Gwent Homecoming si conferma essere un progetto più che ambizioso per la CD Project Red. Qualche giorno fa durante una diretta di un’ora e mezza Pawel Burza ha fornito varie anticipazioni su come potrebbe essere strutturato il nuovo universo Gwent all’uscita dell’aggiornamento.
Il progetto Homecoming nasce con l’intento di riportare su Gwent un’atmosfera simile a quella che troviamo nella saga di The Witcher. Ovvero un tema più cupo partendo da una possibile eliminazione dell’effetto “cartoon” presente attualmente nel gioco. Tuttavia le più importanti innovazioni verranno imposte al gameplay vero e proprio. Dalla diretta possiamo estrarre una corposa lista di possibili modifiche, tutte di un certo peso considerato quello che è il Gwent attuale.
Si sta discutendo riguarlo la possibilità di modificare il meccanismo di creazione del mazzo. Per esempio invece di un limite per carte si pensa anche ad un limite in risorse, le quali vengono conteggiate in base al valore delle carte. Quindi invece di avere minimo 25 carte di cui massimo 4 oro e 6 argento potremmo trovare un minimo 25 carte con una qualsiasi combinazione di oro argento e bronzo entro un prefissato numero di punti risorse.
I comandanti potrebbero avere abilità multiple, comprese abilità passive. Anche le carte normali potrebbero presentare più di un’abilità, le quali potrebbero anche essere attivate manualmente dal giocatore in momenti specifici del gioco. Questo per modificare l’attuale paradigma del “gioca la carta si attiva l’effetto”.
Ha fatto molto discutere la possibilità di eliminare completamente le carte spia argento. Esse sono nate per compensare il problema del lancio della moneta ma col tempo sono diventate parte integrante di un altro criticato fenomeno, l’abuso del vantaggio carte. Come conseguenza di un altro tipo di abuso si pensa anche ad un numero limite di carte in mano, per esempio 10 con l’obbligo di scartare quelle in eccesso. Si pensa che una soluzione del genere potrà aiutare ad evitare il così detto “dry pass”, ossia il passare il turno senza giocare nessuna carta.
Non è in programma l’inserimento di nuove carte. Questo perchè è prevista una revisione generale degli effetti delle carte già presenti. Oltretutto, come fa notare Burza parlando del Midwinter update, il passato ha insegnato che non è una buona soluzione apportare modifiche e nuove carte nello stesso aggiornamento.
Per quanto prese in considerazione per il futuro, Homecoming non prevede nuove modalità di interazione come la modalità spettatore o altri tipi di Arena. Tantomeno è prevista lo sviluppo di una versione mobile del gioco, in quanto gli sforzi ora sono concentrati tutti sul gameplay.
Durante la diretta Burza ha affermato che ha parlato personalmente con Lifecoach riguardo il futuro di Gwent, prendendo in considerazione dei suggerimenti che gli sono stati forniti. Ha inoltre affermato che il prossimo Challenger sarà a tema Skellige.
Eccovi il link alla pagina dedicata ad Homecoming sul sito di Gwent e qui sotto troverete il video della diretta integrale:
Qui invece potete recuperare l’intervista che abbiamo fatto a Bartlomiej Gawel durante la nona edizione del Giocomix.