Anche Disney inizia a pensare a come sfruttare al meglio le release in streaming?

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L’emergenza Coronavirus potrebbe avere dei risvolti inaspettati sul mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento.

La chiusura di quasi tutte le sale cinematografiche ha infatti costretto gli studi di produzione a fermarsi e rielaborare il calendario delle uscite già programmate per questo e per i prossimi anni, un gioco che seppure all’apparenza sembrerebbe semplice, non lo è per nulla.

Dietro a molte di queste date infatti si nascondono calcoli strategici, mosse e contromosse studiate a tavolino dall’alto per contrastare Asset rivali, schivare possibili mine vaganti ed evitare il fuoco amico in quella che è una vera e propria battaglia a suon di biglietti staccati. Proprio per questo motivo la riprogrammazioni delle pellicole sta lasciando indietro alcuni “feriti”, film su cui gli studi evidentemente non puntavano con tutte le loro forze e che – almeno per ora – verranno sacrificati in posizioni infelici oppure al mercato On Demand con le moltissime piattaforme pronte ad accoglierli e tentare di dare loro un po’di spazio nei loro cataloghi.

Una situazione nata come ripiego, ma che sembra diventare sempre più interessante nelle menti degli Studios, che hanno visto del potenziale inespresso e inatteso in questo settore di mercato quasi mai esplorato prima con questa potenza. Ecco quindi che i primi timidi passi in questa direzione vengono fatti da colossi come Universal, che con il suo Trolls World Tour ha strappato più consensi di quelli che aveva messo in conto dal mercato VOD e ora inizia a pensare a sfruttare nuovamente questo mondo per prossime pellicole.

Diverso invece è il modo di pensare di un altro mostro sacro come Disney. Sulla carta il suo gioco degli incastri è complicato come pochi altri, si tratta di un elenco enorme di titoli, ma soprattutto di gestire un organismo in crescita come quello del MCU, fatto di rimandi, riferimenti e collegamenti di ogni tipo, un vero grattacapo che ha portato per esempio all’eliminazione dai calcoli di un film come Artemis Fowl.

A differenza di molti altri competitor la casa di Topolino può contare su una piattaforma di streaming proprietaria disponibile in molte parti del mondo e può usare questi titoli per attirare ancora di più l’interesse degli spettatori su Disney +. Oltre ad Artemis Fowl è quindi lecito aspettarci altri sbarchi direttamente in streaming, come ha confermato lo stesso CEO Bob Chapek, durante il tradizionale appuntamento con gli azionisti.

Disney ha confermato che altri film potrebbero essere distribuiti online saltando le proiezioni nelle sale durante e dopo l’emergenza legata al COVID-19.
A rivelarlo è stato l’amministratore delegato dello studio, Bob Chapek, durante il tradizionale appuntamento con gli azionisti. Chapek ha dichiarato:

“Crediamo molto nel valore dell’esperienza cinematografica nelle sale. Ma crediamo anche che a causa delle dinamiche in fase di cambiamento ed evoluzione dei consumatori o situazioni di un certo tipo come il Coronavirus, potremmo essere obbligati a compiere dei cambiamenti a quella strategia generale. Valuteremo caso per caso i nostri film mentre affrontiamo la situazione“.

Si è però dichiarato ottimista sulla possibilità di vedere in sala nella data di uscita del 24 luglio il live-action di Mulan, che potrebbe essere il primo film Disney post blocco e che si  trova in una situazione simile a quella attualmente occupata anche da Tenet di Nolan. Entrambi i film hanno una data d’uscita pericolosamente vicina e gli studios sembrano intenzionati a cambiarla il più a ridosso possibile, puntando sulla riapertura di un buon numero di sale sfruttare il momento.

 

 

 

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Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD