DOOM Eternal – Recensione: l’inferno targato ID Software non è mai stato così sublime Il seguito del reboot uscito nel 2016 è finalmente arrivato sugli scaffali

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A quattro anni di distanza dal titolo che ha segnato un reboot del franchise, i ragazzi di ID Software tornano in scena con DOOM Eternal, videogame che si prefigge l’obbiettivo di dare uno scossone al mondo degli FPS. E dopo diversi mesi di rinvio, siamo finalmente potuti tornare nel mondo infernale. Di seguito la nostra recensione basata sulla versione PlayStation 4.

Il Doom Slayer è tornato per liberare ancora una volta il mondo dal male demoniaco, armato di quel tipo di armi che solo lui poteva sognare di brandire. Che si tratti del classico Combat Shotgun, di un Rocket Launcher o della nuovissima Ballista, ogni singola arma trasmette ai giocatori un vero senso di onnipotenza e soddisfazione. DOOM Eternal riporta il concetto di Gory Kill, caratteristico del franchise, e lo espande alla massima potenza. Trucidare demoni diventa non soltanto piacevole, ma offre anche ricompense da sfruttare a piacimento nel corso dell’avventura come protezioni extra, nuovi tipi di attacchi, munizioni e punti salute. E tutta l’azione è accessibile da un HUB centrale del gioco: una vera e propria base operativa, chiamata Fortress of Doom, che permette di rigiocare le missioni principali a piacimento, gasarsi con i brani musicali classici della software house e ascoltare le trasmissioni ARC. Un’ottima maniera per trascorrere le 15/20 ore che vi serviranno per portare a termina la campagna.

Quando non siete impegnati a trucidare nemici sul campo, esplorare a fondo l’ambiente di gioco alla ricerca di segreti e collezionabili rappresenta la giusta soluzione grazie a una componente platform di prim’ordine. Dotato di un doppio salto e un doppio dash, il Doom Slayer risulta incredibilmente agile, raggiungendo qualsiasi tipo di superficie. Dondolarsi dai pali per guadagnare velocità e slancio. esibirsi in stile parkour verso nuove aree, coprire grandi distanze in un batter d’occhio sono tutti fattori che rendono a contribuire il gameplay di questo titolo davvero stellare.  Gradito il ritorno del sistema di potenziamento delle rune, nove in totale, che possono essere equipaggiate massimo tre per volta e rendono i combattimenti ancora più frenetici. DOOM Eternal stupisce anche dal punta di vista grafico grazie al motore id Tech 7. La pulizia delle texture è davvero notevole e il mondo infernale non è mai stato così vivo. Ogni luogo, ogni mappa, ogni scontro con i demoni si tramuta in un’esperienza dal taglio cinematografico. Punta ai 60 fotogrammi al secondo e sono state pochissime le istanze in cui non abbia mantenuto questa fluida consistenza. Un’esperienza di gioco, inoltre, davvero povera di bug e glitch. Oltre alla campagna, DOOM Eternal offre ai giocatori una modlaità multiplayer rinominata Battlemode, che permette di impersonare lo Slayer oppure un demone. Un ottimo modo per aumentare la già ampia longevità del gioco, grazie alla presenza di mappe che non sono degli asset riciclati bensì nuove di zecca.

Verdetto finale

Doom Eternal rappresenta la summa di tutto il lavoro dei ragazzi di id Software. Un concentrato di adrenalina, sangue e violenza che migliora sotto ogni punta di vista il predecessore e si candida a essere uno dei migliori giochi di quest’annata videoludica. Un must have per gli amanti del genere FPS.

VOTO: 9/10

 

 

 

 

 

 

 

 

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