Da inizio Aprile su Netflix è disponibile la pellicola Thailandese Hunger di Sitisiri Mongkolsiri, film thriller\drammatico ambientato nel mondo della cucina
La ventenne Aoy gestisce il ristorante di piatti a base di noodle di famiglia nel quartiere vecchio di Bangkok, finché un bel giorno non è invitata a unirsi al team “Hunger”, il più lussuoso gruppo tailandese di Chef’s table, diretto da Chef Paul, noto per la sua creatività e i modi tristemente odiosi
Hunger è un film che viaggia a cavallo tra la tensione della cucina e la rivalsa sociale, in un mondo dove – come dice lo stesso film – vince chi ha più fame. Nella trama troviamo la sottile battaglia tra Paul e Aoy, tra la seconda che pensa che la buona cucina sia questione d’amore e di passione e il primo, convinto che quando la pancia è sempre piena, l’appetito cambia, bisogna nutrirlo d’approvazione, bisogna dare a chi paga qualcosa di diverso. Due visioni contrapposte di una passione, così bruciante da finire spesso per rasentare l’ossessione per chi sta dietro ai fornelli, che ovviamente finiranno per scontrarsi.
La messa in scena è ben congeniata, alcune scene come per esempio la festa finale o il banchetto di caccia sono molto ben riuscite, ma nell’insieme forse non riesce mai a costruire totalmente quella tensione psicologica che avrebbe voluto creare, forse anche per via di alcuni passaggi a vuoto non troppo necessari che ne rallentano e spezzano il ritmo.
Nell’insieme la pellicola funziona, cerca di far coincidere la sua anima più orientale, con una struttura simil Hollywoodiana e ci riesce a tratti, convincente la prova dei due protagonisti, cosi come è sempre interessante il tema del conflitto di classe applicato in cucina.