Uscito nelle sale americane con il titolo di Adrift, arriva da noi in Italia il 29 agosto Resta con Me, ultima fatica del regista di Everest – Baltasar Kormákur – che vede protagonisti Sam Claflin e Shailene Woodley, distribuito da 01 Distribution .
La pellicola è tratta da una storia vera, quella della giovane 24 enne Tami Oldham, coinvolta in un terribile uragano mentre si trovava in mare insieme al fidanzato Richard Sharp e sopravvissuta a 41 giorni nel mezzo dell’Oceano Pacifico.
Il regista islandese torna sul sentiero della sua opera precedente, ma se in Everest ci mostrava la durezza della montagna, qui ci porta ad affrontare una tempesta forza 4, che sorprenderà la coppia di innamorati durante un viaggio di più di 4000 miglia, per portare la barca di un conoscente a San Diego.
La forza delle onde
Ancora una volta il mondo del cinema ci porta ad affrontare il dramma dell’uomo contro la natura, una forza spietata che ignora i legami di noi mortali, agendo con regole crudeli e ignote. La sceneggiatura sceglie di mostrarci gli eventi con uno sviluppo temporale alternato, passando dal presente al passato, fino a che non arriviamo al twist finale; uno schema costruito appositamente per colpire nel momento di massima tensione, incanalando idealmente la storia sui binari del melodramma per cercare la presa emotiva sullo spettatore.
Resta con Me però non sembra centrare il suo obbiettivo, l’alternanza fra le due linee temporali diventa velocemente sterile e scialba, perchè infondo la pellicola non approfondisce mai la storia dei due protagonisti, non riesce a creare la giusta empatia con Richard e Tami, quella che avrebbe permesso allo spettatore di soffrire con e per loro durante il racconto dell’incidente, affronta il loro amore in maniera superficiale, cercando di aggrapparsi a dialoghi da bacio perugina come “Ho navigato mezzo mondo per incontrarti“.
Sicuramente parte della colpa può essere imputabile alla scelta degli attori protagonisti: Shailene Woodley e Sam Claflin, che nonostante la buona prestazione e nel caso della Woodley anche un ottima presenza scenica, non riescono mai a mostrare fra loro la giusta chimica.
La natura vince sul sentimento
La tempesta ha sorpreso i protagonisti, ma anche gli spettatori, la ricostruzione della forza delle onde, del loro impatto devastante, della loro supremazia in grado di farci sembrare piccoli, è l’elemento meglio riuscito di Resta con Me, un uragano in tutta la sua imponenza degno di un disaster movie.
Una pellicola che si dimostra fragile, lasciata andare alla deriva in un mare di sentimentalismi, perdendo di vista la componente survivor, la sopravvivenza rimane sullo sfondo senza mai arrivare allo spettatore.