Jodie Foster: “Al cinema americano servono più registe donne” Parlando a The Hollywood Reporter, Jodie Foster ha dichiarato che in futuro vorrà continuare a dirigere film. Sperando, magari, che altre donne possano seguire il suo esempio.

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“Hollywood ha un problema con le registe”, spiega l’attrice (e regista) Jodie Foster a The Hollywood Reporter. Dopo cinque anni di assenza, Jodie Foster torna al cinema da protagonista con il film Hotel Artemis, diretto da Drew Pearce. Eppure Jodie consola il suo pubblico, affermando che proseguirà la sua attività di regista in futuro, senza necessariamente escludere quella di attrice.

Di sicuro voglio fare un film se penso che sia una storia valida, se mi commuove. Anzi è soprattutto questo, mi deve commuovere ed è meraviglioso essere arrivata a questo punto della mia carriera, posso scegliere se recitare o meno in un film, lo faccio solo se lo voglio davvero.

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Tuttavia, l’attrice e regista cinquantacinquenne pone l’accento su un problema più grande, che riguarda le donne e il loro lavoro a Hollywood. In particolar modo, parla di come la figura di una donna dietro la macchina da presa sia maggiormente accettata in Europa che negli Stati Uniti, e di come in America si dovrebbe prendere esempio da quello che succede nel vecchio continente per quanto riguarda l’industria del cinema.

La Foster spiega:

L’ho detto e lo ripeterò fino alla nausea, voglio dirigere. E in futuro farò la regista molto più di quanto abbia recitato in passato. L’Europa è sempre stata all’avanguardia in questo. E’ l’America il problema, e lo è da molto tempo. Dobbiamo cambiare il modo di pensare americano per far capire all’industria che servono più registe. Guardate il successo di Wonder Woman.

Infine, specifica che la situazione sia comunque di gran lunga migliorata rispetto a tempi più lontani in cui l’attrice muoveva i primi passi all’interno dell’industria, come attrice.

Faccio cinema da 50 anni, quando ero giovane non c’erano proprio donne, giusto l’attrice che interpretava mia madre e la truccatrice. Per il resto c’ero io circondata da uomini”.

Fonte: The Nation

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Federica Cremonini

La sua passione per la settima arte comincia quando, da piccola, scopre una videocassetta di Nightmare nascosta su una mensola in casa. Trascorsi i primi anni di cinefilia ad approfondire l'horror (in ogni salsa), passa alla seconda fase tipica di ogni appassionato: Lynch, Kubrick, Tarantino. Dopo una terza fase fatta di nouvelle vague, cinema russo e New Hollywood, decide che è finalmente pronta a dare la risposta definitiva: il suo cuore appartiene a David Cronenberg.