RIDE 3: La nostra prova in anteprima Il terzo capitolo del "Gran Turismo delle Moto" Made in Italy testato nel corso della Gamescom 2018

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Se pensiamo alle eccellenze videoludiche italiane, Milestone non può che essere citata. Lo studio milanese dedito alla produzione di videogiochi a tema corsistico è responsabile per lo sviluppo di una moltitudine di videogiochi che dai primi anni 2000 sino ad oggi hanno intrattenuto e soddisfatto milioni di videogiocatori appassionati di corse. In questa stagione 2018, dopo un buon Gravel e l’ottima dimostrazione in Moto GP e MXGP PRO, è tempo per Milestone di concentrarsi sull’ultima fase di sviluppo del suo ultimo titolo di punta: RIDE 3. Il “Gran Turismo delle moto” prodotto in Italia è infatti arrivato alla sua terza incarnazione e sono diverse le novità introdotte in questo terzo e importante capitolo della serie. Siamo quindi andati alla Gamescom 2018 di Colonia per provare l’ultima build disponibile del titolo e, accolti con calore dal Team di Milestone responsabile dello sviluppo di RIDE 3, abbiamo avuto modo di comprendere quello che nel mese di novembre si proporrà come punto di riferimento per tutti gli amanti del motociclismo stradale.

 

 

UN TERZO TENTATIVO

La passione di Milestone per il motociclismo non è di certo un mistero. RIDE, in tal senso, incarna alla perfezione l’intera esperienza dello studios milanese maturata nel corso degli anni miscelata con grandi dosi di passione e dedizione. L’introduzione di RIDE sul mercato fu sicuramente un atto coraggioso da parte di Milestone, la quale decise di rimettersi in pista dopo una fantastica stagione videoludica passata in compagnia di Plasytation 2 (SBK 07 è ancora nel mio cuore). Con una mole di contenuti man mano maggiore e con un secondo capitolo che non è riuscito ad intercettare le preferenze del pubblico prediletto, RIDE 3 è il tentativo definitivo da parte di Milestone di coronare un percorso di rinnovamento e innovazione.

 

 

VEDERE A 300 ALL’ORA

Ciò che balza subito all’occhio sin dal primo istante quando si è alle prese con RIDE 3, è l’impianto tecnico solido e aggiornato della produzione. Il passaggio all’Unreal Engine 4 ha permesso di donare a questo terzo capitolo una veste grafica moderna e al passo con i più moderni Tripla A, il che è davvero gradevole. Le oltre 230 moto presenti nel titolo sono modellate con dovizia di particolari e grazie all’acquisizione di nuove licenze sarà possibile anche customizzarle. Questa volta non si tratta soltanto di cambiare i colori della carena del proprio mezzo, bensì di cambiare letteralmente le forme della propria moto preferita. Fra cerchioni, marmitte e carene, l’editor di personalizzazione permette a tutti gli appassionati di moto sportive di sperimentare con una serie di accessori utili a comporre la moto dei propri sogni. Non solo: l’editor permette anche di creare le proprie aerografie personalizzate da poi condividere con l’intera comunità online di RIDE 3. Una possibilità che farà felici gli artisti videoludici che anche in RIDE 3 potranno sbizzarrirsi con la creazione di livree uniche da mostrare con orgoglio ad amici e parenti e per pavoneggiarsi nelle sessioni online.

 

 

FISICA E FISICATI

Il modello di guida di RIDE 3 è sicuramente raffinato e realistico. Per l’occasione, Milestone ha anche riveduto il sistema di collisioni che al momento della prova si è dimostrato essere più credibile e reale, sebbene vi sia ancora qualcosa da sistemare. Passi da gigante sono stati fatti da RIDE 2 e soprattutto dal primo capitolo, ma siamo sicuri che Milestone migliorerà ancor di più il feeling tra giocatore e moto prima che il titolo venga immesso sul mercato. In particolare pensiamo che la gestione dei pesi e in generale dell’aderenza in curva sia ora molto più precisa ed efficace, nonostante talvolta ci siamo ritrovati a non comprendere bene il comportamento del nostro veicolo. Secondo Milestone, questo è accaduto poiché serve molto tempo prima di imparare a conoscere al meglio la moto scelta per la propria gara o carriera e dobbiamo dire che dopo qualche giro di riscaldamento le cose sono davvero migliorate.

