Project Dream: allo stato attuale non è reale

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Project Dream non è un progetto ufficiale, ma “solo” una petizione

Project Dream sembrava essere una nuova ancora di salvezza per tutti i giocatori fiduciosi e speranzosi di una nuova console creata e sviluppata da SEGA. Promossa da un gruppo di Ex-Dipendenti SEGA, l’iniziativa sembrava essere inizialmente supportata dalla celebre azienda giapponese, ma le cose non stanno così. Nonostante anche io sono ancora nella speranza che quanto dichiarato da Bertie Wiseman e Ben Plato non sia vero, è giusto informare su quanto loro hanno poco fa dichiarato:

“Nessun contatto è strato preso direttamente con SEGA e purtroppo nessuna divisione della società è stata aperta per far fronte a questa nostra proposta. Project Dream è e rimane una petizione attua a convincere la “Grande S” a valutare l’idea di creare una edizione speciale del Dreamcast o di svilupparne uno nuovo, accontentando quindi la grande fetta di pubblico che da tempo chiede il ritorno di SEGA nello scenario Hardware”

Project Dream console
Un concept di un possibile Dreamcast 2

Insomma: SEGA non è al lavoro su alcun successore del Dreamcast, console avveniristica che non riscosse il successo meritato e causa dell’uscita di scena di SEGA.

C’è anche da considerare una ipocrisia latente insita nei videogiocatori: SEGA è rimasta davvero scottata dall’insuccesso di Dreamcast e osservare milioni di videogiocatori urlare il suo nome non penso sia positiva per la direzione nipponica. Insomma: dove erano tutti questi gamers 14/15 anni fa? Perché acquistarono Playstation 2 e non Dreamcast? Se tutti coloro che oggi rivogliono una nuova console SEGA avessero acquistato Dreamcast, presumibilmente oggigiorno giocheremo ancora su Hardware SEGA e non Microsoft.

Project Dream Controller
Non è una analogia: Microsoft disegnò il suo Pad prendendo come riferimento quello del Dreamcast

Wiseman e Plato ricordano che continueranno a insistere affinché SEGA prenda comunque in considerazione l’idea di far felici i fan più accaniti, magari proponendo un Hardware a basso costo che possa in qualche modo emulare le vecchie cartucce Dreamcast, o magari riprodurre i giochi Dreamcast in formato digitale scaricati magari da un apposito store. Le possibilità sono infinite, se volete seguire lo sviluppo della petizione e delle vicende che ruotano attorno a questa splendida iniziativa, non dovete far altro che visitare la petizione ufficiale cliccando qui.

 

 

 

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Marco Masotina

Tosto come un Krogan, gli piace essere graffiante e provocante per scoprire cosa il lettore pensa dei suoi strani pensieri da filosofo videoludico. Adora i lupi, gli eventi atmosferici estremi, il romanticismo e Napoleone.