Preparatevi psicologicamente prima di assistere a The Father – Nulla è come sembra e concentratevi sulla scenografia (Peter Francis), parte integrante del film. Tanto da essere un protagonista nel vero senso della parola. Lo sgretolarsi a livello soggettivo va a braccetto con le convinzioni oggettive, che vengono anch’esse a mancare.
L’appartamento in cui vive Anthony (Anthony Hopkins), sempre più spoglio, è la metafora perfetta di quello che sta succedendo nella sua mente. Fotogrammi freddi e angoscianti, che scandiscono le varie fasi del film. Il conforto della propria casa è un’ancora ormai perduta, finita in fondo al mare dell’oblio. Solo il tempo ha il suo giusto avanzamento, scandito dall’orologio da polso di Anthony.
The Father – Nulla è come sembra non si può riconoscere in quasi nessuno dei film con lo stesso soggetto: Still Alice (che è valso l’Oscar come miglior attrice protagonista a Julienne Moore) o Nebraska di Alexander Payne; l’unico che gli tiene testa come film d’autore è lo struggente Amour di Michael Haneke.
Anthony, arrivato alla soglia degli 80 anni, è un anziano vigoroso e per nulla pronto a mollare la vita. Ma è da un po’ di tempo che ha bisogno delle cure della figlia Anne (Olivia Colman). Chiaramente lui non vuole aiuto da nessuno, perché crede di poter controllare la propria vita senza grosse problematiche. La demenza senile ha già preso il sopravvento scombussolando le sue giornate. Un po’ alla volta la realtà si fa strana e contorta e tutto quello che gli gira intorno sembra non avere la giusta linearità. Anthony stenta a riconoscere la figlia. Anne un giorno gli dice che deve stabilirsi a Parigi ed il giorno seguente si smentisce. Quest’ultima è in balia degli eventi e molto preoccupata per il padre. Genitore, che un po’ alla volta, percepisce che c’è qualcosa che non va nelle sue più semplici percezioni. Si chiude in sé stesso lasciando ad Anne solo le briciole del rapporto padre/figlia. Lui è presente fisicamente, ma non più mentalmente.
Miglior attore protagonista ad Anthony Hopkins agli Oscar 2021. Migliore sceneggiatura non originale a Florian Zeller e Christopher Hampton. Script geniale, fuori da ogni regola di linearità e di temporalità. Più altre 4 nomination tra cui Miglior film. E’ stato molto criticato l’Oscar a Anthony Hopkins per il mancato premio a Chadwick Boseman (Ma Rainey’s Black Bottom), scomparso lo scorso anno all’età di soli 44 anni. Sarebbe stato un Oscar postumo legittimo per la bravura artistica, ma il talento cristallino di Sir. Hopkins è veramente superiore due spanne a tutti candidati del 2021.
The Father – Nulla è come sembra è liberamente ispirato all’omonima pièce teatrale. Florian Zeller dimostra talento ed arguzia. Il ricattatorio, nel quale era facile cadere, lascia spazio alla genialità nel coinvolgere lo spettatore e trasportarlo in un loop, che non permette chissà quali facili sentimentalismi. E’ tutta una perfetta confusione tra reale ed immaginario, che sposta l’attenzione dal pianto all’ansia dell’essere malati senza via d’uscita.
La macchina da presa predilige i primi piani dei personaggi, come per dirci: “Guardateli bene, focalizzate i loro volti, studiate i loro movimenti e le loro parole, che escono copiose dalle labbra.” Tanto da avere il pieno controllo del personaggio. Ma di lì a poco quella stessa persona, così ben messa fuoco, non sarà più identificabile. Più l’inquadratura è intima e scrutativa più sarà depistante. Gli esseri umani che ruotano intorno a Anthony non gli sono più famigliari, confonde tutti, persino le figlie. Rivive situazioni identiche tanto da sembrare un’infelice Ricomincio da capo. Anthony diventa burbero ed in alcuni momenti cattivo. Per lui la vita diventa un rebus, un insieme di nomi e di visi, che non portano a nessuna soluzione. E questo, tornando sui tecnicismi, grazie anche al montaggio di Giōrgos Lamprinos, che diventa parte integrante della regia.
La narrativa è sconvolgente e penetrante. Lo spettatore vive le emozioni del protagonista malato con la stessa potenza d’urto. Poi ad un certo punto, dal genere drammatico si fa un salto nel thriller. Opera dinamica, che non rientra nei parametri contemporanei dei soggetti cinematografici. Non c’è inclusione, Me Too o Black lives matter; ed è l’unico motivo per il quale non è stato eletto Miglior film dell’anno. Negli anni 90’ avrebbe stravinto in ogni Festival del cinema.
The Father – Nulla è come sembra è un’esperienza cinematografica unica. Il regista ci mette davanti la labilità dell’essere umano e ci sconvolge minuto dopo minuto. Un film da mettere nel cassetto e da non dimenticare.