Nelle scorse settimane è arrivato in formato home video il film Fantasy Island diretto da Jeff Wadlow, remake firmato Blumhouse della serie TV da noi nota come Fantasilandia e andata in onda dal 77 fino al 84.
Una trama semplice, che vede un gruppo di ospiti Melanie (Lucy Hale), Elena (Maggie Q), Randall (Austin Stowell) e la coppia di fratelli Bradley (Ryan Hansen) e Brax (Jimmy O. Yang) – vincitori di un concorso – arrivare nel misterioso resort guidato dal misterioso Mr.Roarke, un posto dove a ognuno di loro sarà concesso un desiderio, che l’isola farà avverare, il tutto ha una sola regola: C’è una sola fantasia per ospite e deve raggiungere la sua naturale conclusione, qualunque direzione essa intraprenda.
Inutile dire che non è tutto oro quello che luccica e che i nostri protagonisti scopriranno abbastanza presto il risvolto oscuro che alcune delle loro fantasie possono intraprendere.
La serie originale da cui la casa fondata da Jason Blum è partita aveva una connotazione meno “horror” rispetto al film, ma l’adattamento realizzato in questo film ha sicuramente qualche risvolto interessante pur non essendo aderente al 100% al materiale di partenza. Siamo sicuramente distanti da quelli che sono gli interessantissimi messaggi e contenuti che spesso si nascondono tra le pieghe delle pellicole targate da Blumhouse, qui siamo sicuramente in una sfera più soft rispetto ad altri titoli, ma a modo suo anche Fantasy Island permette allo spettatore di riflettere su alcuni temi contenuti nella sua trama, quali ad esempio il concetto di ciò che è morale, oltre alla semplice e classica domanda << cosa siamo disposti a fare per quello che desideriamo ? >>
L’idea di realizzare un remake Horror della serie originale però rimane solamente nella teoria, il film infatti non ci ha convinto a pieno nella sua componente legata all’orrore, mostrandosi spesso troppo telefonato nei suoi tentativi di spaventare lo spettatore e in alcuni tratti ci è sembrato che volesse richiamare alla mente dello spettatore anche un’altro show entrato nella storia del genere: Lost .
Nell’insieme possiamo sicuramente salvare la prestazione convincente del solito Michael Peña nei panni di Roarka, unico a dimostrare la giusta dose di solidità in mezzo al cast.
Fantasy Island ha una premessa decisamente ricca di spunti interessanti che potevano essere approfonditi e sfruttati meglio, invece si è scelto di complicare troppo la trama nella seconda parte e rimanere troppo soft con l’orrore, una scelta che sicuramente a conti fatti non ha ripagato, ed è un vero peccato.