Kevin Spacey dichiara guerra a Netflix e MRC L'attore non ci sta e procede per vie legali

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Kevin Spacey pensa che Netflix e la società di produzione Media Rights Capital, che si occupa di produrre ”House of Cards”, abbiano commesso un errore, sospendendolo dallo spettacolo sulla base di accuse di molestie sessuali, esterne alla produzione, poichè le società non aveva alcun diritto di farlo in base al suo contratto.

Fonti vicine alla produzione ci dicono che l’attore non aveva alcuna “clausola morale” nel suo contratto, che avrebbe potuto innescare una sospensione o una cessazione della prestazione lavorativa, basata su azioni personali.
Secondo il contratto che Spacey ha sottoscritto, l’unico modo per essere sospeso o licenziato dallo show, sarebbe che l’attore risultasse essere “non disponibile” o “impossibilitato” ad adempiere ai suoi obblighi verso la produzione.
Tuttavia, Spacey non è “non disponibile”, si è volontariamente ritirato in una clinica per curare la propria dipendenza sessuale.

La decisione di Netflix e Media Rights Capital, di sospendere la produzione della serie tv e tagliare i legami con Spacey, dopo che l’attore di “Star Trek DiscoveryAnthony Rapp lo ha accusato di molestie sessuali, non era collegata al suo ruolo di Frank Underwood e pertanto non doveva influenzare le riprese di “House of Cards”.

Fonti vicine alla produzione di “House of Cards” affermano che, dopo che le prime accuse sono emerse, alla fine di ottobre, una lettera è stata inviata al cast e alla troupe, chiedendo a chiunque altro di presentarsi se credesse di essere stato molestato dall’attore.

Il team di Spacey è convinto che la produzione stesse cercando per altri casi di molestie da usare contro di lui.

MRC ha ammesso che vi è stato “un incidente” in passato, che riguardava proprio il comportamento di Spacey durante le riprese della prima stagione della serie tv, ma è stato affrontato internamente e risolto rapidamente. Il team di Spacey ritiene che, visto che la produzione era a conoscenza del primo incidente, quest’ultimo non può essere usato contro di lui.

Inoltre, se Netflix decidesse di tagliare ufficialmente i legami con Spacey, gli dovrà “una fortuna”, perché sarà essenzialmente una terminazione del contratto, senza giusta causa.

Una fonte ci ha raccontato che l’approccio di Netflix e della produzione, di trattare il caso Spacey è stato più o meno simile a: “ready, fire, aim”, ossia una decisione affrettata, non ponderata.
Le fonti vicine alla MRC, ci dicono che Spacey è attualmente sospeso sulla base di una politica della società, contro le molestie, mentre stanno indagando sulle accuse mosse all’attore. Tuttavia, i rappresentanti di Spacey affermano che l’attore non è in realtà un dipendente di MRC, bensì di Netflix, quindi le disposizioni della società, per quanto concerne il comportamento sul posto di lavoro, non sono applicabili a Kevin Spacey.

MRC ha rilasciato una dichiarazione: “Mentre continuiamo le indagini sulle accuse al comportamento di Kevin Spacey sul set di “House of Cards”, l’attore è stato sospeso. Come produttori dello spettacolo, creare e mantenere un ambiente di lavoro sicuro per il nostro cast e per la troupe è sempre stata la nostra priorità “.

Che il buon Kevin stia rialzando la testa e sia pronto per affrontare questa battaglia legale? cosa ne pensate?

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Giulia Cascella

Giurista cinefila, classe 1990. La grande passione per il cinema mi ha accompagnata nei temibili anni adolescenziali, dove brufoli e amori platonici si sono mescolati ai protagonisti del grande schermo. Ho curato la regia di alcuni video pubblicitari e scattato diversi servizi fotografici.