Esce il 3 maggio la riedizione de L’Anello Magico – Autostima al femminile, libro pubblicato per la prima volta nel 2010 dalla casa editrice In Mind, fondata dalla stessa autrice, Oriana Staiano.
Esperta in Programmazione Neuro-Linguistica, metodo di comunicazione e sistema legato in particolare al life-coaching, self-help e counseling, Oriana Staiano è lei stessa trainer PNL, coach e scrittrice di opere in buona parte tratte dalla sua esperienza professionale.
Anche L’Anello Magico non fa eccezione, e ciò che emerge fin da subito è la volontà di ancorare il discorso ad un piano estremamente pratico, sottolineato dalle testimonianze che aprono e chiudono il libro, di persone che hanno seguito sessioni di lavoro con l’autrice.
La prima impressione che si ha, leggendolo, è che ci si trovi di fronte a quasi una trascrizione letterale, parola per parola, di una seduta – o, meglio, di un ciclo di sedute – di un percorso di life-coaching:
–> ci si rivolge direttamente al lettore alla seconda persona (singolare o plurale);
–> vengono poste domande dirette
(Ti vuoi vedere bella? Vuoi sentirti unica, fantastica, meravigliosa? Vuoi sentirti adeguata e al posto giusto sempre?);
–> vengono spesso utilizzati termini o modalità incoraggianti (“Sei straordinaria dentro e fuori i tuoi pregi riescono a minimizzare i difetti e quest’ultimi esaltano ancora di più la tua bellezza”; “il lavoro meraviglioso che hai fatto”; “ti chiedo di tirarti su, sulle tue bellissime gambe forti”; “Brava”);
–> vengono assegnati “allenamenti” o esercizi da fare: molto spesso scrivere, o andare davanti allo specchio (“Adesso voglio che vai davanti allo specchio, guardati negli occhi”) per entrare più consapevolmente in contatto con il proprio Sé più profondo;
Il tono con cui ci si rivolge al lettore è sempre molto conciliante, dolce, rilassante, sono ripetute un sacco di volte frasi come “prenditi il tuo tempo”, “fai con clama”, “prenditi tutto il tempo che ti è necessario”.
È anche possibile scaricare, dal sito inmind.shockdom.com, dei contenuti audio, che poi sono stralci del libro letti dalla Staiano, in modo da potenziare ulteriormente la sensazione di essere nel mezzo di una seduta terapeutica o di un gruppo di auto-aiuto.

L’autostima al femminile secondo Oriana Staiano
Il tema trattato, esplicitato nel sottotitolo, “l’autostima al femminile”, riguarda in realtà l’autostima in generale di tutte le persone – almeno fino agli ultimi tre capitoli, più specificatamente rivolti alle donne.
L’autrice inizia analizzando la stessa postura che abitualmente adottano le persone con bassa autostima, in contrasto con quelle dall’attitudine maggiormente “vincente”.
L’esempio che porta è un classico: si è ad una festa, non si conosce nessuno, si teme di fare da tappezzeria tutta la serata. Ma, se ci si esamina da vicino, cosa si scopre?
“Osservati bene, guarda il tuo volto: è impaurito, imbarazzato, le tue spalle sono ricurve, il corpo teso”
Se ora si pensa ad alcuni dei numi tutelari, evocati dalla Staiano a più riprese nel corso del libro, e a rotazione con citazioni all’inizio di ogni capitolo, cioè una serie di donne che evidentemente per lei rappresentano l’emblema della sicurezza e dell’autostima femminile, Rita Levi Montalcini, Virginia Woolf, l’omonima Oriana Fallaci, tra le altre, il paragone nasce spontaneo:
“Hai mai visto una Rita Levi-Montalcini o una Oriana Fallaci o Madre Teresa di Calcutta con le spalle ricurve (al di là dei problemi fisici e di anzianità, ovviamente), lo sguardo impaurito o che cerca di nascondere disagio, gambe rigide e serrate, braccia e mani che cercano conforto e piedi in fuga? No eh? E Allora… Su quelle bellissime spalle, dritte! Raddrizziamo la schiena… Su la testa, collo dritto e sguardo fiero! Sai, basta già questo per iniziare a vedere il mondo da una prospettiva diversa”.
