La ruota del tempo: la recensione della prima stagione della serie fantasy su Prime Video

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Il genere Fantasy negli ultimi anni si è dimostrato uno dei più in grado di attirare il grande pubblico con le sue storie. Guardando al successo mondiale di Game of Thrones il colosso Prime video ha deciso di puntare forte sul settore mettendo in cantiere la arcinota serie su Il Signore degli anelli, ma anche una serie TV dedicata alla lunghissima e amatissima( oltre 90 milioni di libri venduti)serie di romanzi realizzati da Robert Jordan: La ruota del tempo, con una prima stagione in 8 episodi interamente disponibile sulla piattaforma e una seconda stagione non confermata

La ruota del tempo ha tutti gli elementi classici al proprio posto, un mondo fatto di villaggi e fortezze, immense foreste, creature magiche buone e cattive, tutto il repertorio base in cui far muovere il nostro Party di protagonisti – non ancora – pronti per affrontare un oscuro signore che incombe ciclicamente sul mondo e scoprire chi di loro sia il Drago rinato, colui che è destinato a sconfiggere il male (o ad allearsi con esso), diversamente dal solito però si tratta di un mondo decisamente a trazione femminile, dove solo le donne sono in grado di maneggiare il potere, che al contrario porta gli uomini alla pazzia.

Ambientata in un mondo epico e tentacolare in cui la magia esiste e solo alcune donne possono utilizzarla, la storia segue Moiraine (Rosamund Pike), componente di una organizzazione tutta al femminile incredibilmente potente e chiamata  Aes Sedai, al suo arrivo a Two Rivers. Lì inizia un pericoloso viaggio intorno al mondo insieme a cinque giovani uomini e donne, uno dei quali si profetizza sia il Drago Rinato, destinato a salvare o a distruggere l’umanità.

Questi 8 episodi che compongono la prima stagione coprono gli eventi del primo libro, introducendoci alle regole del mondo de La ruota del tempo e costruendo quello che è il gruppo degli eroi, mostrandoci come anche se uno solo di loro sarà il predestinato per affrontare il Tenebroso, ognuno di loro ha un destino e un potere che lo rende unico. La sensazione è che nonostante le belle parole sull’importanza di tutti loro, almeno per ora lo show ha deciso di concentrarsi solo nell’approfondire alcuni elementi del gruppo e senza andare molto in profondità, scelta probabilmente dettata dalla necessità di contrarre tantissimo materiale in poco tempo. La stessa situazione quasi certamente è il motivo dietro all’eccesso di fretta nell’episodio finale e nella seconda parte più in generale nel quale abbiamo avuto sentito una decisa accelerata nel ritmo a scapito delle risposte che ci aspettavamo.
La speranza è che il tutto sia stato progettato per lasciare la voglia a noi spettatori di approfondire questo mondo nella seconda stagione, oppure recuperando la saga letteraria che nonostante la presenza di offrirà elementi importanti per comprendere maggiormente gli eventi de La ruota del tempo 

Oltre a questa piccola pecca in fase di scrittura, l’unico altro neo di questo show sembrerebbe essere quello legato alla CGI, dove a farsi sentire è ovviamente il budget ristretto. In questo caso però la serie trova il modo di mitigare mettendoci tanto cuore e qualche piccolo trucchetto (spesso utilizzando il buio notturno) . Rosamund Pike e la sua Moiraine Damodred in teoria non sono le vere protagoniste della storia, ma il talento della Pike si fa sentire e finisce per divorare la scena nonostante il cast più giovane e meno noto riesca a difendersi bene.

Se amate il genere fantasy noi di Projectnerd.it non possiamo che consigliarvi di iniziare a guardare La ruota del tempo, dargli la possibilità di trascinarvi nel suo mondo, che sicuramente riuscirà ad intrattenervi

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Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD