipare alla manifestazione. Ciononostante, la compagnia aveva cinque film accettati a Cannes quest’anno, coi rispettivi registi che intendevano onorare la propria partecipazione.
A marzo però Frémaux ha indurito la linea politica anti-Netflix, dicendo che “L’anno scorso, quando abbiamo selezionato questi due film per il Festival di Cannes, ho pensato che avrei potuto convincere Netflix a distribuirli nelle sale cinematografiche. Ero fiducioso, ma hanno rifiutato”. L’esperienza di Netflix al Festival di Cannes lo scorso anno è stata decisamente controversa. Alcuni critici cinematografici hanno fischiato il suo logo alle proiezioni, quella di Okja ha subito un errore durante la riproduzione e il presidente della giuria Pedro Almodóvar ha detto che non pensava che la Palma d’Oro dovesse andare a un film senza una distribuzione teatrale.
La line-up del Festival di Cannes di quest’anno dovrebbe essere annunciata il 12 aprile e il festival aprirà l’8 maggio. Netflix ha rifiutato di commentare la propria minaccia. I film già annunciati che saranno presentati in anteprima al Festival di Cannes includono, oltre ai cinque sopracitati, Everybody Knows di Asghar Farhadi, e Solo: A Star Wars Story. Per L’altra Parte del Vento, l’ultimo film non finito di Orson Welles, la proiezione a Cannes avrebbe rappresentato la fine di quarantanni di sforzi per portare a termine l’opera postuma, almeno nei confronti del cineasta, scomparso nel 1985, si spera che le due parti trovino una tregua.
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