Segue un’analisi, nei capitoli successivi, dei pensieri su di sé, dei preconcetti che si possono avere o che possono derivarci dal nostro passato e a cui in qualche modo siamo rimasti legati, con una serie di “compiti a casa” da mettere in pratica quotidianamente e, in alcuni casi, anche più volte al giorno per a volte settimane.
Alcuni consigli sono oggettivamente utili, e tutti dovremmo provare a seguirli: come ad esempio l’elenco delle cose che effettivamente si fanno da quando ci si sveglia, in modo da concretamente riuscire a meglio organizzare il proprio tempo. Altri sono forse più difficili da praticare perché richiedono maggiore “astrazione”, coinvolgendo maggiormente la capacità di immaginare (l’aura, o lo stesso Anello Magico), che probabilmente i più scettici faticheranno ad esercitare.

Gli aspetti positivi
L’Anello Magico ha il vantaggio di essere scritto in modo semplice, piuttosto chiaro (a parte, forse, il concetto di “risorsa”, in cui qualche esempio pratico in più non avrebbe guastato). Di essere molto positivo e, insieme, estremamente concreto: Oriana Staiano non perde tempo in teorizzazioni, ma si concentra su puntualizzazioni precise, in cui pressoché ognuno può riconoscersi, ed esercizi pratici per riuscire ad ottenere i risultati sperati.
Un ulteriore aspetto a favore risiede nella struttura che ricalca piuttosto pedissequamente quella di un ciclo di coaching, con tanto di ripetizioni e “riassunti delle puntate precedenti”, per meglio fissare i traguardi e i cambiamenti già assimilati prima di procedere verso i successivi. Altrettanto produttivo può considerarsi l’importanza data al ringraziare, da se stessi, ai propri mentori, al proprio passato. I concetti espressi, inoltre, pur se originariamente pensati per le donne, possono con tranquillità essere validi anche per gli uomini.
Gli aspetti meno riusciti
Paradossalmente, sono proprio i capitoli specificatamente dedicati all’universo femminile (cioè gli ultimi tre) a risultare i meno convincenti. Incentrati sull’analisi dei problemi e dei soprusi subiti dalle donne nel mondo del lavoro (cap. 14), o a livello di violenza fisica (cap. 15) e psicologica (cap. 16), appaiono un po’ superficiali, con affermazioni discutibili e piuttosto banali.
Un esempio per tutti, la considerazione sulla “ricerca delle ragioni per cui l’uomo ha avuto comportamenti ostili verso la donna nel passato e il perché li ha ancora oggi” ritenuta da Staiano inutile perché non risolve in nessun modo la situazione, “crea solo l’illusione di star bene che finisce nel tempo in cui se ne parla”, e con quale scopo? “Quello di voler distruggere l’immagine che noi abbiamo” [degli uomini N.d.A.]? Ma, dal suo punto di vista, questa (presunta) distruzione non è un bene perché:
“Ricordiamoci che noi siamo state create per donare la vita ed è contro natura che proprio una donna la voglia in qualche modo distruggere”
Visione francamente eccessivamente semplicistica dell’animo umano, che, tra l’altro, nega la possibilità di fare del male delle donne in nome di una generica e piuttosto pressapochista “legge naturale”.
Anche affermazioni come “quando a volte l’uomo si comporta in maniera violenta con te donna, guarda il tuo mare, la tua forza, l’energia, la vita che sai offrire e tutto il bene che sai donare” a fronte di dati che indicano una media di una donna uccisa ogni 53 ore da un uomo in Italia dal 2000 ad oggi, beh, suonano in qualche misura leggere e non sufficientemente attente alla complessità dell’argomento.
SCHEDA TECNICA LIBRO:
Editore: In Mind
Data di pubblicazione: 03 Maggio 2018
ISBN 9788893361088
Numero pagine: 129 formato 15×21