Il coronavirus ha colpito in maniera dura il mondo dell’intrattenimento, costringendo a fare i salti mortali non solo le case di produzione dei film, costrette a rinviare o cambiare i piani all’ultimo minuto, ma anche tutti quei mondi che gravitano attorno al mondo del cinema e delle sale, come per esempio i festival cinematografici, smuovendo perfino colossi considerati immobili e immutabili come l’academy, che si è vista costretta a cambiare le proprie regole pur di poter accogliere le candidature alla prossima cerimonia degli Oscar.
Se fossero stati mantenuti i vecchi criteri infatti, molto probabilmente l’edizione 2020 degli Oscar avrebbe visto in gare un numero veramente esiguo di pellicole, ecco perchè i membri hanno deciso di modificare alcuni dei criteri, di fatto evolvendosi e allontanandosi – almeno per quest’anno – da alcuni dei vincoli che hanno sempre contraddistinto questa selezione
Quest’anno saranno quindi presi in considerazione anche film inizialmente programmati per le sale cinematografiche mondiali, ma usciti direttamente in VOD (video-on-demand) o in streaming, senza alcuna distinzione rispetto alle altre pellicole. Le pellicole in questione dovranno rispettare comunque i seguenti criteri:
Il film dovrà essere disponibile sul sito streaming Academy Screening Room, accessibile ai soli membri entro 60 giorni dalla release in streaming o in VOD;
Il film deve rispettare tutti gli altri criteri di candidabilità.
Quando le sale riapriranno, questi nuovi criteri decadranno e per i film usciti successivamente alla riapertura dovranno essere rispettati i soliti criteri
In realtà questa sembrerebbe una piccola tiepida e temporanea apertura data dalla costrizione del momento, più che da una vera e propria spinta evolutiva mossa dall’intenzione di rendere l’academy al passo con i tempi, ma una volta aperto una spiraglio non è da escludere che possa essere usato dai colossi dello streaming per riuscire finalmente a prendersi il loro spazio all’interno del mondo cinematografico di prima classe .