Stanley Martin Lieber questo il vero nome di Stan Lee, nato a New York nel 1922 e universalmente riconosciuto come uno dei simboli più noti del mondo Nerd.
Primogenito di Jack e Celia Lieber, immigrati ebrei, Lee cominciò a lavorare come addetto alle copie per Martin Goodman presso la Timely Comics, quella che poi sarebbe diventata la odierna Marvel. Un genio che a 17 anni diventò il più giovane editor di storie complete che dopo essere sopravvissuto alla seconda guerra mondiale tornò al suo posto, anche nel periodo in cui le uniche testati regolari erano tutte in mano alla DC Comics.
Proprio nel periodo più buio, quando la DC creò la Justice League per ridare linfa al genere, Stan Lee e il disegnatore Jack Kirby crearono una delle famiglie più conosciute del mondo dei comics, I Fantastici 4.
Fu un successo. la mente di Stan iniziò a partorire idee storiche e con Kirby vennero alla luce Hulk (1962), Thor (1962), Iron Man (1963) e gli X-Men (1963) mentre con Everett nacque Devil (nell’originale Daredevil, 1964) oltre a il Dottor Strange (1963) e L’uomo ragno ( 1962 ) con Steve Ditko, siamo davanti al Gotcha del fumetto Marvel al gran completo
Il vero colpo di Lee fu creare “supereroi con superproblemi”, lontani anni luce dalla perfezione dei protagonisti perfetti e senza problemi come l’onnipotente Superman, se oggi i personaggi dei nostri fumetti hanno la profondità di background che tanto amiamo lo doviamo proprio a questa magica formula.
l’uomo che rivoluzionò i fumetti
Negli anni 60, The man fu deus ex machina in Marvel facendo da sceneggiatore, supervisore e direttore artistico per la maggior parte delle serie oltre a scrivere articoli promozionali e gestire il dialogo con i lettori.
Ed in questi anni inventò il rivoluzionario metodo Marvel per gestire il carico di lavoro rispettando le scadenze.
Normalmente Lee aveva una prima discussione sulla storia con gli artisti e quindi preparava una sintesi schematica invece di una sceneggiatura completa. Basandosi sullo schema, il disegnatore avrebbe dovuto riempire il numero di pagine assegnategli, stabilendo e disegnando la composizione e successione delle vignette (in inglese story-telling; non c’è un’espressione italiana corrispondente ma il significato si può rendere con raccontare una storia con le immagini).
Dopo che il disegnatore aveva pronte le tavole, Lee avrebbe scritto i testi delle didascalie e delle nuvolette, e quindi controllato il lettering e la colorazione. In effetti il disegnatore era anche co-sceneggiatore (o, per essere più precisi, contribuiva alla stesura della trama), provvedendo a un primo abbozzo che Lee elaborava
Con Ditko e Kirby i rapporti si logorarono, con il primo il problema fu la direzione da dare alle storie dell’uomo ragno, in particolare l’identità di Goblin, che per il disegnatore doveva essere diversa da quella di Osborn, il risultato fu l’abbandono di Ditko fino agli anni 70, quando Stan passò a ruoli meno creativi.
Stessa situazione, forse un pochino più economica avvenne con Kirby, il quale a modo suo si vendicò ulteriormente creando un personaggio chiamato Funky Flashman ispirato a The Man e che apparve in Mr Miracle.
Con il passare degli anni Stan Lee è diventato l’uomo immagine della Marvel, una figura di prestigio che partecipa a convention e dibattiti, nel 1992 diede il suo supporto all universo 2099 seguendo una delle collane ( Ravege 2099) e scrive un romanzo di fantascienza The Alien Factor e nel 2000 scrisse addirittura un lavoro per la DC, per la serie Just Image in cui reinventa numerosi supereroi DC, compresi Superman, Batman, Wonder Woman, Lanterna Verde e Flash.
L’osservatore
Amo recitare in questi cameo. Infatti sono molto arrabbiato per il fatto che non ci siano state particine per me in Batman Begins o Superman Return
The Man è l’uomo ovunque dell’universo cinematografico dei fumetti, con apparizioni ovunque a partire dal 1986 con Processo all’incredibile Hulk fino ai più recenti e televisivi in The Gifted e Runaways, anche se recentemente ha dichiarato che i suoi preferiti sono quelli su Deadpool e Age of Ultron
Una perdita gravissima per tutti noi Nerd, uno dei nostri eroi e noi di PJN non possiamo che salutarlo con un ultimo gigantesco
EXCELSIOR