Amici di ProjectNerd benvenuti ad una nuova edizione della rubrica PJN Presenta, abbiamo avuto il piacere di scambiare 2 chiacchiere con gli amici di Minos Games, una casa editrice italiana, ideatori anche di Rockopolis un interessante progetto che sarà su kickstarter da settembre.
I: Chi è la Minos Games e da chi è formato lo staff?
M: Minos Games è un progetto editoriale che nasce dalla mente di Davide Franceschi, che al momento ne costituisce l’intero staff “ufficiale” in funzione di publisher, editor e tutto il resto.
Nessuno è, però, capace di fare tutto da solo. Indispensabile è pertanto l’aiuto di Andrea Sbragia, autore e carissimo amico, che va ben oltre il (non) semplice lavoro di autore e fornisce supporto in molti degli impegni.
Inoltre ci sono dei professionisti nel campo della grafica e dell’illustrazione che ci aiutano a dare una forma a ciò che nasce come idea.
I: Come nasce l’idea di Rockopolis?
M: Rockopolis nasce originariamente da un’idea di Azzurra Eschini, compagna di Andrea Sbragia e coautrice con lui del gioco da tavolo. L’idea parte dalle esperienze dirette provate con i gruppi con i quali hanno cantato: le (dis)avventure di un gruppo rock emergente sono tali e tante che un gioco sembrava il modo perfetto per farle conoscere e comprendere anche ai non addetti ai lavori.
Cominciammo quindi a lavorare per pubblicare il gioco da tavolo. Nonostante non ci siamo ancora riusciti, l’esperienza fatta nei tentativi di questi anni ci porta ad esser certi di riuscirci durante il 2019.
I: Come mai un GDR e poi un gioco da tavolo dedicati al mondo del rock?
M: Perché sia Azzurra che Andrea che Davide sono, tra le altre cose, musicisti Rock.
Perché le dinamiche delle Rock band emergenti sono divertenti anche nella vita reale e perché c’è un po’ di Rock in ognuno, anche in chi non lo apprezza.
Durante Lucca Comics & Games 2016, mentre presentavamo il gioco da tavolo di Rockopolis nella speranza di spingere la campagna Kickstarter per finanziarlo (campagna ahimé fallita), c’è stato l’incontro con Gilbert Gallo, autore già pubblicato di giochi di ruolo, che si è presentato con l’idea di un gioco di ruolo a tema Rock.
Il connubio era praticamente già deciso.
Si è pensato di ispirarsi al GdT ma di porre l’attenzione del GdR su un altro aspetto dei musicisti Rock: le “cattive abitudini” che molti rockers si portano dietro e che condizionano la loro musica al pari della loro vita.
Sono così nate le Muse, tremende ispiratrici dei personaggi del gioco, che saranno sempre pronte a fornire ai musicisti l’ispirazione per performance spettacolari in concerti indimenticabili. A patto che le si nutra adeguatamente, sia chiaro.
Ogni Musa cercherà di far cadere il personaggio nel proprio abisso, prendendo sempre maggior controllo sulla vita e sulla musica come un demone che tenti di impossessarsi del proprio ospite. Liberarsi di questa “possessione” potrebbe però rivelarsi incredibilmente difficile.
Al momento stiamo rifinendo i test sul sistema di gioco, creato appositamente per Rockopolis, in modo da esser pronti alla pubblicazione per Lucca Comics & Games 2018 (a seguito di una campagna Kickstarter in partenza il 4 Settembre).
I: Parlateci di Another Mind il vostro prossimo libro game
M: I librogames sono parte della formazione ludica di praticamente ogni giocatore che abbia cominciato negli anni ’80, e per molti, me compreso, rappresentano un pezzo d’infanzia indimenticabile.
Oggi vengono riscoperti i classici e pubblicati nuovi titoli anche grazie alle versioni digitali, e mi è sembrato quindi il momento opportuno per tirar fuori un progetto che avevo nel cassetto da un po’.
Another Mind, una storia con tratti tra lo SCI-FI e l’Horror.
Come in ogni librogame, anche qui il protagonista sei tu, ma stavolta tu non sai chi sei. Questo, tra l’altro, sembra essere il minore dei tuoi problemi.
Scopri di essere stato ibernato e che, durante l’ibernazione, qualche procedura andata storta ha fatto sì che il tuo cervello, oltre a non poter accedere ad alcune aree della tua memoria, non sia più in grado di comunicare con i tuoi organi di senso.
Sei cieco, sordo ed incapace di ricevere stimoli dal mondo circostante. Il tuo corpo è un guscio buio e silenzioso nel quale sei sepolto, senza mezzi di comunicazione con il mondo esterno.
L’unico tuo strumento di contatto con la realtà che ti circonda è Lucius, un ausiliario cerebrale in parte elettronico, in parte biologico che è stato installato nel tuo cervello.
Sarà lui a descriverti ciò che il tuo corpo percepisce ed a permetterti di muoverti in una storia in cui i misteri del tuo passato si intrecceranno con l’incertezza sul tuo presente. A te il compito di sopravvivere e scoprire perché ti trovi in questa situazione.
Nonché di decidere di chi fidarti.
Another Mind è il primo passo di un progetto molto più ampio che sarà portato avanti tramite altri giochi di vario tipo, nonché altre forme di narrazione. Questo primo capitolo autoconclusivo dovrebbe vedere il lancio sia digitale che cartaceo a Gennaio 2019.
I: Un altro vostro prossimo titolo è Lockpick, che tipo di gioco sarà?
M: Lockpick è un gioco da tavolo collaborativo nel quale i giocatori dovranno riuscire ad aprire un lucchetto prima che il tempo a disposizione termini, evitando di andare nel panico e di fare troppo rumore.
È ambientato in un setting dal vago sapore steampunk, ed ispirato alle reali tecniche di lockpicking disponibili agli scassinatori in epoca vittoriana.
Tranquilli! Non insegnamo a scassinare le serrature!
Ma se siete curiosi riguardo al funzionamento di un lucchetto e della tensione che può generarsi cercando di manipolarne il meccanismo, questo gioco potrà certamente interessarvi.
1-4 giocatori, circa 20 minuti di durata.
Fa parte dello stesso ambizioso progetto che nasce con Another Mind, benché sia ambientato in un mondo differente. I collegamenti potranno non essere chiari all’inizio, ma con i successivi progetti i legami cominceranno a rendersi più evidenti. Sempre che sappiate aguzzare lo sguardo…
I: Progetti futuri?
M: Come accennato, ci sono una serie di progetti collegati tra loro che dovrebbero dipanarsi nell’arco di diverso tempo, sfruttando tutti i tipi di media che saremo in grado di gestire.
Oltre a questi, ci sono molte altre idee attualmente in diverse fasi di sviluppo o testing, che potranno vedere la luce negli anni futuri.
Passare dalle idee alla realizzazione sarà la sfida più dura, ma confidiamo nel fatto di acquisire progressivamente esperienza e di riuscire ad appassionare persone con il nostro lavoro. Questo sarebbe il risultato migliore, quello che più di ogni altro è in grado di darti la spinta per continuare a lavorare.
Quello, e il fatto che, in fin dei conti, è tutto un gioco!
I: Salutiamo e ringraziamo gli amici di Minos Games e vi invitiamo a seguirli sul loro sito per rimanere sempre aggiornati sulle loro ultime novità.