Un problema ogni volta più comune è quello di avere batteria sufficiente per arrivare, al meno, a fine giornata, questo si deve al fatto che la maggioranza degli smartphone moderni hanno batterie con capacità uguali o inferiori ai 3000 – 3500 mAh questo, sommato a schermi da 5,5’ – 6” ci da come risultato 6/7 ore di autonomia.
Sebbene uno dei miglioramenti è quello di creare sistemi e/o protocolli di ricarica veloce come Quick Charge o Power Delivery che permettono di ricaricare i dispositivi in minor tempo o semplicemente con collegarlo 15 – 20 minuti ottenere 30% di batteria in più, non sempre è possibile collegare il dispositivo a una presa elettrica o a quella accendisigari della macchina.
In questo caso, abbiamo bisogno di un apparecchio che sia autonomo e ci salvi la vita: cioè, i power bank, i quali non sono altro che batterie esterne. Come in qualsiasi altro settore, esistono power bank di tutti i tipi ma, come scegliere quello ideale per te?
Scegli la capacità giusta
La capacità del power bank è l’aspetto più importante ad avere in considerazione al momento di scegliere questo gadget. Di solito, le capacità sono 5000mAh, 10000mAh, 15000mAh e 20000mAh, ci sono altre capacità disponibili? Si, infatti, queste cifre sono comuni perché sono standardizzate.
Per capire qual è l’ideale per te, devi semplicemente farti due domande: Quali e quanti dispositivi devo ricaricare? Dove porterò il power bank? È importante conoscere queste due risposte perché non devi dimenticare che un power bank è un gadget portatile quotidiano.
Non sai cosa scegliere? Una delle soluzioni più semplici e comuni è quella di acquistare un caricabatterie portatile da 10000mAh: né troppo grande né troppo piccolo.
Tipo e numero di porte: conosci l’importanza?
Di solito, la porta predefinita che usiamo tutti è l’USB-A e, come i caricatori, i power bank includono questa porta in uscita e, come gli smartphone, includono una porta micro-USB in ingresso.
Questa generalità è cambiata grazie all’inserimento della porta USB tipo C poco tempo fa. Il maggior cambiamento che ha introdotto è la possibilità di lavorare sia in entrata che in uscita.
Per questo, devi avere in considerazione le porte che hanno i tuoi dispositivi o, almeno, quelli che pensi di ricaricare con la power bank. Per esempio, se avessi un dispositivo iPhone, potresti cercare una power bank che abbia la porta Lightning in ingresso per utilizzare un unico cavo.
Un altro esempio potrebbe essere avere la porta USB tipo C per poter ricaricare dispositivi come i nuovi Microsoft Surface presentati in febbraio di quest’anno.
Tempo di ricarica: I protocolli e la loro importanza…
Non sempre tutti gli utenti danno un’occhiata alle tecnologie che includono i prodotti che acquistano. Ti sei mai chiesto se il tuo smartphone ha un protocollo di ricarica rapida? Sai qual è il protocollo di ricarica rapida del tuo dispositivo?
La presenza di protocolli di ricarica rapida è un molto importante soprattutto per quelli che vogliono una ricarica veloce proprio perché non hanno tempo da perdere o gli intervalli di tempo nei quali hanno a disposizione una presa elettrica o quella accendisigari sono abbastanza brevi.
Infatti, la differenza tra un power bank con ricarica rapida e uno senza è molto grande, specialmente se parliamo di modelli da 20000mAh in più. È veramente così tanta? Sì, perché un power bank con ricarica rapida (Quick Charge o Power Delivery) può ricaricarsi in 5 ore o meno, invece, uno senza, ci può mettere tra 7/8 ore e anche di più!
Sul web PowerBank20 hanno fatto vari analisi e test a moltissimi modelli da 20000mAh di diversi marchi. Alcuni modelli con ricarica rapida in ingresso e altri senza:
Possiamo osservare le grandissime differenze nei tempi di ricarica tra modelli con la stessa capacità (20000mAh): vediamo come il power bank Omars grazie al protocollo Power Delivery è capace di ricaricarsi in sole 6.5 ore di fronte a vari modelli come un Aukey che ci ha messo 11.45 ore per ricaricarsi!
Per questo motivo è molto importante conoscere se il power bank include tecnologie di ricarica rapida – come Quick Charge o Power Delivery- in ingresso, uscita o entrambe (bidirezionale).
Il design non si lascia mai da parte
È vero, l’aspetto del power bank non è la cosa più importante né la prima alla quale dobbiamo far attenzione al momento di acquistarne uno. Ma, la cosa cambia quando parliamo di dimensioni e peso:
– Se il power bank è troppo pesante e non hai uno zaino o una borsa per portarlo comodamente allora è meglio considerare altre opzioni ❌.
– Nel caso in cui vuoi ricaricare un portatile o MacBook allora devi avere in considerazione che i power bank avranno dimensioni più grandi 😉 .
– Hai bisogno di un power bank per semplicemente ricaricare un % di batteria minore? Tipo 30% – 25%? Allora puoi prenderti un modello cilindrico da 5000mAh ✔.
Questi sono alcuni dei dubbi più comuni al momento di scegliere un caricabatterie portatile, infatti, è molto probabile che sia il tuo caso!