Edizioni BD inaugura la nuova etichetta Icone, naturale evoluzione della collana BD Rock, con la biografia Miles – Assolo a Fumetti di Lucio Ruvidotti. La biografia sarà disponibile a partire dal 14 giugno in formato brossurato, 120 pagine al prezzo di €16.00.
Miles Davis ha ispirato generazioni di musicisti, ha gestito la sua vita privata fatta dei tipici eccessi delle rockstar senza mai tralasciare la sua immagine pubblica.
Miles – Assolo a Fumetti non è un semplice racconto illustrato. La sua musica “suona sulla carta” e si muove tra gli otto capitoli del testo. Nel primo e nell’ultimo capitolo della storia quello che più emerge è la personalità di Miles Davis mentre nella parte centrale della storia Ruvidotti si è concentrato sul jazz e sulla inesauribile capacità che l’artista ha di reinventare una musica sempre nuova e diversa.
Nella postfazione del fumetto Giorgio Fontana ha scritto:
«Raccontare il personaggio di Miles in maniera lineare è inutile, nella sua musica così come nella sua vita i conti non tornano e non vogliono tornare. Ma Lucio Ruvidotti non ha paura. Fin dall’inizio compie una scelta precisa e segue lo spirito proteiforme di Miles. Non ci propina una sua immagine patinata ma lo mette in movimento, e anzi trova particolare verve nel raccontarne gli aspetti più estremi. Ciò che colpisce del suo lavoro è dunque la varietà stilistica, conseguente all’inesausta esplorazione del linguaggio da parte di Miles Davis: un’idea ovvia, ma interpretata in modo ben poco ovvio».
Lucio Ruvidotti ha raccontato da dove nasce il suo legame con la musica e cosa lo ha spinto a scrivere la storia di Miles Davis:
«Ho un padre, Diego, trombettista jazz professionista, da bambino giocavo con la sua tromba nelle pause tra gli esercizi e le prove. Quando ho iniziato, anni dopo, ad ascoltare jazz per i fatti miei, Miles Davis è diventato presto un riferimento. Poi qualche anno fa, in occasione dell’anniversario della morte del grande trombettista, con Danilo Deninotti e Giorgio Fontana, abbiamo raccontato a fumetti il lungo periodo in cui Miles smise completamente di suonare, con una storia breve.
Miles David è stato un grande artista ma ancora di più, quello che mi ha segnato, è stata quella sua sincerità nell’essere un personaggio che dal punto di vista umano e morale non ha nascosto le sue ombre, i grossi lati oscuri, e nonostante ciò ha comunque saputo modificare la sua musica in “social music”, in un messaggio per gli altri, capace di innovare e rinnovarsi continuamente».