Only Murders in the Building: la recensione della prima stagione della nuova commedia true crime di Disney +

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Only Murders In The Building, la serie Star Original che ha debuttato su Disney + lo scorso 31 Agosto era sicuramente una delle serie più attese della piattaforma. Uno show che intrattiene e gioca con il tema delle storie true crime e dei sempre più numerosi fan di questi argomenti.

La serie infatti parte dall’incontro tra i personaggi interpretati da Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez, tre appassionati di podcast true crime che si ritrovano a indagare su un vero e proprio omicidio che sconvolge l’edificio dove i 3 abitano. Un evento che finisce per unire questi 3 estranei e coinvolgerli in una irresistibile caccia all’assassino, colpevole di un omicidio che la polizia ha chiuso come suicidio.

Ognuno dei protagonisti ha un passato tutto da esplorare, che episodio dopo episodio verrà a galla e ci permetterà di affezionarci un po’ di più a questo strampalato e male assortito trio di investigatori da strapazzo, rappresentanti di una fetta di popolazione che divora serial e documentari su omicidi e serial killer.

Only Murders in the Building, sarà per la sua uscita a cadenza settimanale, sarà per la presenza di due esperti del settore come Martin e Short oppure solamente per il suo modo di interpretare il genere comedy, ci ha intrattenuto di gusto con uno stile old school estremamente leggero, appassionandoci e facendo venire voglia anche a noi spettatori di sapere chi ha ucciso Tim Kono e perchè. Un mix di comedy e mistery ben equilibrato, che si prende i giusti tempi per far sorridere lo spettatore, per farlo pensare, per criticare la società, tante cose diverse che si bilanciano inaspettatamente in maniera naturale e senza forzature.

A funzionare è l’alchimia tra i 3 interpreti, se da una parte era plausibile che i due “Esperti”  – Steve Martin e Martin Short- si trovassero facilmente a loro agio alle prese con i loro personaggi un po’ sopra le righe, la sorpresa è il perfetto equilibrio portato al trio da Selena Gomez, anagraficamente distante dai suoi co-protagonisti. Guest Star di eccezione Sting, che interpreta una versione un po’ estremizzata (o almeno così speriamo) di se stesso.

Only Murders in the Building ha rispettato totalmente quanto di buono ci aspettavamo da questo show facendoci ridere e riflettere,  il finale aperto ci lascia presagire un nuovo e più difficile caso per l’improbabile trio, le cui avventure continueranno in una seconda stagione già annunciata.

 

 

 

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Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD