A distanza di quarant’anni dall’uscita in sala di Halloween, cult di John Carpenter, un nuovo film sta per arricchire la celebre saga.
Sappiamo già, infatti, che l’uscita dell’undicesimo capitolo di Halloween è ormai imminente, e che questo nuovo film riprenderà le vicende del primo ignorando quelle descritte nei numerosi sequel del film horror di Carpenter del 1978.
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Il film è stato diretto da David Gordon Green (Stronger, Manglehorn) e vedrà protagonisti Jamie Lee Curtis e Nick Castle negli storici panni di Laurie Strode e dell’assassino Michael Myers, ancora una volta in confronto come nel primo film.
La notizia rilevante è che inizialmente si pensava di includere il finale originale del film di Carpenter come inizio del nuovo Halloween, per fornire agli spettatori un contesto preciso e inequivocabile.
Green spiega:
“We had this very complicated overhead view of Loomis shooting the gun, Michael going over and then the apprehension, assuming everybody was going to need a little bit to get back up to speed with where we are and we haven’t seen the movie in a long time or we’ve never seen the movie, had to invite everyone to the party and that kind of thing. We kept pushing it off.
Avevamo questa complicata visione dall’alto di Loomis che spara, Michael che arriva e quindi c’era la preoccupazione generale che tutti avrebbero avuto bisogno di qualcosa per tornare al passo con la situazione, visto che non vedevamo il film [di Carpenter] da un bel po’ di tempo.”
Green spiega che tutto era pronto: per esempio, un processo di de-aging avrebbe coinvolto l’attrice Jamie Lee Curtis, e si era pensato alla presenza di un sosia di Donald Pleasence, che avrebbe preso il posto dell’attore scomparso nel 1995. Il regista fornisce ogni dettaglio, includendo anche quello della ricostruzione della casa originale di Laurie.
La casa, che servirà e si vedrà in questo nuovo Halloween, sarà un luogo chiave del film. Si deve, invece, a Carpenter l’idea di non includere la scena finale del suo primo film. Il regista avrebbe consigliato a Green di lasciare stare l’idea, confidando nella capacità dei futuri spettatori di ricavare il contesto da soli: “leave ‘em alone and let ‘em figure it out”.
Fonte: Screenrant