Shark – Il primo squalo Projectnerd.it

Shark – Il primo squalo : La Recensione Arriva nelle sale Italiane il 9 agosto la pellicola che mette Jason Statham contro il mastodontico Megalodonte

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Shark – Il primo squalo è un monster movie diretto da Jon Turteltaub – colpevole del declino di Nicolas Cage grazie a  Il Mistero dei templari e L’apprendista Stregone – e con protagonisti Jason Statham (Fast & Furious 8, I mercenari) , Li Bingbing (Transformers 4, Il regno proibito) e con la partecipazione di Ruby Rose (Orange is the new black). Arriva nelle sale italiane il 9 agosto 2018 distribuito da Warner Bros. Italia


Un sommergibile oceanico – parte di un programma internazionale di osservazione sottomarina – viene attaccato da un’imponente creatura che si riteneva estinta e che ora giace sul fondo della fossa più profonda del Pacifico… e il suo equipaggio è intrappolato all’interno. Il tempo stringe, l’esperto di salvataggi subacquei Jonas Taylor (Jason Statham) viene incaricato da un visionario oceanografo cinese (Winston Chao), contro il volere della figlia Suyin (Li Bingbing), di salvare l’equipaggio – e l’oceano stesso – da questa inarrestabile minaccia: uno squalo preistorico di quasi 23 metri conosciuto come Megalodon. Quello che nessuno avrebbe potuto immaginare era che, anni prima, Taylor si era già trovato faccia a faccia con quella terrificante creatura. E ora, in squadra con Suyin, deve affrontare le sue paure e mettere a rischio la propria vita per salvare l’equipaggio intrappolato laggiù… e ritrovarsi ancora una volta di fronte al più grande predatore di tutti i tempi.


 Shark – Il primo squalo: l’ultimo dei figli di Spielberg

Gli squali sono ormai da qualche anno un punto fermo del genere trash, anche grazie al lavoro incessante dell’accoppiata formata dallo studio di produzione The Asylum (poi seguito da innumerevoli altre case) e dall’emittente SyFy, che i franchise di Sharknado e Megashark hanno dato il via ad un nuovo filone cinematografico che ha visto questo animale protagonista indiscusso anche fuori dal proprio habitat. Ma le origine del genere però sono molto più nobili, con una linea temporale definita dall’anno zero Spielberghiano, l’uscita nelle sale di Jaws, Lo Squalo, che con il suo successo ha dato vita ad una serie infinita di emuli e citazioni, di cui The Meg, titolo originale di Shark – Il primo squalo  è solamente l’ultimo figlio
Questa pellicola ha una storia lunga e travagliata alle sue spalle, originariamente nato come adattamento cinematografico del romanzo horror fantascientifico MEG pubblicato nel 1997 da Steve Alten, rimane è il caso di dirlo, in apnea per moltissimi anni passando di produzione in produzione senza mai riuscire ad emergere, fino all’arrivo di una co-produzione asiatica che mette il suo zampino sulla pellicola, facendola finalmente apparire nei cinema.

Il risultato finale però è una pellicola a cavallo fra i due mondi, con una forte anima da B-movie, ma con un protagonista action in grado di portare larga parte del film da solo sulle spalle. La regia di Shark cade vittima della censura, che con un morso degno del megalodonte protagonista ne porta via le scene più sanguinolente, lasciando la preda inerme in balia delle tempeste. La versione proiettata in sala è priva della giusta dose di sangue, praticamente azzerato, un peccato visto che nei rari momenti in cui prova la carta della tensione il film risulta convincente.

Jason Statham indistruttibile eroe action

Siamo lontani molte miglia dalla tensione de Lo SqualoShark – Il primo squalo è infatti conscio della sua natura di Blockbuster estivo e non fa nulla per nascondersi, costringe lo spettatore ad uno stato di sospensione dell’incredulità costante, non si prende sul serio, gioca con un classico dell’avventura, l’esistenza di un mondo sottomarino inesplorato, giustificandone la scoperta con qualche secondo di pseudoscienza e senza lungaggini, l’importante è mettere il più presto in grado di agire il protagonista.

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Se Statham, trasformato per l’occasione in un eroe action anni’80, risulta il punto più alto del film assieme al “Meg“, lo stesso non si può dire per il resto del cast, utilizzato meramente come pedine da muovere al momento giusto, incasellato in personaggi lasciati molto grezzi e mai esplorati a fondo.

Shark – Il primo squalo è un film da guardare con la giusta consapevolezza, una volta accettata l’assenza di logica della pellicola ci libereremo di una zavorra e saremo liberi di godere a pieno del sano intrattenimento che è in grado di offrire

 

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2.4

Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD