Pochi giorni fa la notizia della prematura morte di Mark Salling ha scosso il mondo dello spettacolo. Oggi un portavoce del Los Angeles County Coroner, ha rilasciato una dichiarazione riguardante le cause della morte di Mark Salling, l’ex star di Glee, indicandole come suicidio.
Secondo quanto riportato da TVLine, Salling è stato trovato morto nella comunità di Sunland, nella San Fernando Valley, California. Sin dal principio, i funzionari delle forze dell’ordine, sospettavano potesse trattarsi suicidio.
l’avvocato dell’attore ha dichiarato:
“Posso confermare che Mark Salling è morto stamattina. Mark era una persona gentile e amorevole, una persona di grande creatività, che stava facendo del suo meglio per espiare alcuni seri errori ed errori di giudizio. La famiglia Salling apprezza il sostegno che sta ricevendo e chiede che la loro privacy venga rispettata”.
Salling era in attesa di condanna dopo essersi dichiarato colpevole di possesso di pornografia infantile, che coinvolgeva minori in età prepuberale, per cui era previsto che affrontasse da quattro a sette anni di carcere.
L’udienza era stata programmata per il 7 marzo. Salling è stato originariamente arrestato nel dicembre 2015 al culmine di un’incursione nella sua casa da parte dell’unità operativa dei crimini contro i minori, del Dipartimento di polizia di Los Angeles.
Prima del suo arresto, Salling aveva recitato nella serie vincitrice di un Emmy, Glee, Nei panni di Noah “Puck” Puckerman. Il personaggio di Puck era legato da una forte amicizia con un altro protagonista della serie, Finn Hudson, interpretato dal compianto Cory Monteith. I due attori sono ora accomunati da una tragica fine, Monteith, infatti, è mancato nel 2013 a causa di un mix di eroina e alcol.
