Il protagonista di Bohemian Rhapsody Remi Malek ha sentito un forte senso del dovere nell’interpretare il suo difficile personaggio, Freddie Mercury, preparandosi per la parte volando a Londra e studiando il massimo possibile sul cantante, ben prima che la produzione ricevesse i fondi per l’inizio delle riprese.
Parlando con EW, Malek ha raccontato che la sua indagine su Freddie Mercury si è rivelata una vera e propria salvezza quando la produzione è andata in crisi a causa del licenziamento del regista originale, Bryan Singer – a causa delle sue assenze sul set – e con due settimane rimaste a disposizione per completare le riprese, Fox ha ingaggiato il regista Dexter Fletcher. Ricordando quei momenti, Malek ha detto:
Non avrei mai lasciato Bohemian Rhapsody incompiuto, in nessun caso. Dal momento in cui il set è ha vissuto un clima di tensione, chiesi a me stesso “Che cosa farebbe Freddie?”. Ve lo assicuro, non si sarebbe mai tirato indietro.
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Per trarre tutte le sfumature necessarie al suo Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody, Malek ne ha studiato interviste ed esibizioni, nonostante le prime siano considerate una rarità a causa dell’astio tra stampa e gruppo musicale, motivo per cui il cantante ha sempre preferito non farsi avanti coi giornalisti.
Per Malek è stato di fondamentale importanza apprendere i diversi lati della psicologia di Mercury, che era sia un personaggio sfacciato nei momenti in pubblico sia un solitario nella vita privata.
Portarlo alla luce è stata una sfida. È cresciuto a Zanzibar e venne spedito molto piccolo a scuola a Bombay, lontano dagli affetti, per poi espatriare a Londra con la famiglia. Quel tipo di infanzia è purtroppo tipica dei soggetti con continue crisi d’identità, com’è successo al cantante per molti anni.
Bohemian Rhapsody arriverà nelle sale italiane dal 29 novembre 2019.
Fonte: CinemaTown