 

 

Tendenzialmente ogni motocicletta presente in RIDE 3 deve essere davvero ben studiata prima di poterne trarre il massimo. Ciò evidenzia la cura per i dettagli da parte di Milestone, la quale ha pensato di offrire la miglior esperienza simulativa che potesse creare. In tal senso ci siamo divertiti a provare diverse moto su diversi circuiti, constatando come ogni veicolo fosse davvero diverso rispetto agli altri. Accorgendoci di stare giocando con gli aiuti di guida attivi, abbiamo poi pensato di provare a gareggiare spegnendo quelli che a conti fatti sono aiuti fondamentali per centauri mancati come noi. Inutile dire che la moto si è dimostrata estremamente più difficile da manovrare tant’è che abbiamo dovuto optare per l’abilitazione di qualche settaggio utile a mantenerci in pista. Ciò si traduce in una scalabilità di gameplay azzeccata e adatta a tutti i videogiocatori, potendo permettere anche ai non puristi del genere come noi di vivere un’esperienza appagante e divertente.

 

 

GIRA E RIGIRA

Noi di Projectnerd.it sappiamo che una buona grafica e una buona fisica non sono nulla senza una buona rappresentazione dei diversi circuiti disponibili in un videogioco. Per ovviare alla situazione, Milestone si è affidata a una innovativa tecnologia di ricognizione aerea tramite droni per riprodurre finemente ogni centimetro di ogni circuito implementato nel gioco. Le trenta rappresentazioni proposte all’interno di RIDE 3 si sono dimostrate affidabili e piene di dettagli, sebbene nel corso della prova due circuiti in particolare hanno raccolto la nostra attenzione. Il primo è il circuito nell’esotica Città di Macau, tra le altre cose posto in notturna: le gare al chiaro di luna sono infatti una novità in RIDE ed è stato davvero piacevole gareggiare sfrecciando sotto i led riflessi sull’asfalto della grande metropoli asiatica. Il secondo è invece “Garda Lake”, o “Lago di Garda”: tributo stilistico allo splendido territorio italiano, questo circuito propone uno dei più bei percorsi corsistici mai visti in un videogioco e in definitiva una delle prove di maggior rilievo delle capacità tecniche sviluppate da Milestone.

 

 

IN CONCLUSIONE

Siamo soddisfatti della prova con RIDE 3 e orgogliosi di quanto Milestone si sia spinta lontano con questa terza incarnazione. RIDE 3 è sicuramente l’apice stilistico di Milestone ove tutto risulta coerente e ben fatto. Dai menù in stile magazine, alla carriera ben corredata e al comportamento di ogni moto sui diversi circuiti proposti, in RIDE 3 funziona tutto molto bene. Certo vi è ancora qualcosa da limare: qualche effetto post-processing in più non farebbe male, mentre crediamo fermamente che Milestone dovrebbe in qualche modo esaltare ancor di più l’enorme mole di dettagli presenti in ogni modello poligonale inserito in-game. In definitiva pensiamo che RIDE 3 potrà rivelarsi all’altezza delle aspettative: per saperlo dobbiamo rimandare il nostro giudizio a novembre prossimo.

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Marco Masotina

Tosto come un Krogan, gli piace essere graffiante e provocante per scoprire cosa il lettore pensa dei suoi strani pensieri da filosofo videoludico. Adora i lupi, gli eventi atmosferici estremi, il romanticismo e Napoleone.