Justice League Lex Luthor

Justice League, ecco cosa ha spinto Lex Luthor a ricreare la Legione del Destino Nel quinto albo della serie DC viene svelato cosa è accaduto al miliardario di Metropolis dopo gli eventi di No Justice

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ATTENZIONE SPOILER: Il seguente articolo contiene SPOILER su Justice League #5, attualmente in vendita negli Stati Uniti

Justice League rivela cosa ha spinto Lex Luthor a ricreare la Legione del Destino. Nel quinto numero della serie DC Comics viene svelato ciò che è accaduto al miliardario di Metropolis nel periodo compreso tra gli eventi di No Justice e la formazione del nuovo gruppo di villain.

Justice League #5, attualmente in vendita negli Stati Uniti, è scritto da James Tynion IV con disegni di Jaime Mendoza e Doug Mahnke, che realizzano anche la copertina regolare. Ai colori dell’albo troviamo Wil Quintana, con lettering originale di Tom Napolitano. Variant cover a opera di Scott Williams e Jim Lee.

Dopo essere stato per lo più assente all’avvio del rilancio The New 52, Lex Luthor è passato a guidare la lotta contro il Sindacato del Crimine d’America aderendo alla Justice League. Ha anche indossato i panni di Superman per proteggere Metropolis dopo la morte dell’Uomo d’Acciaio. Dopo gli eventi di No Justice, però, Lex ha evidentemente abbandonato i concetti di giustizia ed eroismo. 

In Justice League #5 scopriamo infatti cosa ha portato Lex a ricreare la Legione del Destino, ritornando alla sua indole di villain. Non è un caso se, nella copertina dell’albo della DC, il nome del gruppo di supereroi è sovrastato dalla scritta Legion of Doom.

Justice League #5 Lex Luthor

In No Justice Lex Luthor è stato reclutato da Brainiac come parte del Team Entropy, una delle quattro squadre riunite per fermare gli Omega Titans. Durante questa missione Lex ha cambiato radicalmente la sua visione del mondo, rendendosi conto che non c’è giustizia nell’universo. L’esperienza di nello spazio gli ha fatto fare i conti con la sua stessa esistenza, facendogli capire quanto sia insignificante rispetto alla totalità dell’universo.

Nel frattempo, gli eventi di Dark Nights: Metal, con la rottura del Muro della Fonte, hanno scatenato nuove forze nell’universo DC, dando al miliardario di Metropolis l’occasione per tramandare il suo nome nel futuro. Per riuscirci deve però iniziare a pensare in grande, molto più di quanto fatto finora.

Il ritorno di Lex Luthor alla malvagità, dunque, non è stato voluto dalla DC semplicemente perché il personaggio è noto al grande pubblico come villain, ma si tratta di un’evoluzione delle sue prospettive e motivazioni. Quando tutto quello che conosceva era la Terra, il suo unico obiettivo era diventare la persona più potente del pianeta e il suo solo avversario era sempre stato Superman. Ora Lex ha visto l’enormità della galassia, quindi ha bisogno di superare il suo orizzonte “terrestre” e la sua gelosia nei confronti di Clark Kent se vuole essere ricordato per sempre.

Come abbiamo già visto nell’anteprima di Justice League #5, Luthor compie un viaggio nello spazio-tempo per capire da quale parte stiano la verità e la ragione. Si sposta nel futuro più lontano di chiunque altro abbia mai fatto finora nella storia dell’Universo DC, arrivando nell’anno 1.002.018.

Giunto nel futuro, Lex è scioccato nel trovare una sua gigantesca statua olografica che sovrasta la città, chiamata Lexor in suo onore. Il villain viene informato da un gruppo di super criminali del futuro, guidati da un adolescente simile a Joker, che Luthor ha fallito a suo tempo, ma un archeologo ha trovato i suoi scritti, diventati molto popolari. 

I manoscritti dimenticati di Luthor hanno convinto la popolazione della Terra a smettere di cercare di essere persone migliori per cedere invece ai propri istinti più bassi e violenti, per conquistare in questo modo l’universo. Lex capisce dunque che, dopotutto, aveva ragione, ma non vivrà mai abbastanza a lungo da veder quel futuro realizzato. 

Justice League #5 Lex Luthor statua futuro

I villain del futuro affermano inoltre che Lex aveva la risposta a portata di mano, in quanto questa riguarda il Legionnaire’s Club di suo padre e un segreto nascosto in dei documenti che rivelano la verità nascosta dell’universo DC. Venuto a conoscenza di questo, a Lex resta solo da capire di chi e di che cosa ha ora bisogno per riuscire a raggiungere il proprio obiettivo.

Crea così la nuova Legione del Destino, i cui membri vengono reclutati dal miliardario di Metropolis con uno scopo preciso. Ognuno dei villain, infatti, è legato a una delle sette nuove forze scatenatesi nell’universo DC, e Lex intende sfruttare questo elemento a suo favore.

Luthor ha bisogno dello Spettro Ultravioletto per far sì che l’umanità ceda ai suoi istinti più bassi, per questo arruola Sinestro; vuole avere potere sul concetto stesso di creazione, così recluta Gorilla Grodd che, entrando in comunione con il discendente di Turtle, riesce a controllare la Still Force.

Oltre a Lex e ai due villain ora citati, la nuova Legione del Destino è formata da Joker, Cheetah e  Black Manta, sei membri in totale. Non sappiamo ancora quali siano le altre forze e come si collegheranno ai vari villain, così come dobbiamo scoprire se ci sia un settimo membro del gruppo ancora sconosciuto, visto che le forze sono sette.

La nuova Legione del Destino rappresenta senz’altro la più grande minaccia che la Justice League abbia mai affrontato finora, perché costituisce un pericolo per il concetto stesso di giustizia nel mondo. D’altronde abbiamo visto cosa riserva il lontano futuro per il pianeta, e sappiamo che Luthor ha tutte le intenzioni di anticipare i tempi.

La domanda a cui rispondere ora, dunque, è la seguente: da che parte sceglierà di stare le popolazione della Terra?

Fonte: CBR

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Roberto Iacopini

Classe 1984, insegnante, giornalista, sta ancora cercando di espandere il suo cosmo per raggiungere il settimo senso... ma si accontenterebbe del quinto e mezzo