Eccoci qui a parlare di un nuovo numero di Aliens,la testata mensile edita da SaldaPress che parla del del mondo degli Xenomorfi.
A differenza degli ultimi due numeri di cui abbiamo parlato, questo Aliens 14, non contiene solo storie auto conclusive, ma contiene uno episodio one shot intitolato Aliens: Cacciatore e la prima parte delle tre che compongono Aliens : Sopravvissuto, alla quale faranno seguito nel prossimo mese le 2 parti conclusive.
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Se nel 13 numero ci eravamo stupiti di vedere lo Xenomorfo alle prese con un maiale, questa l’albo ci sorprenderà nuovamente portandoci indietro nel tempo ( certamente una cosa anomala per il mondo di Alien). Siamo infatti alle prese con un avventura scritta e disegnata da David Wenzel ( artista americano noto principalmente per la sua vastissima produzione nell’ambito della narrativa per ragazzi e per l’adattamento a fumetti de Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien) e uscita nel 1998. Cacciatore ci porta sul nostro pianeta, ma al tempo dei Vichingi. Una scelta che contrappone ” lo strisciante” ai i guerrieri norreni famosi per essere particolarmente sanguinari e ferrati nell’arte della battaglia.
Uno sviluppo semplice e abbastanza lineare nonostante il tentativo di colpo di scena finale, il classico “percorso dell’eroe” con uno xenomorfo a prendere il posto del classico drago da affrontare come nelle tipiche leggende.
Wenzel è ferrato sull’argomento fantasy, lo si può vedere dal suo modo di gestire questo one -shot dal punto di vista grafico, una gestione dei colori impeccabile che riesce a rendere contemporaneamente onore al moderno mostro e agli antichi guerrieri.
Aliens Sopravvissuto ci porta invece da tutt’altra parte, scritto da James Vance e disegnato da Guy Davis, racconta la vicenda di Thompson, un geologo che vive con la moglie e il figlio su un pianeta remoto. La sua parrebbe una vita tranquilla… il problema è che, forse, si tratta di una mera illusione: la realtà, infatti, potrebbe essere completamente diversa.
Dove David nella prima storia predicava linearità, James Vance decide di giocare su diversi piani di narrazione. Un arco narrativo diviso in tre parti che inizia in questo numero confondendo il lettore, portandolo in un turbinio di situazione dal quale non sarà più in grado di capire cosa sia vero e cosa sia solamente nella mente di Thompson, portandoci davanti ad una conclusione decisamente angosciante, che lascia il lettore nell’attesa di sapere cosa succederà.
Un albo che ci propone due storie opposte, ma ugualmente interessanti, forse la prima maggiormente gradevole per la sua peculiarità generale, contrapposta alla prima parte di una storia che invece ha un setup più classico per questo universo, un mix che quasi sicuramente riuscirà almeno al 50% a venire incontro ai gusti del lettore.