Qualche settimana fa qui su PJN vi abbiamo parlato di un progetto innovativo chiamato We Race, che vede per la prima volta il brand Ferrari nel mondo dei webcomics.
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Abbiamo anche avuto modo di parlare con uno dei nomi coinvolti, Giulio Gualtieri, sceneggiatore e editor in chief di grandi progetti che ringraziamo di cuore per il tempo concessoci nonostante i suoi numerosi impegni :
Come è nato questo progetto chiamato We Race?
Dalla volontà di Ferrari di voler comunicare in modo innovativo, legandosi ad un media come il fumetto, che oggi gode di incredibile popolarità e che rimane un’importante eccellenza italiana. Molti nostri autori, infatti, sono conosciuti in tutto il mondo.
Quali credi siano stati i punti di forza che hanno convinto un brand come Ferrari a “scendere in pista” con voi?
Il fumetto è da sempre un genere molto legato alla cultura popolare. Ferrari è da sempre nel cuore di tantissimi appassionati. C’erano i margini per un’opportunità di comunicazione interessante. We Race poi non è solo un fumetto, ma qualcosa di più, che segna la via verso qualcosa di nuovo e originale.
In un mondo sempre più connesso, credi che questo tipo di opere, più “avvolgenti” per il lettore, siano i futuro?
Credo che il fumetto, come tutto il mondo dell’editoria, dovrà necessariamente ripensarsi in funzione degli schermi di cellulari e tablet. Cambiare, ma restando fedele a sé stesso. La forza del racconto per immagini, infatti, rimarrà sempre la stessa, sia su carta che su supporto digitale.
Avete progetti per il futuro di We Race?
Mi sono trovato molto bene nell’Universo di We Race. Da vecchio tifoso Ferrari è difficile resistere al richiamo del Cavallino…
Per finire, come vedi il panorama del fumetto Italiano?
Vivo come non mai. I fumetti hanno trovato la loro dimensione anche in libreria, e sembra caduto il muro che tradizionalmente divideva fumetto e romanzi in senso più stretto. Certo, molto si giocherà proprio nella fruizione con i nuovi supporti digitali. Il mondo corre veloce, insomma, ma il fumetto non resta certo fermo…
Ringraziamo ancora Giulio per quest’intervista e vi invitiamo a dare uno sguardo al progetto sul sito ufficiale