Nell'erba alta

Nell’erba Alta: La recensione del film Netflix Vincenzo Natali disorienta lo spettatore con un film basato su un racconto di Stephen King

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Sono passati ormai decenni da quando Vincenzo Natali ci ha portato nel suo Cube, ma il regista non ha perso la voglia  – e la capacità – di portare gli spettatori in strani luoghi dove tempo e spazio perdono di significato.
Questa volta siamo agli antipodi del cubo ipertecnologico, siamo persi Nell’erba Alta, come nel racconto scritto dal maestro horror Stephen King e suo figlio Joe Hill, ora adattato da Natali per Netflix.

I fratelli Cal e Becky durante il loro viaggio in auto, si fermano e si immergono in un rassicurante prato da dove arriva una richiesta di aiuto , da quel momento saranno intappolati all’interno dell’erba, in un loop di avvenimenti misteriosi e inquietanti.

Nell’erba alta è il terreno d’incontro ideale fra la scrittura di King e la regia di Natali, almeno sulla carta, abbiamo una situazione misteriosa che ci isola dal mondo, abbiamo la follia che si fa largo nella mente facendo perdere il concetto di realtà, tutti argomenti nelle corde di entrambi, eppure non tutto funziona.

Come spesso accade quando la trama si snoda fra le pieghe del tempo le cose per lo spettatore possono presto diventare confuse, l’abilità principale in questi casi è prevenire che il caos regni sovrano, tenendo salde le file del racconto e cercando di rendere il tutto più chiaro. Nell’erba alta da questo punto di vista soffre parecchio – solo parzialmente in maniera voluta – lasciando tutta la situazione alla  – forse troppo – libera interpretazione di chi guarda, senza perdere tempo nel dare qualche spiegazione in più e concludendo il tutto senza un vero finale che incastra tutti i pezzi al suo posto. Un altro dei problemi che si possono facilmente individuare all’interno di questo film è quello della mancanza di tridimensionalità dei protagonisti, quasi totalmente piatti, con i quali è difficile trovare empatia.

Nell’insieme è una pellicola gradevole, ma come spesso accade con queste trasposizioni è lontana dalla potenza della scrittura di King, in questo caso risulta ottima la scelta della diffusione in streaming, il film non avrebbe retto l’impatto con la sala.

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  • Trama
  • Regia
  • Fotografia
  • Recitazione
  • Colonna sonora
2.5

Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD