Come nell’antichità, il destino di Roma è affidato a una lupa. Anzi, a due. Per la precisione due gemelle, ancora una volta nel solco della tradizione capitolina. Azzurra e Ambra sono le due supereroine che vestono i panni de La Lupa, la serie appartenente all’universo Capitani Italiani creato da Fabrizio Capigatti per Venezia Comix.
Dopo essere apparsa la prima volta nel crossover con Capitan Venezia Roma Criminale, torna dunque la supereroina della Capitale. Nella sceneggiatura del numero 0 Arma Letale, Capigatti pone immediatamente le basi della serie, presentando i personaggi subito in modo dettagliato, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto caratteriale. Facciamo subito la conoscenza della disinibita Azzurra, che ha il potere di trasformarsi in lupa di giorno, mentre di notte riprende la sua forma umana (dandosi alla pazza vita…). Viene subito palesato il suo rapporto di amore-odio con la sorella gemella Ambra, ben più responsabile, che invece ottiene la forma animalesca con il calare dell’oscurità, per tornare ad essere una ragazza di giorno (e l’idea non può non richiamare alla mente il film cult Ladyhawke).
Nel numero 0, tuttavia, le due eroine non entrano subito in azione, mentre le scene più dinamiche sono riservate ad altri due personaggi-cardine della serie: Er Pecorino e Lady Corallo.
Ex soldato e imprenditore agricolo schiacciato dalle tasse e dalla burocrazia, Er Pecorino è il villain della serie. Non è però un cattivo tout-court, ma un villain spinto da motivazioni realistiche e del tutto umane, nelle quali riecheggiano le critiche alla società contemporanea già presenti nella scrittura di Capigatti negli albi di Capitan Venezia. Queste motivazioni portano l’imprenditore agricolo a mettersi al soldo della misteriosa società guidata dal Cardine, con cui Er Pecorino entra in contatto tramite il losco uomo d’affari Totò Zozzi (e mai nome fu più appropriato).
Alla trama si aggiunge Lady Corallo, pericolosissima killer mutante che sta tentando di far luce sul proprio passato, il cui primo incontro con Azzurra regalerà scintille…
Come da cifra stilistica dell’autore, la sceneggiatura di Capigatti catapulta subito il lettore all’interno della storia senza fornirgli troppe spiegazioni, il che potrebbe risultare spiazzante, ma allo stesso tempo invoglia a proseguire la serie, con la consapevolezza che i punti nodali dell’intreccio verranno rivelati mano a mano nel corso dei successivi capitoli. Le basi per una trama interessante sembrano esserci tutte.
Buoni i dialoghi (salvo un paio di battute forse un po’ scontate), con un uso del dialetto romanesco abbondante ma mai forzato, il che rende i dialoghi molto realistici senza comprometterne la comprensione.
I disegni, realizzati da Federico Sabbatini, Giuseppe Costabile e Hermes Manuel Alejandro Quevedo mostrano una buona cura del dettaglio e un uso non convenzionale delle tavole. Colori affidati a Federico Toffano e Nicole Canziani. Da segnalare la copertina firmata da Alessia De Vincenzi. Unica sbavatura nel comparto grafico alcuni errori nel lettering.
In conclusione La Lupa rappresenta un buon tentativo di ampliare l’universo inaugurato da Capitan Venezia verso nuovi orizzonti, come da politica avviata negli ultimi tempi dalla casa editrice e proseguita con Capitan Palermo e Capitan Napoli.
Di seguito l’editoriale del numero 0 della Lupa.
Tutto ha inizio con la prima stagione della testata di “Capitan Venezia”: 7 numeri per sentire l’affetto dei lettori per quello che, da lì a poco, diventerà l’UNIVERSO DEI SUPER EROI ITALIANI. Nel 2015 è uscito un crossover dover il supereroe lagunare si è recato nel cuore della Capitale in cui ha, con sua sorpresa, conosciuto LA LUPA, la supereroina di ROMA.
Perché, in Italia, non sono soli.
Perché, in Italia, ci sono nemici e criminali da sconfiggere.
Ed eccoci qui, a presentare la testata tutta dedicata a LA LUPA con questo numero zero arricchito dalla cover di Alessia De Vincenzi, ma anche a promettervi che, presto, ce ne saranno altri.