INTRODUZIONE
Ho potuto incontrare Giorgio Catania di persona in diverse occasioni. Di recente è accaduto nella grande e accattivante Milan Gamesweek 2017, l’evento milanese dedicato ai videogiochi e anche nel corso del Games District 2018 di Verona, ove ho potuto con lui piacevolmente discutere della sua nuova opera. Infatti Giorgio Catania è la mente dietro a Intermundia Genesis, un nuovo romanzo dedicato agli amanti del videoludo che sin dalla sua pubblicazione ha attirato l’interesse di molti addetti ai lavori. Infatti Giorgio è un importante esponente di AESVI, l’Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani. Egli si occupa quotidianamente a tempo pieno di supportare la grande crescita del settore videoludico italiano ormai in grande fermento, grazie soprattutto alla sempre più massiccia presenza di talentuose software house indipendenti tutte italiane.
Con un background professionale che cita lavori in conosciute testate giornalistiche e collaborazioni con una delle note catene retail d’Italia, l’opera letteraria prima di Giorgio Catania non poteva di certo non attirare la nostra e, in particolare, la mia attenzione. Di libri che narrano storie dedicate ai videogiocatori ve ne sono molti in circolazione, ma non mento quando dico che praticamente nessuno di loro mi ha mai soddisfatto appieno (Ready Player One è uno dei pochi ad avermi reso entusiasta). Con un pregiudizio critico piuttosto forte mi sono dedicato alla lettura di Intermundia Genesis scoprendo, a mio piacere, un gran bel gioiello tutto italiano.
UN UNIVERSO IN VIRTUALE
Se siete lettori di Projectnerd.it sapete benissimo come io, in realtà, sia completamente dedito a divulgare nel mondo la mia personale visione nei confronti dell’arte videoludica. Recensire libri è un’attività che compio di rado e solo in circostanze molto particolari. In poche parole, se recensisco un libro, è solo e soltanto perché tal racconto mi è davvero piaciuto (o mi ha davvero reso insoddisfatto). A conti fatti è sempre una gran cosa avere tra le mani il racconto di debutto di uno scrittore in erba. Nell’intervista pubblicata qui sulle pagine di Projectnerd.it abbiamo compreso come Giorgio Catania ha impiegato ben dieci anni per redigere il suo libro, dieci anni che si percepiscono tutti durante la lettura. Nato come esperimento, Intermundia Genesis è diventato un progetto concreto soltanto nelle sue ultime battute accogliendo, tra le altre cose, i favori dell’illustratore Stefano Manieri. Il libro è infatti seminato di alcuni abbozzi prodotti dal disegnatore italiano, i quali aiutano il lettore ad orientarsi al meglio all’interno del racconto. Una scelta che viene poche volte intrapresa dai romanzieri di tutto il mondo, ma che in questo caso si è rivelata sicuramente utile.
Ambientato in un futuro non troppo lontano (siamo nel 2031), Intermundia Genesis racconta le azioni di Mar, un giovinotto dalle forti tendenze Nerd che spende tutte le ore libere della sua giornata in Intermundia, il videogioco a Realtà Virtuale più famoso del pianeta. Intermundia è un titolo molto particolare: mediante l’utilizzo del visore Virtual 5ense è infatti possibile catapultarsi in uno dei suoi tre universi proposti: Genesis, ambientato in un reame fantasy classico; Exodus, ove millenarie battaglie interstellari dipingono uno scenario fantascientifico ed Apocalypsis, ambientato in una terra in rovina ove vige la legge del più forte (un po’ come su PUBG insomma). Accade però che il 18 marzo 2031, successivamente all’aggiornamento 2.0 che introduce una lunga serie di novità per tutti i videogiocatori appassionati, qualcuno scopre delle grosse falle nel sistema di Intermundia. Quello che accade..è tutto da assaporare nel racconto!
UNA STORIA A CINQUE SENSI
Nonostante a primo acchito la trama di Intermundia Genesis possa sembrare qualcosa di già visto e scontato, posso garantire che il suo svolgimento è sempre interessante e dannatamente intrigante. Leggendo la mia sinossi avrete sicuramente pensato a come l’opera di Giorgio Catania sembra quasi ricalcare le gesta descritte da Reki Kawahara in Sword Art Online, ed effettivamente non ci va molto lontano. Certo però le analogie sono comunque deboli e si fermano alla pura apparenza: Intermundia Genesis si dimostra infatti originale e solido nella sua struttura, piacevole da leggere e dannatamente fluido nel suo racconto. Diversamente dall’opera nipponica infatti, Intermundia Genesis propone al lettore un dipinto scenico che tanto ha in comune con quello che realmente ogni videogiocatore vive ogni giorno. Giorgio Catania è infatti un gamer di lunga data ed è palese quanto lui sia appassionato al videoludo. Non è un caso che egli abbia redatto una delle storie più coerenti e precise rispetto alla vita di ogni videogiocatore, descrivendo accuratamente il comportamento che ogni appassionato del videoludo avanza ogni qual volta che si immerge in una nuova avventura. Io stesso mi sono davvero riconosciuto nelle parole scritte da Giorgio, le quali, pagina dopo pagina, contribuivano a innescare in me un’esplosione di matura malinconia verso le mie lunghissime sessioni negli MMO da me più apprezzati.
L’idea è che ogni videogiocatore vive innumerevoli storie con ogni videogioco che possiede. Se è vero che ogni titolo presente nel mercato offre la possibilità di interagire con scorci di realtà a noi lontani, è pur vero che si possono vivere infinite storie anche con uno stesso videogioco. Certamente il genere che più permette di scrivere da sé la propria storia è sicuramente quello degli MMORPG, ove il giocatore crea un personaggio “a propria immagine e somiglianza” da utilizzare nel corso delle migliaia di ore d’avventura che lo aspettano. La particolarità degli MMORPG è la capacità di coniugare la vita reale (l’incontro con giocatori umani in carne ed ossa), e la possibilità di farsi una nuova vita in un ambiente virtuale. Tale caratteristica è il fulcro del racconto di Intermundia Genesi il quale coniuga con sapiente ritmo la costruzione di una vita virtuale dettagliata e affascinante a quelli che sono i problemi reali della vita di tutti i giorni. Che sia un lavoro noioso, una sorella nella sua piena fase ribelle o anche una famiglia disastrata, un videogiocatore deve sempre fare i conti con la realtà materiale della sua vita, in un modo o nell’altro.
Ecco: la simpatia della storia di Giorgio Catania sta nel fatto che quanto ha descritto non solo è uno scenario possibile, ma è anche dannatamente realistico. Diciamocela tutta: ognuno di noi ha almeno una volta nella sua vita di videogiocatore messo davanti un Raid in World of Warcraft rispetto agli altri impegni importanti della vita. Ognuno di noi ha almeno una volta sognato di vivere davvero nei mondi creati dagli sviluppatori del gioco e ognuno di noi, almeno una volta nella sua vita di videogiocatore, si è dimenticato di interagire con persone in carne ed ossa in favore di orchi parlanti o troll sognanti. Ecco: Intermundia Genesis fa leva proprio su questo sentimento e ci riesce alla grande. Leggere Intermundia Genesis vuol dire tuffarsi in un mare di ricordi e amore verso dei prodotti di intrattenimento che per milioni di persone come noi si sono trasformati in qualcosa di molto di più di semplici pixel e asset di programmazione.
LEGGI CHE POI GIOCHI
Se in passato avete letto alcune delle mie tantissime recensioni pubblicate, sapete bene che a me piace dare un taglio netto in quello che scrivo. Se vi sembra strano che non abbia parlato delle tematiche affrontate da Giorgio nel suo racconto, non è per sminuire il suo lavoro, piuttosto per permettervi, un giorno, di assaporare il suo corredo critico nei migliori dei modi. I dieci anni che l’autore ha impiegato nella stesura del suo libro sono serviti a rendere densa e concreta una storia che, se fosse stata scritta in modo più banale, non sarebbe mai stata così gradevole come a me è parsa. Oltre a un’attrazione naturale che può esercitare nei confronti di ogni videogiocatore che si rispetti, Intermundia Genesis offre spunti di riflessione interessanti e genuini. Si passa dalla tipica Xenofobia (la paura dello straniero e del diverso), fino alla critica alle autorità e alla società moderna. Certo non manca anche qualche frecciatina all’idea di famiglia tradizionale, agli stereotipi maschili tanto in voga in questi anni nonché alle idee rivoluzionarie spesso portate avanti con falsa attenzione.
Se però il tutto scorre in modo fluido e piacevole, è merito di uno stile di scrittura discreto e accattivante. Non so come realmente sia possibile, ma Intermundia Genesis è scritto in modo tale da entusiasmare i gamers di lunga data, senza dimenticarsi chi di videogiochi non ne mastica proprio. In poche parole l’opera prima di Giorgio Catania può essere letta e compresa da un pubblico vastissimo senza particolari restrizioni d’età. Un risultato a mio dire strabiliante perché se da un lato può sembrare semplice “banalizzare” il linguaggio dei gamer tanto da renderlo comprensibile a chi non ha mai preso in mano un pad (o un joystick), dall’altra è estremamente difficile riuscire ad essere comunque intriganti anche agli occhi dei videogiocatori. Al proposito posso dire che lo stile di scrittura non è mai banale e nemmeno stereotipato come spesso accade in questo tipo di racconti, rimanendo sempre coerente con lo spirito del libro senza mai sfociare in stranezze linguistiche d’altri tempi o di lingue straniere.
UNA PICCOLA RIFLESSIONE
Intermundia Genesis è un viaggio. I personaggi dopotutto inseguono un obiettivo che li porta a esplorare in lungo e in largo le grandi porzioni di Genesis, rincorrendo forsennatamente qualcosa che sicuramente è ben al di sopra delle loro possibilità. Eppure non si fermano mai e proseguono sempre nella loro avventura. Ma c’è qualcosa di particolare in tutto questo, poiché sembra che i personaggi stessi quasi non si rendano conto dell’importanza delle loro azioni come se, salvare “il mondo”, sia soltanto un gioco. Eppure è Mar in persona a definire l’importanza del videoludo nella sua vita, pretendendo tra le altre cose il rispetto e l’approvazione di chi non fa uso di videogiochi. Eppure è lui stesso quasi a sminuire il suo operato e la sua impresa titanica, considerando il tutto come nient’altro che un “passatempo”.
Questo mi fa pensare a come noi videogiocatori viviamo in una condizione contraddittoria davvero particolare. Da una parte pretendiamo che il mondo non-videogiocatore comprenda i nostri bisogni e rispetti la serietà dei prodotti che tanto amiamo. Dall’altra nemmeno noi stessi siamo effettivamente pronti a prendere il videoludo davvero sul serio. Che sia salvare il mondo, l’universo o la tana di un piccolo draghetto viola, una volta spenta la propria piattaforma di gioco tutto torna come prima come se niente fosse. Come se, dopotutto, nonostante le nostre mille battaglie e nonostante una vita spesa in pixel e poligoni, tutto quello che abbiamo fatto e che siamo stati nel virtuale rimanga isolato ed estraniato da noi stessi, come un eco della nostra reale persona che a quanto pare non vogliamo che invada, realmente, la nostra realtà quotidiana. Magari per paura di confrontarci con noi stessi.
Magari perché noi stessi non ci prendiamo seriamente.
IN THE CONCLUSION (si è scritto sbagliato, ma a me piace scriverlo così)
Intermundia Genesis è esattamente quel tipo di racconto che ogni videogiocatore vorrebbe leggere. E’ un romanzo fresco, scorrevole e dalla piacevole stesura. Il tema videoludico è trattato in modo contestualizzato e ben sviluppato, tant’è che trasuda passione verso il videogioco in ogni lettera. Intermundia Genesis è un viaggio che in qualche modo rappresenta la vita di ogni videogiocatore, capace di essere compreso dai gamers più incalliti fino agli anziani meno tecnoabili. E’ una lettura che consiglio soprattutto a coloro che effettivamente hanno avuto una esperienza videoludica intensa, magari in compagnia dei migliori MMORPG del mercato. In definitiva Intermundia Genesis è un libro capace di far sognare i più giovani e di immergere nel passato i ragazzotti più vissuti, in un inno d’amore al videoludo capace di legarsi indissolubilmente nel cuore di ogni videogiocatore.
Intermundia Genesis è disponibile su Amazon in formato fisico con spedizione veloce cliccando qui
In Breve
Intermundia Genesis è effettivamente il romanzo che ogni videogiocatore vorrebbe leggere. Ben scritto, scorrevole e coerente con la sua retorica di fondo, è una lettura capace di riaccendere il fuoco per la passione videoludica in attesa di vivere altre indimenticabili avventure. Consigliato!