Red Hood and The Outlaws 24

Red Hood and The Outlaws, Jason Todd rivela l’identità di Batman a un villain? Nel numero 24 della serie DC Comics Cappuccio Rosso, in cerca di vendetta per il padre, compie un gesto avventato

6249 0

Attenzione SPOILER: il seguente articolo contiene spoiler su Red Hood and The Outlaws #24, attualmente in vendita negli Stati Uniti

Jason Todd potrebbe aver rivelato l’identità di Batman a uno dei supervillain dell’Uomo Pipistrello, il Pinguino. Nel numero 24 della serie Red Hood and The Outlaws, edita da DC Comics, l’ex Robin e attuale Cappuccio Rosso, durante un combattimento con Oswald Cobblepot, prende una decisione avventata che potrebbe mettere a rischio il segreto di Bruce Wayne.

Red Hood and The Outlaws #24, attualmente in vendita negli Stati Uniti, è scritto da Scott Lobdell e illustrato da Dexter Soy e Alisson Borges, con colori di Veronica Gandini e lettering originale di Taylor Esposito. Copertina firmata da Trevor Hairsine, mentre Guillem March realizza la versione variant cover.

Come vediamo nelle pagine dell’albo, Jason Todd è in cerca di vendetta sul Pinguino dopo aver scoperto il suo coinvolgimento nella morte del padre Willis Todd. Cappuccio Rosso mette in atto il suo piano durante l’inaugurazione del parco a tema Ice Patch: dopo aver spaventato tutti con il lancio di una serie di bombe, sgancia una bomba fumogena per isolare e intrappolare il Pinguino.

Red Hood and The Outlaws 24 a

Giunto faccia a faccia con il villain, gli rivela di essere lì per vendicare Willis. Il Pinguino ride affermando di non ricordarsi minimamente di Willis, ma Jason vuole guardare la sua vittima negli occhi per fargli sapere che è un Todd che sta per ucciderlo. Per questo prende una decisione avventata: si toglie la maschera da Cappuccio Rosso e rivela la sua identità.

Oswald Cobblepot lo schernisce evidenziando quanto sia stata stupida la sua mossa, poiché Jason non solo gli ha rivelato la sua identità, ma, per associazione, anche quella di Batman. Quello del Pinguino potrebbe anche essere un bluff, ma non è inverosimile che il villain abbia capito l’identità dell’Uomo Pipistrello.

Jason è stato infatti cresciuto da Bruce Wayne come un figlio ed è apparso moltissime volte a fianco del miliardario, per questo non dovrebbe essere difficile per il Pinguino immaginare che sia stato proprio Batman ad addestrarlo alla lotta al crimine. D’altronde, entrambi sono rimasti orfani per colpa di un criminale.

Dopo essersi tolto la maschera da Cappuccio Rosso, Jason spara dunque in faccia al Pinguino, apparentemente uccidendolo, per poi fuggire. Ha abbandonato la sua umanità e si è trasformato in uno spietato assassino, per quanto spinto dal desiderio di vendetta per il padre. Inoltre, ha causato l’ira di Batman, costretto a mettersi sulle sue tracce per rintracciarlo, prima che lo faccia la polizia.

Red Hood and The Outlaws 24 b

Inoltre, con i suoi gesti avventati, Jason potrebbe aver causato un altro problema. L’attacco di Cappuccio Rosso al villain è infatti andato in onda in diretta televisiva, con la possibilità che l’audio venga diffuso nell’etere e che dalle immagini, malgrado la cortina fumogena, qualcuno possa aver intravisto Jason smascherato, mentre gongolava sopra al villain impaurito.

Jason ha azzardato davvero molto con le sue azioni e deve sperare che nessuno l’abbia riconosciuto. Inoltre, se Cobblepot dovesse sopravvivere, la questione si farà ancor più complicata e pericolosa. Certamente Cappuccio Rosso ha qualche attenuante per la morte del genitore, ma così facendo ha messo in pericolo il suo secondo padre.

La situazione per Jason prenderà presto una svolta oscura quando Batman gli darà la caccia. Bizarro e Artemis non saranno più al suo fianco, e nel numero 26 di Red Hood and The Outlaws vedremo Jason lasciare Gotham City e indossare un nuovo costume, con il Cavaliere Oscuro che non è più il suo mentore. 

Sembra che sia in procinto di trasformarsi da vigiliante a villain, un processo che manderebbe in fumo tutte le energie che Bruce Wayne ha dedicato al suo addestramento e alla sua crescita.

Fonte: CBR

Banner

Roberto Iacopini

Classe 1984, insegnante, giornalista, sta ancora cercando di espandere il suo cosmo per raggiungere il settimo senso... ma si accontenterebbe del quinto e mezzo