L’evoluzione dei videogiochi: dalla pixel art al virtuale L’evoluzione del mondo dei videogiochi, dalle origini della pixel art fino alle moderne esperienze virtuali. Scopriamo l'interconnessione crescente tra gaming e intrattenimento.

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Negli ultimi decenni il mondo dei videogiochi ha registrato un’evoluzione straordinaria, cambiando il modo in cui si gioca e l’industria dell’intrattenimento digitale. Oggi il gaming non è più solo una nicchia per appassionati ma un fenomeno di massa che coinvolge milioni di persone di tutte le età.

L’alba del gaming: gli anni ’80 e ’90

Per comprendere l’evoluzione dei videogames è necessario tornare agli anni ’80, quando le sale giochi erano il punto di riferimento degli appassionati. Classici come “Pac-Man”, “Space Invaders” e “Donkey Kong” hanno introdotto il pubblico verso un nuovo tipo di intrattenimento. Questi titoli, pur con una grafica semplice e meccaniche di gioco essenziali, sono riusciti a catturare l’immaginazione di milioni di giocatori.

 

Con l’avvento delle prime console domestiche, come l’Atari 2600, il gaming si è spostato nelle case delle persone, ampliando ulteriormente la sua portata. Il successo di giochi come “Super Mario Bros” e “The Legend of Zelda” ha infatti dato il via all’era d’oro del settore, introducendo nuovi concetti di esplorazione, diventati centrali per le generazioni future.

La rivoluzione tecnologica: gli anni 2000

Con l’inizio del nuovo millennio il gaming è cambiato radicalmente, soprattutto grazie ai progressi tecnologici. L’introduzione della grafica 3D ha aperto la strada verso mondi di gioco sempre più realistici. Console come la PlayStation e la Xbox hanno permesso agli sviluppatori di creare nuovi modi di giocare.

 

Un periodo che ha anche visto la nascita di franchise iconici come “Grand Theft Auto” e “Halo”. Non si trattava più solo di superare livelli o accumulare punti ma i videogiochi erano diventati strumenti per raccontare storie che potevano durare tantissime ore.

Gaming moderno: tra virtuale e streaming

Oggi ci troviamo in un’epoca in cui i confini tra realtà e gioco si stanno sempre più assottigliando. Il virtuale sta rivoluzionando l’industria del gaming, offrendo ai giocatori esperienze sempre più coinvolgenti. Titoli come “Half-Life: Alyx” e dispositivi come l’Oculus Rift hanno dimostrato l’effettivo potenziale, permettendo agli utenti di calarsi completamente nei mondi di gioco.

 

In aggiunta le piattaforme di streaming come Twitch e YouTube hanno dato vita ad un nuovo modo di vivere il gaming, ovvero non solo giocare ma anche guardare altri utenti in azione. I giocatori professionisti e gli streamer sono diventati veri e propri influencer, capaci di attirare milioni di spettatori.

L’integrazione con altri settori dell’intrattenimento

Un aspetto interessante dell’evoluzione del gaming è l’interconnessione crescente con altri settori digitali, inclusi i mondi simulati e le scommesse virtuali. Queste ultime stanno guadagnando popolarità grazie alla possibilità di creare esperienze di gioco dinamiche. È sufficiente registrarsi su una piattaforma ADM per godere di partite di calcio, corse di cavalli ed altri eventi sportivi, riprodotti fedelmente da sofisticati software, sui cui scommettere in qualsiasi momento della giornata.

 

Anche nel cinema sempre più spesso assistiamo a collaborazioni tra sviluppatori di videogiochi ed attori. Basti pensare a titoli come “Cyberpunk 2077”, dove star del calibro di Keanu Reeves si sono unite al fantastico mondo dei videogames.

 

 

Iarin Fabbri

Spadin (alias Iarin Fabbri) è uno dei fondatori di Project Nerd. E' socio fondatore di Webbare.it che è l'azienda che si occupa di tutto lo sviluppo software e montaggi video e grafica per Project Nerd. Spadin è esperto di retrogaming e comics, più che esperto, possiamo definirlo memoria storica, e si tiene informato sulle serie tv e i cine-comics