38 anni senza Alfred Hitchcock: ecco quali sono i suoi dieci migliori film Sono passati 38 anni dalla morte del grande cineasta britannico, ma Hitch non ha lasciato alcun vuoto: il suo cinema è più vivo che mai, e noi abbiamo stilato una classifica dei suoi migliori film.

14253 0

Alfred Hitchcock nasce il 13 agosto 1899 a Leytonstone, nell’East End di Londra. Come racconta al regista François Truffaut, a causa di un episodio che lo vide rinchiuso in una cella da suo padre per una decina di minuti, per punizione ma senza motivo, Hitchcock subì un indelebile trauma che sconvolse la sua infanzia e che tentò più volte di esorcizzare, tramite il suo cinema. Un cinema, infatti, ricco di figure che subiscono ingiustizie, vittime di equivoci e fraintendimenti, talvolta anche giganteschi: ma allontanando la lente si scopre che il suo è anche, e soprattutto, uno stratificato cinema di allucinazioni e sogni, un cinema che, mai rinunciando all’ironia, apprende e mette in scena il trauma dei suoi personaggi, cercando di risalire a ciò che di sé l’individuo tenta di rimuovere ed eclissare. Considerato una delle più influenti personalità del cinema, la carriera di Hitchcock è scissa per mezzo di uno spartiacque che il suo trasferimento da Londra a Hollywood rappresenta. Di conseguenza, la filmografia del cineasta può distinguersi in un “periodo britannico”, che va dal 1925 (e da Il labirinto delle passioni) al 1940, e uno “americano”, che comincia nel 1940 (grazie a Rebecca – La prima moglie) e termina nel 1976 con la fine della sua carriera, suggellata da Complotto di famiglia (Family Plot).
Per ricordare l’ineguagliabile e fulgida carriera di questo artista, Project Nerd ha stilato per voi una lista dei dieci film più belli e influenti realizzati dal grande regista inglese.


Immagine correlata

Notorius – L’amante perduta (Notorious)

Notorious rappresenta, con Rebecca, l’incontro più riuscito fra l’autore Hitchcock e il pubblico-spettatore, a partire da una storia classica. L’immancabile MacGuffin è uno sfondo costruito da una rete di segreti internazionali e cospiratori che trafficano illegalmente dell’uranio al fine di costruire una bomba atomica: in primo piano, tuttavia, regna una semplice storia d’amore a tre fra una donna (Ingrid Bergman) e due uomini (Cary Grant, Claude Rains) che la desiderano. Notorious, che fra le altre cose fa sfoggio del più fervido bacio mai visto su pellicola (più piccoli baci in successione, in realtà, viste le restrizioni che a Hollywood avrebbero impedito al regista di girare una scena del genere), contiene in nuce gli elementi dell’antecedente Hitchcock primigenio e quelli dell’Hitchcock psicoanalitico, che seguirà (e che è stato preannunciato con il precedente Spellbound – Io ti salverò).


Risultati immagini per the lady vanishes

La signora scompare (The Lady Vanishes)

Tratto dal romanzo Il mistero della signora scomparsa (The Wheel Spins), di Ethel Lina White, The Lady Vanishes prende le mosse da un gruppo di persone che si ritrovano in un treno diretto verso Londra, in partenza dai Balcani. Sono tutti sconosciuti l’uno all’altro, ma presto li unisce qualcosa che li riguarda tutti da vicino: un’anziana signora, Miss Froy, scompare misteriosamente sul veicolo. Iris Henderson (Margaret Lockwood), che aveva chiacchierato con la signora, avverte che c’è nell’aria qualcosa di strano quando i passeggeri cominciano a negare di aver mai conosciuto, o visto, Miss Froy. Verrà aiutata nelle indagini da Gilbert Redman (Michael Redgrave).

Appartenente al periodo storico che corrisponde alla vigilia della guerra (1938), The Lady Vanishes è l’unica opera tramite cui il regista s’interessa di politica. Sebbene sia intriso di humour e momenti di genuino intrattenimento, l’atmosfera sinistra e misteriosa contribuisce a sottolineare il clima di omertà e indifferenza che vige sul treno. Lo stesso che regna sovrano, rispetto agli avvenimenti esterni, nell’Inghilterra dell’epoca, qui riproposta “in scala” da Hitchcock. Un film incredibilmente moderno nella messinscena e nella regia.


Risultati immagini per strangers on a train

Delitto per delitto (Strangers on a train)

Strangers on a Train tratta le vicende riguardanti l’incontro fra Guy, che intende divorziare dalla moglie per sposare un’altra donna, e Bruno, che odia il padre. L’uno si offre all’altro come killer affinché il favore venga ricambiato. Il film conta su una sceneggiatura di Raymond Chandler liberamente ispirata a un romanzo di Patricia Highsmith, ma i rapporti e le tensioni fra i personaggi sembrano avere molto in comune con quelli del regista piuttosto che con quelli della scrittrice. I due protagonisti (uno è Farley Granger, già presente in Nodo alla Gola) sono uniti dallo stesso inconfessabile desiderio, e l’uno si presenta, in una tesa relazione di duplicità, come il doppio deviato e “libero” (da codici morali) dell’altro.


Risultati immagini per rebecca hitchcock

Rebecca – La prima moglie (Rebecca)

Una giovane ragazza inglese (Joan Fontaine) dissuade Max de Winters (Laurence Olivier), misterioso uomo altolocato, dal suicidio. I due cominciano a frequentarsi, finché Max non chiede alla donna di sposarlo. La coppia si trasferisce nell’antica dimora della famiglia di Max, Manderley, dove la nuova signora de Winter fa la “conoscenza” di Rebecca, ex-moglie di Max ormai deceduta, ma da tutti ricordata e rimpianta.

Sarebbe una storia affascinante, sì, ma già letta e vista quella di Rebecca, forse: non fosse per il genio di Hitchcock che, tenendo ben celata l’identità di Rebecca e filtrandola soltanto attraverso le parole e i ricordi di chi la conobbe (non vediamo mai il suo volto), fa della prima signora de Winters uno spettro più vivo che mai e che ancora ristagna fra le mura di Manderley, e della seconda signora De Winters un’intrusa e una mediocre ombra che si aggira per una casa che non le appartiene. Una delle più inquietanti opere del regista.


Risultati immagini per north by northwest hitchcock

Intrigo Internazionale (North by Northwest)

Per rattoppare i danni subiti nel ’58 con Vertigo, Hitchcock decide di realizzare il più commerciale dei suoi film, North by Northwest (1959), tutto incentrato sul colossale equivoco che vede il pubblicitario americano Roger Thornhill accidentalmente scambiato per un certo George Kaplan da due uomini che lo conducono in una villa, senza motivo. Ha inizio una fuga senza sosta, ma anche la ricerca del vero George Kaplan da parte di Thornhill.

Con il suo tanto elaborato quanto seducente intreccio, arricchito da un ritmo vorticoso e condito di splendide prove attoriali (un mordace Cary Grant su tutti) e sequenze che hanno fatto la storia del cinema, North by Northwest è il punto di partenza degli imminenti film su James Bond e sullo sterminato mondo di 007; pertanto, anche della stragrande maggioranza dei film d’azione e di spy movies di epoca successiva e persino contemporanea. La verosimiglianza e la credibilità non è il punto forte del film, ma sicuramente lo è l’arguzia con cui Hitchcock affida a Grant il compito di smorzare i toni e rinunciare alla serietà, grazie alla sua naturalissima e squisita ironia.


Risultati immagini per vertigo hitchcock

La donna che visse due volte (Vertigo)

Vertigo tratta le vicende di Scottie (James Stewart), un poliziotto che abbandona il mestiere dopo essere stato vittima di un incidente a causa delle vertigini. Un vecchio amico chiede a Scottie di sorvegliare sua moglie Madeleine (Kim Novak) perché sembra posseduta dallo spirito di Carlotta Valdes, una sua bisnonna morta suicida un secolo prima. Tuttavia, Scottie rimane affascinato quando è costretto a salvare la donna durante un tentativo di suicidio in mare. Nasce fra i due una storia d’amore, ma…

E il “ma”, ossia lo svolgimento tramite la delineazione di una relazione sessuale così congiunta alla morte, la psicologia di un uomo deviante (ai limiti dell’accettabile, e probabilmente oltre), le atmosfere cupe e tediose, il doppio (mai così cadaverico prima d’ora) e l’eterno ritorno sono elementi non immediati, forse respingenti. Forse è a causa loro che Vertigo fu uno dei più grossi flop di Hitchcock: ma il destino, si dice, opera secondo vie misteriose. Anche giuste, perché oggi Vertigo è una delle più ammirate opere dell’autore-regista britannico: lo è per i suoi indelebili protagonisti, per la sua aura mortifera, per il suo essere così sperimentale, così originale, così audace. Talmente tanto che costò, per l’appunto, l’insuccesso più grande al caro Hitch. In effetti, non è che si potrebbe a cuor leggero definire Vertigo un film “facile”. Di certo è un film così ferale, penetrante e lugubre da essere indelebile. La stringente, romantica e sibillina colonna sonora di Bernard Herrmann, insieme a sequenze oniriche di abbacinante bellezza (grazie all’apporto del genio creativo di Saul Bass), completano il quadro. 


Risultati immagini per dial m for murder

Il delitto perfetto (Dial M for Murder)

Mary è sposata con Tony Wendice ma lo tradisce con lo scrittore Mark. Non è il tradimento, bensì il timore che la sua bella e ricca moglie lo lasci sul lastrico per sposare un altro uomo, a far maturare in Tony l’idea che Mary debba essere uccisa. Delega, così, l’omicidio a Lesgate, un suo vecchio compagno di studi che viene da lui ricattato. Il piano sembra funzionare. Sembra.

Completamente in interni perché, ancora una volta, tratto da un’opera teatrale (di cui l’autore è lo stesso della sceneggiatura del film), in Dial M for Murder l’autore si avvale degli spazi chiusi per giocare con lo spazio, con le ombre e con i punti di vista, che riproducono quelli della platea. Con il film, inoltre, Hitch suggella la sua intensa e radiosa amicizia e simbiosi lavorativa assieme alla diva Grace Kelly, contribuendo a fare di “ghiaccio bollente” un’icona immortale.


Risultati immagini per rear window

La finestra sul cortile (Rear Window)

L.B. Jefferies (James Stewart) trascorre l’ultima settimana di ingessatura alla gamba sinistra scrutando con un binocolo le “storie” dei suoi vicini di casa: c’è una coppia di sposi, una ballerina, una donna che trascorre le giornate in solitudine, un’altra coppia con un cane. C’è, soprattutto, un uomo anziano che si prende cura di sua moglie. Jefferies si accorge, però, che la moglie dell’uomo è sparita e i comportamenti dell’uomo diventando sempre più ambigui.

Rear Window è probabilmente il film che, più di tutti gli altri (forse anche più di Psycho), incarna il piacere dello sguardo secondo Hitchcock e, sempre “freudianamente”, il suo eterno legame con il piacere propriamente detto. O meglio, le conseguenze che anche l’innocua abitudine di un voyeur per passatempo può avere. La presentazione della donna, qui una luminosa e carnale Grace Kelly, è in opposizione a quella dell’opaca e fuggevole Kim Novak di Vertigo. Una delle più appassionanti, affascinanti e memorabili opere filmiche sui piaceri dell’occhio e sull’ebbrezza instillata da ingenue sbirciate che diventano pericolose. E, così, sempre più invitanti.


Risultati immagini per psycho

Psyco (Psycho)

Una giovane impiegata (interpretata da un’iconica Janet Leigh in un ruolo per lei allora inusuale) fugge dopo aver rubato quarantamila dollari. A causa di un temporale decide di passare la notte presso il Bates Motel, di cui Norman Bates (Anthony Perkins), uomo ambiguo ma ordinario, è il proprietario. La donna viene uccisa (chissà in quale memorabile sequenza) e Norman, sconvolto, ne nasconde il cadavere. Giungono presto due detective, un uomo e una donna, a indagare sull’omicidio.

Psycho non fu il primo esperimento “freudiano” del regista, né fu quello che si definirebbe una passeggiata: la cifra stimata per il budget di partenza non arriva nemmeno al milione, il che fa di Hitchcock il tecnico più coraggioso e prodigioso di tutti i tempi, in grado di trasformare modeste risorse in una carta vincente. E “vincente” non solo perché in grado di mascherare la penuria di mezzi, bensì per l’enorme divario che c’è fra risultato (ovvero uno dei più grandi e citati horror di tutti i tempi) e punto di partenza. Innumerevoli le idee e le invenzioni che hanno dato origine alle più famose scene del film. Irripetibile l’incontro fra autorialità e genere, fra rigore psicoanalitico e creatività senza limiti. E Norman è certamente divenuto, col tempo, il deviato per eccellenza.


Risultati immagini per rope hitchcock

Nodo alla gola (Rope)

La Transatlantic Pictures debutta proprio grazie a Nodo alla Gola, film tratto dall’opera teatrale di Patrick Hamilton del 1929 ispirata a una storia vera riguardante due studenti di Chicago che uccisero un loro compagno per il solo gusto di dimostrare a sé stessi la loro superiorità rispetto alla gente comune.

Tolta (per ovvie ragioni) la componente omosessuale che riguarda la natura della relazione fra i due ragazzi, Hitchcock porta l’azione teatrale sul grande schermo adottando un espediente che ha del miracoloso: un infinito piano-sequenza della durata di 77 minuti e composto, a sua volta, da dieci piani-sequenza montati in modo da tale da non sembrare discontinui. E non è nemmeno questo il vero prodigio: il vero prodigio è che il piano-sequenza risulta talmente funzionale, e secondario rispetto ai rapporti fra i personaggi e allo svolgimento della narrazione, da non essere in grado, mai una volta, di rubare la scena a ciò che contiene al suo interno. Ancora un indimenticabile James Stewart.

Banner

Federica Cremonini

La sua passione per la settima arte comincia quando, da piccola, scopre una videocassetta di Nightmare nascosta su una mensola in casa. Trascorsi i primi anni di cinefilia ad approfondire l'horror (in ogni salsa), passa alla seconda fase tipica di ogni appassionato: Lynch, Kubrick, Tarantino. Dopo una terza fase fatta di nouvelle vague, cinema russo e New Hollywood, decide che è finalmente pronta a dare la risposta definitiva: il suo cuore appartiene a David Cronenberg.