Ancora auguri per la tua morte: La recensione il killer babyface e i suoi loop temporali sono disponibili dal 26 giugno in DVD e BR

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Qualche anno fa, nel 2017, la nota casa di produzione cinematografica Blumhouse ha colpito il segno con Auguri per la tua more.
Un idea semplice quella di unire il genere horror slasher alla trama di un film dalla struttura “usurata” e facilmente identificabile come Ricomincio da capo, ma che in barba a qualsivoglia iniziale pronostico è stata in grado di portare a casa un  guadagno globale di circa 122 milioni di dollari. Una situazione che ha ovviamente ingolosito la Blumhouse all’idea di trasformare quello che sembrava un progettino fresco e nulla più in un franchise o per lo meno a costruirne un sequel intitolato Ancora auguri per la tua morte.

Come scritto in precedenza però, il primo film al netto di un ottima realizzazione finale, poggiava su quella che ha tutti gli effetti è forse la trama più abusata del mondo di cinema e serie TV, quella del loop temporale chiuso, dove il  o i protagonisti rivivono lo stesso ciclo di 24 ore fino a spezzare la catena. Questo tipo di struttura offre alla produzione una sfida decisamente interessante, quella di provare a ripetere il successo del precedente film, partendo da una base che si presta decisamente male a questo scopo.

Ecco allora che il film Ancora auguri per la tua morte sceglie di estrarre dal mazzo una carta sempre più in voga negli ultimi periodi a Hollywood, quella delle linee temporali parallele, trovando in esse una via per sovrastrutturale ciò che avevano creato in precedenza espandendone e rileggendone gli eventi, mescolando nuovamente le carte in tavola e complicandone quindi la mitologia interna.
La scelta di appesantire la storia con nuovi risvolti, cercando di centrare nuovamente l’obbiettivo di portare sullo schermo un prodotto originale ripaga solamente a metà la fatica del regista  Christopher B. Landon. Auguri per la tua morte sfruttava molto il potenziale della trama già nota alla quasi totalità del suo pubblico, ma utilizzare un materiale complesso come le linee temporali in generale porta in un territorio decisamente più complesso. Anche in questo caso però la sceneggiatura trova un modo per togliere le castagne dal fuoco, allontanandosi leggermente – o quantomeno limitandone le influenze – dalle venature  slasher e avvicinandosi alla fantascienza alla “ritorno al futuro” mantenendo sullo sfondo la stessa leggerezza e ironia che aveva fatto le fortune del capitolo originale, una mossa che potrà pure far storcere il naso agli amanti del genere horror però funziona.

Ancora auguri per la tua morte termina con un finale decisamente aperto, pronto ad accogliere una nuova pellicola come prosecuzione delle avventure della protagonista  Jessica Rothe, ancora una volta in grande spolvero.

Il film è disponibile in formato home video dal 26 giugno grazie a Universal Pictures Home Entertainment Italia, che oltre al film offre alcuni interessanti contenuti extra

 

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Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD