I responsabili del Festival di Cannes hanno svelato i nomi che compongono l’organico che selezionerà i progetti in concorso quest’anno, che verranno mostrati dal 12 al 23 maggio 2020. L’anno scorso, il Festival di Cannes ha rivelato il comitato che includeva quattro donne, tre delle quali torneranno per quest’edizione. Ora l’organico è ufficialmente composto da cinque donne, la maggioranza dei componenti. A diramare la notizia è il direttore della manifestazione Thierry Frémaux, il vice delegato generale Christian Jeune e Stéphanie Lamome, consigliere artistico.
Il Festival di Cannes del 2019 ha fatto passi da gigante nella gestione della rappresentazione, con quattro dei ventuno film in concorso diretti da registe. Sempre l’anno scorso, Mati Diop è diventata non solo la prima regista nera di sesso femminile a partecipare alla competizione principale, ma ha addirittura vinto il premio della giuria. Senza dubbio. Frémaux e il suo staff vorranno mantenere questo tenore di progresso e assicurare alle donne un posto al tavolo che conta. Le cinque donne scelte per il comitato di selezione del Festival di Cannes 2020 sono:
- Virginie Apiou, laureata in letteratura moderna alla Sorbona, giornalista per ARTE e curatrice di documentari sul cinema per la televisione
- Stéphanie Lamome, letterata che ha lavorato dal ’97 al ’15 come giornalista, reporter, critica, capo redattrice e poi vicedirettrice della rivista Première, ha curato la trasmissione radiofonica ufficiale del Festival di Cannes
- Johanna Nahon, sceneggiatrice e produttrice con Charles Gillibert, poi entrata nella società di produzione e distribuzione internazionale Celluloidi Dreams, dove ha diretto il dipartimento acquisti
- Caroline Veunac, laureata al Centre de Formation des Journalistes, ha scritto le sue prime recensioni per Cinéastes, per poi lavorare con diverse riviste divenendo caporedattrice del programma televisivo Plus de Série e collaboratrice del sito Somewhere Else
- Guillemette Odicino, giornalista, critica e direttrice della redazione di cinema di Télérama, ha prodotto lo spettacolo On s’fait des films alla France Inter, dov’è anche editorialista di cultura e cinema, e ha collaborato col programma di cinema Le Cercle.
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Fonte: CinemaTown