Dark Luster

Dark Luster #1 – La recensione Partenza col botto per la nuova collana Manga della Shockdom con l’albo firmato da Giulio Sciaccaluga

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Dark Luster è un manga. Un ottimo manga. Ed è un manga italiano. A firmarlo non è infatti qualche acclamato autore giapponese, ma il giovane talento genovese Giulio Sciaccaluga, che dimostra di aver appreso davvero bene la lezione dei maestri nipponici e di saperla rielaborare in una storia che tiene incollato alle pagine il lettore.

Il primo volume della serie è uscito da pochi giorni per Shockdom, che con questo albo ha inaugurato la nuova collana Manga dedicata alle opere ispirate allo stile del Sol Levante. Per il progetto della casa editrice si tratta davvero di una partenza col botto.

Dark Luster è un racconto horror che vede come protagonista un giovane studente di nome Shin. Il ragazzo ha frequenti incubi popolati da mostri e altre creature demoniache che lo tormentano durante il sonno. Il giorno del suo diciottesimo compleanno i suoi incubi si tramutano in realtà: senza sapere perchè si trova infatti a dover fronteggiare gli Umbral, mostruose creature mutaforma che si nutrono delle anime degli umani. In suo aiuto arriva una misteriosa ragazza, dotata di poteri e abilità straordinarie, con le quali è in grado di combattere i mostri che stanno invadendo il mondo e sprofondando l’umanità nel terrore. D’altro canto, neanche Shin è uno sprovveduto: dietro all’apparenza da timido studente si nasconde infatti un ragazzo forte e generoso, sempre pronto a difendere sè stesso e il suo migliore amico Dan dalle prepotenze e dalle angherie altrui. Ora però dovrà combattere una minaccia di tutt’altra gravità, di fronte alla quale si sente inerme. Ma forse non lo è…

La trama immette subito il lettore al centro dell’azione, non a caso gran parte dell’albo è occupato dallo scontro tra la misteriosa ragazza e un potente Umbral. Tuttavia, dietro al classico schema di un pericolo “alieno” che minaccia la Terra, Dark Luster nasconde molto di più. Shin, che vive con la sorella Ashley, ha perso i propri genitori e si sente in colpa per questo. E’ infatti convinto di arrecare del male a chiunque si trovi intorno a lui, ma non conosciamo ancora il perché di questa sua sorta di maledizione. Inoltre Shin sembra avere un potere particolare, la cui natura è però ancora ignota ai lettori come al protagonista stesso. Di certo, tutto ciò sembra legato alle misteriose creature che infestano i sogni del ragazzo, e che ora si sono materializzate in carne e ossa nel mondo reale. Ancora sconosciuta è la stessa origine degli Umbral, così come quella della ragazza, il cui nome, tra l’altro, viene rivelato soltanto nelle ultime pagine del volume. E molto resta da scoprire anche sulla misteriosa spada che viene fornita a Shin per combattere i mutaforma.

La sceneggiatura ordita da Sciaccaluga, dunque, coinvolge sin da subito il lettore, aprendo numerose sottotracce narrative che lasciano al pubblico più di un punto di domanda e, di conseguenza, la voglia di proseguire la lettura. Chiari i richiami ad alcuni degli stilemi e delle caratteristiche tipiche di tanta produzione giapponese, dal body horror alla Devilman ai colpi speciali che ricordano quelli dei Cavalieri dello Zodiaco di Kurumada, passando per gli intermezzi umoristici e quel tocco di sentimentalismo tipici di moltissimi fumetti nipponici. Il tutto viene però miscelato dall’autore con abilità, proponendo al lettore un racconto avvincente.

Ottimi i dialoghi, che non appesantiscono mai la lettura e la fluidità del racconto. Una caratteristicha mantenuta anche nelle parti oniriche poste all’inizio del volume, dove i testi raggiungono interessanti vette di aulicismo.

Anche i disegni mostrano chiaramente l’ispirazione al fumetto giapponese. La caratterizzazione dei personaggi, la loro rappresentazione, il tratto scelto e l’uso del layout seguono con grande cura i dettami della migliore produzione nipponica. Emblematiche le tavole in cui vengono mostrati gli incubi di Shin affollati di demoni e quelle con gli stessi Umbral, nelle quali si intravede lo stile di Go Nagai. O, ancora, la rappresentazione dei siparietti umoristici, con accenni di super-deformed. A confermare il talento di Sciaccaluga è anche la dinamicità che caratterizza le scene d’azione e di combattimento presenti in gran parte del volume.

Fatta eccezione per l’ordine di lettura delle tavole, che resta quello occidentale, Dark Luster è dunque in tutto e per tutto un manga. Ed è un manga davvero ben fatto. Se il buongiorno si vede dal mattino, la serie di Sciaccaluga e tutta la nuova collana Shockdom promettono di regalare grandi soddisfazioni ai lettori.  

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DARK LUSTER #1
  • TRAMA
  • DIALOGHI
  • DISEGNI
4.2

Roberto Iacopini

Classe 1984, insegnante, giornalista, sta ancora cercando di espandere il suo cosmo per raggiungere il settimo senso... ma si accontenterebbe del quinto e mezzo