Radetzky’s March vi permetterà di rivivere la battaglia del 1849, in particolar modo la sanguinosa battaglia di Novara.
20 marzo 1849: le forze piemontesi, circa 85.000 uomini con poco più di cento cannoni, si sono posizionate intorno a Novara, pronte per attraversare il fiume Ticino e invadere il territorio austriaco, spostandosi verso Milano, nel tentativo di riconquistarlo.
Il maresciallo Radetzky, comandante in capo delle forze austriache, 83 anni, concepisce un piano audace: concentrare tutte le sue forze, circa 75.000 uomini con oltre 200 cannoni, proprio intorno a Pavia, pronti ad attraversare il Ticino, invadere rapidamente il Piemonte e intraprendere una battaglia decisiva contro l’esercito piemontese.
Il progetto è stato finanziato con successo durante la campagna kickstarter, e le copie di Radetzky’s March non hanno tardato ad arrivare nelle case di tutti gli appassionati sostenitori.
SPECIFICHE
– Complessità: 2 su 5
– Idoneità al solitario: 4 su 5
– Scala temporale: tre ore per turno
– Scala della mappa: 1 km / esagono
– Unità di scala: reggimenti con i loro cannoni, battaglioni, due squadroni di cavalleria
– Giocatori: uno o due
– Tempo di gioco: da due a sei ore
CONTENUTO
– Una mappa di 55,8 x 86,5 cm
– 216 pedine
– Foglio riassuntivo per due giocatori
– Libretto delle regole (con ordine di battaglia completo, consigli di gioco, cronologia delle campagne e fonti)
– Un dado a 6 facce
SVOLGIMENTO DEL GIOCO
I segnalini rappresentano tutte le forze militari del tempo: ussari, ulani, dragoni, fanteria di linea, Grenzer, Jäger, artiglieria, bersaglieri, equipaggio di pontoni, comandanti.
Su una mappa molto accurata che ha richiesto anni di ricerche, gli austriaci e le truppe piemontesi si lanciano in attacchi sanguinosi e ritiri, cariche di cavalleria, movimento strategico, costruzione di pontoni per attraversare i fiumi.
Tutte queste azioni sono eseguite dai giocatori in alternativa, ma non in un sistema a due turni convenzionale. Il gioco presenta un meccanismo di attivazione casuale che lo rende sempre avvincente e vario, creando caos e incertezza, in una simulazione realistica e tesa.
Ogni turno di gioco dura 3 ore (non di tempo reale) e i giocatori possono eseguire le loro azioni:
A – Fase di preparazione: I giocatori scelgono le formazioni da attivare per quel turno e li inseriscono in una ciotola o sacchetto (non forniti).
B – Rifornimento e recupero (solo il primo turno di ogni giorno: turni 5, 11, 17 e 23): Possono essere rimossi i segnalini “Out of Supply”. Le unità possono inoltre recuperare livelli di forza se vengono rispettate alcune condizioni
C – Attivazioni:
1 – Estrazione delle pedine comando scelte in fase di preparazione.
2 – Movimento della formazione attivata – Combattimento della formazione attivata
I passi 1 e 2 si ripetono fino a quando vi sono pedine comando da estrarre nel contenitore
D – Fine del turno: la pedina Turno viene fatta avanzare di una casella sul Calendario di Gioco e si ricomincia la sequenza dalla fase di preparazione.
Tutte le fasi di combattimento e tattiche sono descritte in modo accurato nel libretto di gioco.
La vittoria è assegnata al giocatore che alla fine di tutti i turni previsti nella partita totalizza più punti rispetto all’avversario. In alcuni casi la partita può finire prima del previsto se intercorrono alcune condizioni particolari o se un giocatore abbandona perché si ritiene battuto.
Scenari inclusi
In Radetzky’s March, oltre al gioco base, ci sono alcuni scenari e varianti che consentono di giocare più brevemente ed esplorare altre strategie:
– La Sforzesca: Il primo corpo austriaco si scontra con l’avanguardia dell’esercito piemontese a sud di Vigevano.
– Il 21 Marzo: La risposta Piemontese: Il comandante in capo dell’esercito piemontese reagì in ritardo al passaggio del Ticino dell’armata austriaca. Il giorno 21 comunque la maggior parte dell’esercito piemontese riuscì a portarsi in posizione per difendere I vitali crocevia di Mortara e di Vigevano…
– La fatal Novara: Dopo gli scontri di Mortara e La Sforzesca, con un magistrale ripiegamento l’esercito piemontese si schierò a difesa della città di Novara, mentre le armate austriache convergevano su di essa…
– Ramorino obbedisce agli ordini: Il generale Ramorino, comandante della quinta divisione dell’esercito piemontese, disobbedì agli ordini di Chrzanowski che gli imponevano di schierare il grosso delle forze a sua disposizione tra Vigevano e Pavia, a guardia del Ticino. La sua disobbedienza, che pagò con la vita, influì probabilmente in modo decisivo sull’esito della campagna. In questa variante si suppone che la quinta divisione venga schierata in ottemperanza agli ordini ricevuti.
Conclusioni
Le istruzioni di gioco appaiono sicuramente complicate per dei neofiti del wargaming: consigliamo la presenza di almeno un veterano del genere in questione, per illustrare con maggior celerità questa particolare branca del gioco da tavolo ed entrare così nel vivo del gioco, senza ulteriori indugi!
All’interno della nostra confezione (a scopo recensione) non è presente il manuale in italiano, ma ricordiamo che può essere facilmente scaricato dal sito ufficiale del gioco.
Durante l’unboxing notiamo che all’interno della scatola non risulta esserci alcuno spreco, la plancia di gioco (di carta ripiegata) necessita di un foglio di plexiglass (idea sempre vincente in questi casi) al di sopra, in modo tale da rendere molto più semplice e fluido lo svolgimento del gioco.
La grafica fortemente precisa e realistica, coinvolge maggiormente i giocatori all’interno di svariate strategie, ponendoli di fronte a diversi ostacoli da risolvere con fermezza e un tocco di genialità.
Radetzky’s March porta con sè anni di minuziose ricerche e studi del suo creatore Sergio Schiavi, che ha portato con successo uno degli scenari bellici più interessanti della storia italiana all’interno di un gioco da tavolo.
Lo staff Games di Projectnerd ha testato il prodotto con doverse tipologie di giocatori, e consiglia i seguenti link per ulteriori informazioni utili all’acquisto di Radetzky’s March: